Integrazione e nuove tecnologie all'I.C. '' Giorgio Arcoleo '' di Caltagirone.
Data: Lunedì, 14 febbraio 2011 ore 16:16:09 CET Argomento: Istituzioni Scolastiche
Parlare
di integrazione oggi, sembra scontato invece nulla è più difficile da
attuare. “Arricchiamoci delle nostre reciproche differenze” diceva
qualche tempo fa lo scrittore Paul Valery.
In effetti la scuola è la prima istituzione sociale che riveste un
ruolo fondamentale per l’integrazione del diversamente abile in quanto,
essendo un ambiente di educazione e di apprendimento, prepara l’alunno
all’inserimento nella vita sociale.
L' integrazione scolastica, come suggerisce l'art.12 comma 3 della
legge 104 /92, ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità
della persona con handicap, nell' apprendimento, nella comunicazione e
nelle relazioni sociali. Tale obiettivo si realizza quando l’allievo,
oltre a stabilire legami affettivi autentici con le persone
presenti nel contesto scolastico, partecipa alle proposte di
apprendimento in un processo unitario, conseguendo un bagaglio
culturale costituito da conoscenze e competenze tali da poter
dare un significato alle proprie esperienze.
Per rendere possibile ciò l’I.C. “G. Arcoleo” ha realizzato vari
progetti e iniziative che hanno avuto come obiettivi formativi il
superamento dell’emarginazione, la scoperta dell’identità personale
e sociale e lo sviluppo delle capacità creative ed espressive.
Nell’anno scolastico in corso è stato realizzato un
laboratorio di scrittura creativa on line finalizzato all’integrazione
e alla socializzazione; un blog di classe “Eruannon, l’elfo
diversamente abile”, dedicato alle fiabe e alle favole e
reso possibile dal lavoro di gruppo dei ragazzi della 1° d.
In questo contesto le diversità particolari di ciascun allievo sono
diventate motivo di apprendimento
per il gruppo scolastico e i risultati dell' attività
educativo-didattica manifestano la presenza di tutti e di
ciascuno.
Dunque un blog di classe che, attraverso l’invenzione di
personaggi fantastici come elfi, fate, folletti, e di luoghi e
mondi lontani , ha permesso di realizzare il sogno di qualsiasi essere
umano: essere accettato per quello che si è.
Fondamentale è stata la formazione di gruppi eterogenei. Gli
alunni coinvolti (Margherita Alario, Angelo Cacciato,Sofia Cona,
Alessia Gurrieri,Carmen Messina,Giulio Monaco, Giacomo Montalbano,
Miriana Murgo, Elisa Ponticello, Delia Renda,Antonino Scalogna)
infatti, appartengono a fasce di livello differenti, si va dalla
fascia alta a quella medio-bassa; questo per garantire a tutti
un’adeguata partecipazione al progetto. In questo modo ogni ragazzo è
divenuto produttore attivo di conoscenza. Il blog, grazie
ad alcune specifiche caratteristiche come la facilità e rapidità
d’uso, l’immediatezza della scrittura, la natura socializzante,
dialogica, ed interattiva ha stimolato i ragazzi nella produzione
narrativa, e nella successiva ricerca di immagini sul web.
Il lavoro di integrazione non si esaurisce con la sola produzione e
messa in rete dei racconti, ma continua attraverso la
realizzazione di un e-book che raccoglie le fiabe realizzate dai
ragazzi.
Alunni normodotati e alunno diversamente abile hanno trovato un
punto in comune, un luogo dove incontrarsi e realizzare ciò che
la società civile dovrebbe garantire a tutti i cittadini.
Il punto di partenza, la competenza digitale, cioè la capacità di un
soggetto di esprimersi e di muoversi nel mondo informatico, è
diventato inevitabilmente anche il mezzo per realizzare
l’integrazione e la socializzazione tra soggetti che, normodotati o
diversamente abili che siano, sono tutti diversi l’uno
dall’altro. Ma è proprio questa diversità che li rende unici e
irripetibili;
ricordiamo che “ciò che si rivela positivo per gli alunni
disabili è di uguale beneficio per tutti gli altri”.
Gli esiti di questo progetto potrebbero essere considerati attendibili
in termini di possibili strategie
da applicare per realizzare una migliore integrazione degli alunni
diversamente abili nelle scuole
italiane di qualsiasi ordine e grado.
Comunicazione efficace, apprendimento significativo, integrazione e
socializzazione.
Ecco quello che la scuola italiana deve garantire a tutti
gli alunni senza alcuna differenza, ed è quello, che nel nostro
piccolo, pensiamo di aver fatto.
mariaausilia.castagna@istruzione.it
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