Rinviata la valutazione dei docenti. In difficoltà il MIUR sulle sperimentazioni premiali; scarse le adesioni
Data: Mercoledì, 09 febbraio 2011 ore 12:03:55 CET Argomento: Sindacati
Si è tenuto
nel pomeriggio di ieri 8 febbraio l'incontro sul Decreto che definisce
i limiti e le modalità di applicazione del sistema di misurazione,
valutazione, trasparenza della performance previsti dal Decreto
Brunetta al personale docente ed educativo degli istituti e
scuole del primo e secondo ciclo di istruzione.
Poiché il DPCM affronta tale tematica anche per il personale
docente AFAM e i ricercatori degli EPR, la FLC ha chiesto al MIUR
che venga convocato un incontro ad hoc per questi comparti.
Il testo sostanzialmente recupera i contenuti del decreto 150 in merito
al sistema della performance, agli obiettivi e soprattutto conferma
l'odiosa attribuzione dei premi ad una quota del 75% dei docenti
ed educatori, predeterminando il fatto che un quarto circa del
personale è sostanzialmente
nullafacente.
La FLC ha sempre dato un giudizio radicalmente negativo sull'impianto
del decreto Brunetta, ritenendolo oltre che ingiusto, assolutamente
inefficace. Infatti determinare a priori le quantità del personale da
premiare o da “punire”, a prescindere dal lavoro reale che viene svolto
nelle singole sedi di lavoro, rappresenta un modello autoritario e
molto distante dalla realtà delle nostre scuole, vessate tra l'altro da
tagli epocali e mancanza di risorse.
Come avverrà la valutazione delle performance dei docenti?
Il decreto rimanda ad un successivo protocollo di collaborazione da
adottare d'intesa con la Commissione nazionale di valutazione che dovrà
stabilire le fasi, i tempi, le modalità, i soggetti e le responsabilità
del processo di misurazione e valutazione della performance, nonché le
modalità di monitoraggio e verifica dell’andamento della performance.
Tradotto: è impossibile, allo stato,
adattare i contenuti del Dlgs 150 alla scuola. La FLC ha sempre
sostenuto che questo comparto ha proprie specificità e caratteristiche
di autonomia professionale (tutelate dalla Costituzione) che non
possono essere imbrigliate all'interno di uno schema rigido e valido
per tutte le pubbliche amministrazioni.
Durante l'incontro il MIUR ha anche informato le OOSS sugli esiti delle
adesioni ai percorsi sperimentali di valutazione. Per
quanto riguarda il percorso di valutazione individuale (cosiddetto
reputazionale) le scuole che ad oggi hanno aderito sono circa 35 (tra
Milano, Piemonte, Napoli) mentre per la valutazione di scuola sono una
quarantina (Siracusa). L'esiguo numero di scuole è la riprova che non
si possono imporre le riforme epocali e che su temi così delicati si
deve procedere con grande attenzione al lavoro reale e alle condizioni
in cui tale lavoro si esercita. Condizioni che oggi sono nettamente
peggiorate proprio per gli effetti di una politica sconsiderata portata
avanti da questo Governo sulla scuola.
Durante l'incontro è stato anche accennato ad una terza ipotesi di
sperimentazione in corso di definizione.
La FLC ha più volte esplicitato nel corso degli incontri e tavoli
tecnici la propria posizione: riteniamo necessaria una seria
valutazione del sistema scolastico, in una logica di rendicontazione
sociale e come esercizio dell'etica della responsabilità. Non ha senso
alcuna valutazione di sistema se non sono assicurati il coinvolgimento
e la condivisione degli operatori. Se manca il riconoscimento del
valore della valutazione, se manca il riconoscimento della affidabilità
delle metodiche e degli strumenti attraverso cui la valutazione viene
effettuata, se manca la fiducia negli esiti della valutazione, come si
può pensare che quegli esiti vengano poi utilizzati dagli operatori per
porre in atto strategie di miglioramento del sistema? La partecipazione
del corpo insegnante è necessaria per far funzionare qualsiasi sistema
di valutazione, le riforme infatti devono camminare ed essere condivise
con chi poi le deve materialmente attuare.
Da questo punto di vista e con la disponibilità, reiterata anche
nell'incontro di ieri, a discutere seriamente di valutazione di
sistema, la FLC considera inaccettabile nel metodo e nel merito (con
gli opportuni distinguo tra i due percorsi sperimentali) quanto è
stato presentato alle scuole.
Infine, c'è un tema che per la FLC è fondamentale: il rispetto delle
prerogative contrattuali. Qualunque ipotesi di valorizzazione
professionale deve avvenire all'interno del rinnovo contrattuale.
(da Flc-Cgil)
redazione@aetnanet.org
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