Bambini nella rete: 60% contattato da sconosciuti sui social network
Data: Mercoledì, 09 febbraio 2011 ore 10:30:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


"Il 60% dei ragazzi italiani tra i 14 e i 18 anni e' stato contattato almeno una volta da sconosciuti" su internet, nei social network. "Il 32% dei genitori italiani non sorveglia in nessun modo i comportamenti dei propri figli sul Web". E proprio i social network stanno alimentando "la sovraesposizione dei minori ai pericoli della Rete", consentendo contatti anche con soggetti sconosciuti e i genitori spesso non sono informati sul comportamento dei propri figli online.
È lo scenario che emerge da una ricerca condotta da Microsoft in 11 paesi europei sul portale Msn, che ogni giorno raggiunge oltre 4 milioni di utenti in Italia, presentata in occasione del 'Safer Internet Day 2011' (www.saferinternet.it), la giornata europea per la sicurezza in Rete in programma oggi, martedi' 8 febbraio, e organizzata da InSafe, la rete europea di cooperazione per la promozione dell'uso sicuro di Internet costituita e cofinanziata dalla Commissione europea.
Secondo l'indagine, "il 40% dei teenager italiani sceglie autonomamente quali limiti all'accesso del proprio profilo adottare e il 15% sceglie di non adottarne alcuno". Eppure, in Italia, "il 60% dei minori dichiara di essere stato contattato almeno una volta da utenti sconosciuti. Se e' vero che il 48% ha bloccato la richiesta di contatto, il 37% l'ha accettata per curiosita' e il 7% ha deciso di non informare i propri genitori".
Un dato che viene considerato allarmante e' che "il 66% decide di non rispondere ai messaggi inviati da gente estranea solo per disinteresse e non per prudenza".
Per quanto riguarda le motivazioni che portano i teenager sui social network, "il 43% li utilizza per sfogarsi esprimendo idee e pensieri in maniera a volte anche aggressiva e il 25% dichiara di essere in cerca di amicizie con persone piu' adulte".
C'e' pero' "il 32% dei genitori italiani non controlla in nessun modo il comportamento in Rete dei propri figli, anche se l'88% ha affrontato con loro l'argomento dei potenziali rischi del Web. Troppo spesso l'attenzione dei genitori e' concentrata nell'impedire l'accesso a contenuti per gli adulti, come fa il 60% degli italiani, delegando invece nel 68% dei casi altre forme di precauzione direttamente ai propri figli".
"Giornate come questa, dedicate alla sicurezza su Internet- ha detto Giorgia Meloni, ministro della Gioventu'- grazie all'alleanza tra imprese leader nel settore e le istituzioni, servono a sensibilizzare ed educare gli utenti, soprattutto i piu' giovani, a un rapporto consapevole con un mezzo che, proprio in funzione delle sue sconfinate potenzialita', richiede accortezza e preparazione. La Rete e' lo strumento attraverso il quale i giovani non solo hanno la possibilita' di conoscere il mondo, ma anche di entrare a farne parte come protagonisti, raggiungendo luoghi, persone e idee dai quali altrimenti le distanze fisiche li separerebbero irrimediabilmente. Non servono nuove regole o censure, serve una maggiore preparazione".
Aggiunge Pietro Scott Jovane, amministratore delegato di Microsoft Italia: "Oggi ci troviamo davanti ad un profondo gap tra la generazione dei 'nativi digitali' e quella dei genitori che seppur informati sui potenziali rischi di Internet spesso non sanno come affrontarli per mancanza di conoscenza degli strumenti informatici e del Web stesso. Per questo motivo crediamo fortemente in iniziative come il Safer Internet Day, utili a promuovere cultura e competenza presso tutti gli attori, siano esse istituzioni, insegnanti, famiglie e operatori, cosi' come sosteniamo l'esigenza di condividere il profondo impegno che aziende come Microsoft stanno ponendo nello sviluppo di tecnologie che rivoluzioneranno il nostro modo di interagire con il Web senza mai perdere di vista i temi della sicurezza dei nostri dati e della tutela della nostra privacy".(www.dire.it)

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