Puglisi: ''Lotta a dispersione e’ fondamentale. Ma Governo la taglia''
Data: Martedì, 01 febbraio 2011 ore 16:30:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


Come affermato dalla Commissione Europea, è un errore tagliare il bilancio dell’istruzione in tempo di crisi. Nel nostro Paese in particolare entro il 2020 dobbiamo dimezzare la dispersione scolastica, particolarmente grave in Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna, dove almeno un giovane su quattro non porta a termine il percorso scolastico, ma comunque ancora troppo alta anche nel centro nord del Paese. La dispersione scolastica e la mancanza di equità costano, perché abbassano le potenzialità di successo, riducono la competitività, aumentano l’emarginazione sociale, che necessita di risorse per essere affrontata. Come sempre il Governo Berlusconi nulla sta facendo in questo settore, se non tagli orizzontali alla scuola pubblica. Nessun programma di sostegno didattico ai ragazzi più deboli e svantaggiati, se non tagli al tempo scuola e alle compresenze.
La dispersione colpisce in particolare gli studenti tra gli 11 e i 16 anni, è quindi nella secondaria di primo grado e nel biennio delle superiori che occorre investire per innovare la didattica, per realizzare progetti ed esperienze di continuità e di raccordo curricolare tra i due segmenti scolastici, per realizzare un’utile attività di orientamento. Ma a parte un po’ di slogan sulla qualità e il merito, un Governo troppo impegnato a difendere l’indifendibile premier, non fa nulla per non perdere i ragazzi per la strada. Se vogliamo centrare gli obiettivi di Europa 2020, dobbiamo voltare pagina velocemente e tornare a investire su una scuola pubblica di qualità per il futuro dei giovani e del nostro Paese.


Francesca Puglisi







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