Ora basta di Libero Tassella
Data: Giovedì, 10 febbraio 2011 ore 10:01:00 CET
Argomento: Redazione


Qualche sigla sindacale concertativa o corporativa ha gridato frettolosamente vittoria alla notizia del ripristino degli scatti stipendiali,ventilata a più riprese fin dal mese di giugno dello scorso anno ma si è trattato di una Vittoria di Pirro in quanto dopo la farsa del Quirino e l’incontro con Tremonti della scorsa estate, solo 371.000.000 di quegli 8 miliardi tagliati alla scuola e dunque soldi nostri sono stati restituiti, ma solo a chi maturava lo scatto nel 2010, come un obolo
La verità è che noi insegnanti restiamo definitivamente al palo. Ci riducono lo stipendio, ci tagliano gli organici e ci promettono premi “ad personam”,una specie la quattordicesima per pochi, attribuita per decreto, come nella migliore tradizione antidemocratica, secondo criteri discutibili , non condivisi e che pertanto, noi rispediamo al mittente, in segno di protesta politica, come ai temoi del Concorsone.
E’ un momento gravissimo per gli insegnanti e per tutti i lavoratori della scuola,alunni e genitori compresi, spesso ignari , questi ultimi, della svendita in atto e del calo progressivo di qualità nella scuola pubblica statale.
In questa delicata fase , ci sentiamo soli, ma questa volta non rassegnati è solitudine non ci impedirà di batterci contro ogni imposizione , che si tratti della valutazione, della somministrazione delle prove Invalsi o del blocco del rinnovo delle graduatorie ad esaurimento dei colleghi precari.
Ora basta! E’ giunto il momento di urlare ai sindacati della scuola di smetterla di dedicarsi ad improbabili ricorsi, specchietto per le allodole , che acceca i già bistrattati colleghi a tempo determinato
Basta con gli scioperi spezzatino ( flc cgil) o con le manifestazioni on line di qualche sigletta corporativa .
Siamo stufi dei vuoti, altisonanti proclami dei cinque segretari generali dei sindacati rappresentativi della scuola, seguiti dal nulla.
Pretendiamo che questi signori facciano finalmente qualcosa:che si alzino dalle loro poltrone ed escano dal loro comodo immobilismo promuovendo azioni decise ed eclatanti, come il boicottaggio delle prove Invalsi , uno sciopero unitario e non più a ranghi sparsi.
Abbiamo bisogno di un segnale forte delle forze politiche per la messa sotto accusa del ministro Gelmini.
Bisogna mettere fine a questa apatia generalizzata: occorre reagire al blocco degli scatti con un serio ricorso, bisogna pretendere, per i colleghi precari l’abbattimento degli steccati territoriali e l’immissione in ruolo su tutti i posti vacanti e su tutto il territorio nazionale tramite l’istituzione della Graduatoria ad Esaurimento nazionale e il varo di un piano programmatico di prepensionamento.
Non siamo più disposti a subire l’inerzia di chi non è più in grado di rappresentare le istanze della nostra categoria e di difendere i diritti di ben 800.000 lavoratori della scuola, mostrandosi incapace di contrastare la dissennata politica scolastica del governo Berlusconi, che attraverso i ministri Tremonti, Gelmini e Brunetta, ha voluto trovare in noi insegnanti il capro espiatorio della crisi economica, culturale e sociale che da tempo investe il nostro Paese.
Diciamo basta ai sindacati collusi con il governo, attenti solo ai propri interessi di bottega, dediti alla corsa a sterili primati , all’ultimo vuoto proclama!
Facciano quello per cui sono stati a suo tempo istituiti: difendano i diritti degli 800.000 lavoratori della scuola :ne ripaghino la fiducia accordata, battendosi per la restituzione di quanto progressivamente ci hanno tolto: dignità stipendiale e valorizzazione professionale.
In caso contrario, revochiamo in massa l’iscrizione: non ci serve un sindacato attento agli imput dei partiti di riferimento ma una sponda in grado di contrastare le nefandezze del governo ai nostri danni e di difendere i nostri diritti.

Libero Tassella libero.tassella@fastwebnet.it





Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-239538.html