Organici docenti e ATA: proseguono gli incontri al MIUR / Nessun rinvio della scadenza delle iscrizioni
Data: Venerdì, 04 febbraio 2011 ore 16:36:24 CET Argomento: Comunicati
Il 2 febbraio
scorso è proseguita l 'informativa presso il MIUR sugli organici del
personale docente e ATA del prossimo anno scolastico. Nel corso del
recente incontro sugli organici il MIUR ha consegnato alle OO.SS.
Scuola la documentazione relativa:
- i dati dell’organico di fatto dell’anno in corso del
personale ATA, dai quali emerge l’incremento di circa 2.200 posti in
organico di fatto, il doppio rispetto al trend “storico”,
indispensabile per assicurare il funzionamento delle scuole;
- una relazione che sintetizza i criteri generali per la
determinazione degli organici 2011/2012 del personale docente;
- i prospetti con le riduzioni a 32 ore dell’orario
settimanale nelle terze classi degli istituti professionali e nel
triennio degli istituti tecnici;
L’amministrazione ha sottolineato che i posti attivati in più rispetto
alle riduzioni previste per il secondo anno di attuazione del piano
triennale (art. 64 della L. 133/08), ammontano complessivamente a circa
7.200 di cui circa 4.400 derivano dai posti in deroga sul sostegno,
attivati in conseguenza della sentenza n. 80/2010 della Corte
Costituzionale.
Per il 2011/2012 è confermato il completamento del piano programmatico
con l’applicazione della terza quota di tagli (19.700 docenti e 14.000
ATA) che, tenendo conto dei dati previsionali delle iscrizioni alunni,
troverà applicazione con l’innalzamento del rapporto alunni/classi
dello 0,4% (portando la media nazionale a 21 alunni per classe),
interventi di dimensionamento della rete scolastica (con la riduzione
di circa 234 autonomie scolastiche), la prosecuzione del riordino dei
cicli di studio.
Gli interventi previsti sugli organici del personale docente
comporteranno:
- per la scuola primaria la riduzione di circa 9.200 posti
pari al 4,49% (estensione del tempo scuola a 27 ore alle terze classi,
riduzione delle compresenze e di circa 4.700 posti di specialisti di
lingua inglese);
- per la scuola secondaria di primo grado la riduzione di
circa 1.310 posti (o,98%) conseguenti, quasi interamente, alla
riduzione delle classi a tempo prolungato e dei posti per l’istruzione
degli adulti;
- per la scuola secondaria di secondo grado il taglio di
circa 9.000 posti pari al 4,54% (applicazione dei nuovi
ordinamenti alle prime e seconde classi, estensione della riduzione a
32 ore dell’orario settimanale alle quinte classi dell’istruzione
tecnica e alle terze classi dell’istruzione professionale, riduzione
dei corsi serali).
Inoltre sarà confermato l’attuale organico di fatto della scuola
dell’infanzia con il conseguente consolidamento di 141 posti in meno -
derivanti da scelte assunte a livello territoriale - rispetto
all’organico di diritto 2010/2011.
Quanto al sostegno, completato l’incremento triennale dei posti in
organico di diritto, che ha raggiunto la quota di 63.348 posti, si
confermano comunque in organico di fatto le quantità attualmente
previste (oltre 90.400 posti) fatte salve le deroghe che verranno
attivate dai Direttori regionali in applicazione della sentenza della
Corte Costituzionale.
Nel corso dell’informativa, corrispondendo ad una richiesta avanzata
nei giorni scorsi dalla CISL Scuola e condivisa dalle altre OO.SS.,
l’Amministrazione ha fornito alcune precisazioni in merito alle
motivazioni e alle modalità con cui si sta dando corso alle rilevazioni
sui titoli professionali dei docenti.
La procedura, per la quale è stata richiesta una proroga dei termini
(riscontrando una disponibilità del MIUR a dilazionare di due-tre
settimane la scadenza attualmente fissata), non nasce per effetto di
nuove disposizioni, ma è stata ripresa con l’intento di completare
un’iniziativa avviata da più di un decennio e che a tutt’oggi ha
rilevato l’immissione al SIDI solo dei dati riguardanti il 17% del
personale. Tale rilevazione è finalizzata ad una puntuale stima del
fabbisogno rispetto ad eventuali iniziative di riconversione, rese oggi
particolarmente urgenti e necessarie dalla riforma in atto delle classi
di concorso; ad oggi l’Amministrazione ha già individuato come
prioritario l’avvio di iniziative destinate ai docenti delle classi di
concorso 75 e 76/A, cui far seguire quelle per le arti applicate e per
il personale appartenente a ruoli con situazione di esubero.
In chiusura dell’incontro è intervenuta la dott.ssa Palumbo, neo
Direttore generale degli ordinamenti, per una breve informativa
richiesta dalle OO.SS. in relazione alle implicazioni che derivano, in
tema di organici, dall'andamento delle iscrizioni. Oltre a dare notizia
dell’imminente emanazione di una nota di precisazione che rimedia ad
alcuni refusi contenuti nella circolare già emanata (possibilità di
ricorrere all'educazione parentale per l'intera fase dell'obbligo, e
dunque anche nel primo biennio del secondo ciclo; omessa indicazione
dei corsi serali fra le opzioni di iscrizione per il conseguimento del
diploma di scuola secondaria di II grado) ha precisato che,
contrariamente a quanto anticipato su organi di stampa, non vi sarà
alcuno slittamento del termine per le iscrizioni, che resta pertanto
fissato al 12 febbraio per le scuole di ogni ordine e grado.
Limitatamente ai corsi triennali di qualifica professionale che
dovrebbero svolgersi nell'ambito degli Istituti Professionali previa
intesa con le Regioni, laddove tale intesa non sia stata ancora
definita le iscrizioni potranno essere comunque accolte, anche se con
riserva, il cui scioglimento potrà avvenire entro il 15 marzo.
La prossima riunione è stata
calendarizzata per il 9 febbraio ed è stato, inoltre, previsto un
incontro specifico per i licei musicali.
La CISL Scuola , considerato il carattere ancora interlocutorio di un
incontro che di fatto si è limitato ad una illustrazione generica dei
criteri e degli obiettivi (questi ultimi peraltro già noti perchè
contenuti nel piano programmatico di attuazione della legge 122/08,
art. 64) con cui si metterà a punto il decreto interministeriale sugli
organici 2011/12, ha comunque richiamato la necessità di assumere con
piena e forte consapevolezza politica le evidenti criticità che
emergono nell'attuazione di un piano triennale la cui insostenibilità -
in atto e in prospettiva - abbiamo più volte denunciato, rivendicandone
per questo un'indispensabile rimodulazione.
MIUR
Oggetto: Iscrizioni alle scuole di
istruzione secondaria di secondo grado relative all'anno
scolastico 2011/2012 - Precisazioni.
Ad integrazione della C.M. n.101 del 30 dicembre 2010, relativa alle
iscrizioni per
l’anno scolastico 2011/2012, si forniscono le seguenti precisazioni.
Educazione parentale e obbligo d’istruzione
In relazione ad alcuni quesiti riguardanti la possibilità per gli
studenti di assolvere
all’obbligo d’istruzione mediante l’educazione parentale si rappresenta
quanto segue.
La C.M. n. 101/2010 riferisce l’istituto dell’istruzione familiare al
segmento formativo
del primo ciclo, senza precisare se l’istruzione parentale possa valere
per l’intera fascia
dell’obbligo.
Al riguardo, la lettura coordinata della normativa, nonché un recente
parere
espresso dal Consiglio di Stato in data 19-1-2011, n.579 su un ricorso
straordinario al
Capo dello Stato, portano a ritenere che l’istruzione parentale
costituisca modalità di
assolvimento dell’obbligo di istruzione alternativa alla frequenza dei
primi due anni degli
istituti d’istruzione secondaria di secondo grado o alla frequenza dei
percorsi di istruzione
e formazione professionale finalizzati al conseguimento di una
qualifica.
Infatti, se l’art.111 del decreto legislativo n.297/1994 riferiva
letteralmente la
possibilità di tale tipologia educativa alla scuola elementare e media,
il successivo art.112
considerava assolto l’obbligo scolastico con il conseguimento del
diploma di licenza media
ovvero, nel caso di mancato conseguimento, con il compimento del
quindicesimo anno di
età, a condizione che lo studente dimostrasse di avere osservato per
almeno otto anni le
norme sull’obbligo,
Tali disposizioni devono essere interpretate anche alla luce della
successiva
legislazione che ha elevato l’obbligo da otto a dieci anni.
In particolare, l’articolo 1, comma 622, della legge 27-12-2006, n.296
prevede che
<< L’istruzione impartita per meno dieci anni è obbligatoria ed è
finalizzata a consentire il
conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria superiore o
di una qualifica
professionale di durata ameno triennale entro il diciottesimo anno di
età>>.
Il medesimo comma 622 della legge n.296/2006 prevede inoltre che
<
studio conclusivo del primo ciclo, l’acquisizione dei saperi e delle
competenze previste dai
curricula relativi ai primi due anni degli istituti di istruzione
secondaria superiore>>.
Infine l’art. 3, secondo e terzo comma, del D.M. 139/2007, recante il
regolamento in
materia di adempimento dell’obbligo di istruzione, prevede che gli
studenti che non hanno
conseguito il titolo conclusivo del primo ciclo e che hanno compiuto il
sedicesimo anno di
età possano conseguire tale titolo anche nei centri provinciali per
l’istruzione degli adulti
ovvero, dove ancora non istituiti, presso i centri territoriali
permanenti.
Pertanto, da una interpretazione logico sistematica della normativa
deriva che
l’educazione parentale si riferisce a tutta la fascia dell’obbligo di
istruzione e deve
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia
Scolastica
tendere, come le altre modalità di adempimento dell’obbligo, al
conseguimento del titolo di
studio conclusivo del primo ciclo e all’acquisizione dei saperi e delle
competenze relativi ai
primi due anni di istruzione secondaria superiore.
Iscrizione ai percorsi di istruzione e formazione professionale
Com’è noto, l’Intesa Stato Regioni raggiunta il 16 dicembre 2010, in
sede di
Conferenza Unificata, ha previsto nelle allegate Linee Guida che gli
istituti professionali
possano realizzare percorsi di istruzione e formazione professionale in
via sussidiaria,
secondo due differenti tipologie di sussidiarietà, integrativa o
complementare.
La definizione della tipologia di offerta formativa sussidiaria è
rimessa agli accordi
territoriali tra le Regioni e gli Uffici Scolastici Regionali.
Pertanto, laddove tali accordi non venissero adottati entro il 12
febbraio 2011,
termine di scadenza per le iscrizioni, gli istituti professionali
interessati potranno accogliere
le iscrizioni ai percorsi triennali di istruzione e formazione
professionale con riserva, in
attesa di conoscere le determinazioni assunte dall’Ente Regionale.
Ad ogni buon conto, per ragioni legate alla gestione degli organici
della scuola
secondaria di secondo grado, le riserve dovranno essere sciolte entro
il 15 marzo 2011.
Quindi gli Uffici Scolastici Regionali si faranno parte attiva presso i
competenti
Assessorati delle Regioni, al fine di pervenire in tempi rapidi alle
intese territoriali.
Iscrizione ai licei musicali e coreutici
Per quanto attiene alle iscrizioni ai percorsi del liceo musicale e
coreutico si
rappresenta che le richieste delle famiglie possono trovare senz’altro
accoglimento presso
le sezioni già istituite e funzionanti nell’anno scolastico 2010/11,
fatto salvo quanto
previsto dall’art. 7, secondo comma, del DPR n. 89/2010 (regolamento
dei licei) che
subordina l’iscrizione degli studenti
al superamento di una prova di verifica del possesso di
specifiche competenze musicali e
coreutiche.
Si fa, invece, riserva di fornire ulteriori istruzioni circa
l’accoglimento delle iscrizioni
presso le nuove sezioni di liceo musicale e coreutico previste dai
piani regionali di
programmazione della rete scolastica per l’anno scolastico 2011/12.
Infatti sono in corso le
necessarie verifiche di compatibilità delle nuove istituzioni con le
risorse di organico.
Corsi per adulti
Il paragrafo della CM n.101/2010, relativo alle iscrizioni ai corsi per
adulti, deve
essere integrato nel senso che le iscrizioni sono finalizzate, oltre
che alle tipologie di
attività e corsi ivi previste, anche al conseguimento del diploma di
istruzione secondaria di
secondo grado.
Il Direttore Generale
F.to Carmela Palumbo
(da CislScuola Sicilia)
redazione@aetnanet.org
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