No dei prof milanesi a un mese di paga in più: «Non vogliamo esami»
Data: Sabato, 29 gennaio 2011 ore 13:25:43 CET Argomento: Rassegna stampa
I docenti dicono no
al voto sul loro operato. Pur di non ricevere giudizi sono perfino
disposti a rinunciare a uno stipendio in più alla fine dell’anno. Era
già successo due mesi fa a Torino e Napoli. Ora anche i prof milanesi
hanno votato contro la sperimentazione sulla meritocrazia introdotta
dal ministro Maria Stella Gelmini. Tanto che il ministero è stato
costretto a prorogare i termini di adesione al 7 febbraio. Intanto però tutte le scuole che si sono
riunite nel collegio docenti a Milano (città scelta insieme a Cagliari
per dare il via al progetto «Qualità e merito») hanno dichiarato la
propria indisponibilità. In totale si tratta di 36 istituti
comprensivi, ma che aumentano di giorno in giorno (alla data attuale ci
arriva comunicazione che sarebbero oltre 50- ndr). Il primo a
dire no è stato l'istituto della scuola primaria Bergognone-Foppette,
l’ultimo l'istituto professionale Moreschi. In mezzo alla lista anche
il liceo classico Manzoni, lo scientifico Bottoni e l'Itis Feltrinelli.
I docenti potranno aderire volontariamente e in ogni scuola
dovrebbe essere costituito un «nucleo» di valutazione composto dal
preside, da due professori eletti dal Collegio dei docenti e dal
presidente del Consiglio di istituto (in qualità di osservatore). La
valutazione dovrebbe considerare il curriculum vitae, il documento di
valutazione redatto dal nucleo di valutazione, il giudizio sui docenti
espresso dai genitori e dagli studenti (da
http://www.ilgiornale.it/milano/)
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