Precari ma in casa propria. Bloccate tutte le graduatorie
Data: Mercoledì, 16 febbraio 2011 ore 01:00:00 CET Argomento: Rassegna stampa
A pochi giorni
dalla sentenza della Consulta che ha giudicato incostituzionali le code
alle graduatorie ad esaurimento, passa nelle Commissioni Bilancio e
Affari costituzionali un emendamento della Lega che ne vanifica in
larga parte gli effetti.
Le graduatorie provinciali ad esaurimento vengono bloccate e prorogate
senza alcun aggiornamento fino al 31 agosto 2012.
E’ vero che il MIUR dovrà porre comunque rimedio a quanti hanno aperto
un contenzioso dinanzi al Tar del Lazio o al Capo dello Stato. Si
stimano in almeno 15mila i ricorrenti.
Se l’emendamento verrà definitivamente approvato dal Parlamento, verrà
bloccata anche la possibilità di cambiare provincia nelle graduatorie
d’istituto di prima fascia.
Spazzate le code, ognuno dovrà restare incatenato alla provincia della
propria graduatoria principale per tutto il 2011/12. Poi si
vedrà.
Ma il divieto di spostamento era già stato oggetto di censura perché in
contrasto con l’art.51 della Costituzione e la normativa europea.
Tutti i cittadini possono accedere ai pubblici uffici in condizioni di
uguaglianza, senza alcuna discriminazione territoriale.
Fino al biennio 2009/11 i docenti precari son stati liberi di spostarsi
nelle graduatorie d’istituto di prima fascia di una sola provincia,
diversa da quella provinciale ad esaurimento.
Adesso il divieto di cambiare provincia sarà totale, in attesa che
siano varate le norme correlate alla nuova disciplina sul reclutamento,
pubblicata proprio in questi giorni sulla Gazzetta Ufficiale.
E’ un duro colpo all’attuale sistema nazionale di reclutamento ma
soprattutto alla liberalizzazione delle graduatorie ad esaurimento
volute dalla Consulta.
Con l’emendamento della Lega abbiamo un altro bell’esempio di vincoli,
blocchi e sbarramenti che la dicono lunga sulla natura sedicente
liberale del Governo Berlusconi e della Gelmini.
Non si risolvono così, con discutibilissimi provvedimenti tampone, gli
annosi problemi che affliggono il precariato scolastico.
Occorre mettere mano, una volta per tutte, alla copertura dei posti
vacanti affinchè sia garantito il funzionamento delle scuole con
personale stabilizzato e non più precario.
Occorre dire basta alle ingiustificate reiterazioni dei contratti a
termine.
Occorre smetterla con la scellerata politica dei tagli agli organici.
Ma ancora una volta è la Lega a dettare l’agenda di governo e la
maggioranza è costretta ad adeguarsi.
Si preferisce ancora una volta ,mandare segnali di propaganda al
proprio elettorato che risolvere i problemi veri del precariato. Si
profila così all’orizzonte un nuovo gigantesco contenzioso. Una ragione
in più per riflettere e ritirare quell’ emendamento che oltre ad
aggirare la sentenza della
Corte, vanifica le attese di migliaia di precari.
Le soluzioni improvvisate e le scorciatoie pseudo-federaliste su di una
materia cosi complessa e con interessi cosi fortemente contrapposti ,
rappresentano una rottura senza precedenti dell’attuale sistema
nazionale di reclutamento.
E’ un pessimo segnale, mandato ai docenti precari e a tutto il Paese,
proprio a ridosso dei 150 anni dell’Unità d’Italia..
( di Pippo Frisone da Scuola Oggi)
redazione@aetnanet.org
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