Al terzo anno di cura Tremonti/Gelmini la Scuola statale fiorentina dice: “Basta!”
Data: Mercoledì, 16 febbraio 2011 ore 10:15:00 CET
Argomento: Sindacati


25 febbraio 2011, Gilda e Flc Cgil manifestano a Firenze, per dire no al terzo taglio programmato dal 2008
Prima che passi la "nottata", di fronte a un Governo e a un Parlamento che ubbidiscono a logiche totalmente estranee al merito dei problemi reali dell´istruzione pubblica, Gilda-Unams e Flc CGIL saranno in piazza per aumentare la consapevolezza dell´opinione pubblica, per la difesa della qualità della scuola statale e per tutelare i diritti di chi sta a scuola.
Il comunicato della manifestazione (da Gilda)

LA NOSTRA BUSSOLA

Il Governo sta continuando a perseguire i propri obiettivi di impoverimento del sistema pubblico di istruzione, malgrado i richiami istituzionali (Presidente della Repubblica) e le risposte negative che provengono di continuo da famiglie, studenti e lavoratori della Scuola, dell´Università e della Ricerca. L´intesa del 4 febbraio tra Governo e CISL-UIL-SNALS asseconda di fatto questo percorso, rovinoso per la Scuola statale: ecco perché abbiamo bisogno di riaffermare gli obiettivi e i principi a cui abbiamo ispirato la nostra iniziativa e le numerose manifestazioni, dalla fiaccolata del 13 ottobre 2008 alla grandiosa assemblea del 15 settembre 2010 al Saschall:

1. la spesa dello Stato per l´istruzione deve crescere: negli altri Paesi europei supera del 50% quella italiana (che pure comprende anche oltre 20.000 insegnanti di religione cattolica e quasi 100.000 insegnanti di sostegno, che altrove non vengono pagati in quota istruzione; inoltre da noi gli alunni completano gli studi a 19 anni invece che a 18...);

2. dunque niente più tagli! e a questo proposito, visto che l´attuale governo intende continuare a massacrare la scuola statale, dobbiamo rifiutare la logica dello scambio che si realizza attraverso l´accettazione dei tagli a fronte del recupero di vantaggi stipendiali (ripristino dei gradoni, premialità), a danno soprattutto dei lavoratori precari: alla luce di questo principio, risulta particolarmente ambigua e riduttiva l´intesa del 4 febbraio, che necessiterebbe almeno di un quadro di riferimento valoriale che ne precisi i limiti e il significato;

3. non si rende più efficiente la scuola con la competizione e accrescendo le divisioni interne al personale docente e ata; anzi, alla scuola servono coesione, cooperazione, partecipazione, e ogni soggetto - Collegio, Consiglio di Istituto, Dirigente Scolastico, RSU, docente, ata - ha bisogno di autonomia, di responsabilità, di rispetto: per questo riteniamo fondamentale il tema della Rappresentanza.

Ma prima ancora di questi criteri - e per poterli attuare - sono necessari un Ministro ed un Governo che comprendano la centralità e il ruolo propulsivo della scuola statale per lo sviluppo civile, democratico ed economico dell´Italia. E per prima cosa, si deve ripristinare un clima di certezze e di sicurezza, con regole chiare, condivise e valide per tutti. L´attuale Ministro non è ovviamente in grado di fare niente di tutto ciò!

A chi - speriamo presto - subentrerà al suo posto, chiediamo rispetto dei contratti e impegni chiari:

- con i lavoratori: chi è in vista della pensione, chi è di ruolo ma ormai senza più garanzie contrattuali, chi lavora da anni in un precariato infinito, ma anche chi vorrebbe insegnare - magari già a 4 o 5 anni dalla laurea - e ha diritto di avere davanti a sé un percorso certo e praticabile;

- con le famiglie e gli studenti: garantendo scelte vere, e non propagandistiche, percorsi di studio seri, senza l´attuale sistematica discontinuità didattica - all´interno dell´anno scolastico e tra anni scolastici successivi - e riducendo sensibilmente il numero degli alunni per classe: per poter attuare una didattica moderna, una relazione costruttiva tra docenti e alunni, un buon inserimento anche di chi si trova in difficoltà; per ridurre lo stress e rispettare gli standard di sicurezza.

Prima che passi la "nottata", di fronte a un governo e a un Parlamento che ubbidiscono a logiche totalmente estranee al merito dei problemi reali dell´istruzione pubblica, non ci resta che attuare una resistenza vigile e continua, che miri a svuotare il più possibile i provvedimenti negativi che di continuo si rovesciano sulle scuole e sul personale, e a pretendere il rispetto delle leggi, come è già successo - positivamente nella nostra Provincia - in merito:
- alla chiamata dei supplenti temporanei,
- alle nomine per gli insegnanti della materia alternativa,
- al contrasto alle normative del Decreto Brunetta,
- al rispetto della contrattazione di istituto e del ruolo della rappresentanza.

Per tutto questo il 25 febbraio saremo in piazza della SS. Annunziata alle ore 17,00: per aumentare la consapevolezza dell´opinione pubblica, per la difesa della qualità della scuola statale, per tutelare i diritti di chi sta a scuola, senza mai perdere di vista la nostra bussola.

Firenze, 14 febbraio 2011.
FLC CGIL  (Alessandro Rapezzi)
GILDA-UNAMS (Valerio Cai)


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