Donne in piazza, Gelmini: ''Tutte radical chic''. Ma la Carfagna: ''Vanno ascoltate''.
Data: Lunedì, 14 febbraio 2011 ore 01:00:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


"Auguri alle donne che scenderanno oggi in piazza, auguri a quelle che resteranno a casa o che stanno lavorando perche' e' nostro dovere, anche da parte degli uomini, difenderne la dignita'". Lo ha detto il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, esprimendo un augurio alle donne che parteciperanno alle tante iniziative, indette in tutta Italia, per la manifestazione 'Se non ora quando?'.
"Ci sono donne che scenderanno in piazza -ha ribadito Casini, poco prima di inaugurare una sezione del partito a Ostia- e altre che resteranno a casa. Per le une e le altre, l'Udc ha il massimo rispetto perche' la dignita' delle donne deve riguardare tutti, destra e sinistra".             
Commenta anche il presidente della Camera Gianfranco Fini: "Basta considerare la donna in ragione della sua avvenenza, disponibilita'". Per il leader di Fli e' necessario anche proporre ai giovani "una sogno, una bandiera ideale" perche' "ai nostri figli non si puo' far balenare l'idea che c'e' sempre una scorciatoia per arrivare al successo, e che il valore piu' importante e' il denaro".
Critica sulla manifestazione il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini: "Le donne che scendono oggi in piazza sono solo poche radical chic che manifestano per fini politici e per strumentalizzare le donne. Non vengano a raccontarci di voler difendere la loro dignita', quando sono le prime a bollare automaticamente come prostituta qualsiasi donna metta piede in casa del premier", prosegue.
"Si tratta delle solite eroine snob della sinistra che sono uscite dai loro salotti per tentare di strumentalizzare la questione femminile e per attaccare un governo che continua ad avere la fiducia della maggioranza degli italiani -aggiunge la Gelmini-. Oggi non va in scena la manifestazione 'delle donne' ma quella di militanti della sinistra contro il governo Berlusconi. Le organizzatrici se ne facciano una ragione, questa loro battaglia non monta nel Paese".
Per la Gelmini, "non c'e' motivo e non c'e' speranza che le donne italiane vedano la propria dignita' minacciata da questo governo, ne' che si sentano coinvolte in una speculazione politica che non capiscono, non condividono e non appoggiano''.
Le fa eco Daniela Santanché: "Oggi non e' un bel giorno per le donne, perche' alcune - spiega il sottosegretario - vogliono continuare a dividere, vogliono fare Eva contro Eva. Vogliono ritornare a dividere le donne perbene e le donne 'per male'". La Santanche', tra le protagoniste nei giorni scorsi di un presidio davanti al Tribunale di Milano a favore del premier Silvio Berlusconi, nel criticare la manifestazione di oggi, rilancia: "Farei un appello alle donne: non diventate ancora una volta strumento dei maschi".
Meno critica Mara Carfagna, ministro per le Pari opportunità: "Chi ha responsabilita' di governo ha sempre il dovere di ascoltare la piazza e le domande che questa pone alla politica. Ragione per cui, da domani, continueremo a lavorare con ancora maggiore vigore per le donne italiane, per garantire loro opportunita', servizi e sicurezza".
"Le manifestazioni di oggi hanno avuto il merito di sollevare un dibattito tra le donne molto vivo e partecipato, di unire generazioni diverse nel discutere di condizione femminile e liberta'; poteva essere un momento molto importante per il Paese", aggiunge Carfagna. "Spiace che l'occasione sia stata sprecata trasformando questa iniziativa nell'ennesimo corteo contro il governo democraticamente eletto dagli italiani e dalle italiane, strumentalizzando per fini politici le decine di migliaia di donne scese in piazza in buona fede", conclude il ministro.
   (Adnkronos)

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