La funzione dei docenti di sostegno non sempre riconosciuta dai colleghi.
Data: Venerdì, 28 gennaio 2011 ore 07:12:59 CET
Argomento: Redazione


Stasera vorrei parlarvi di due questioni relative alla scuola. Uno il ruolo dell'insegnante di sostegno, due il lavoro che sto portando avanti con la bambina che seguo.
Il ruolo: nella scuola italiana, purtroppo, spesso l'insegnante di sostegno è visto dai suoi colleghi e dai dirigenti come una figura a metà tra un insegnante e un assistente. Non le viene riconosciuta la pari dignità rispetto alle sue colleghe, benchè la normativa indichi l'insegnante di sostegno come contitolare della classe a cui è assegnata. Molto tempo e molte energie devono essere tolte al lavoro con i ragazzi o bambini per farsi rispettare, a livello professionale.
Sia ben chiaro, questa questione non riguarda l'autostima o la centralità dell'insegnante in sè, ma le conseguenze che si possono avere sull'autorevolezza e il riconoscimento dell'insegnante di sostegno da parte del suo alunno e dell'intera classe. 
Conquistare la fiducia, la stima e l'autorevolezza è una grande parte del lavoro dell'insegnante con i suoi alunni, se questo viene continuamente messo in discussione, ci riduciamo a tessere la tela come Penelope, senza arrivare mai a nulla.
Le insegnanti di classi dovrebbero riconoscere il ruolo delle loro colleghe di sostegno, non solo nel momento in cui affidano loro le classi per poter fare altro, ma anche quando accade l'opposto cioè l'insegnante di sostegno è assente e quindi loro dovrebbero farsi carico dei bambini con handicap e non rifiutarli, trincerandosi dientro pretesti a dir poco ridicoli.
Questa è una delle cose da cambiare nella scuola, partendo dalla mentalità degli insegnanti e dei dirigenti, fino ad arrivare al ministero e alle sue direttive.
Questo è uno dei motivi che contemporaneamente mi suggerisce di costituire una realtà parallela, gratuita e aperta a tutti, dove le persone si riconoscano vicendevolmente e lavorino tutte per lo stesso obiettivo. Anche per questo nascerà la scuola Bha.
Perchè la scuola Bha nasca, sono necessari insegnanti motivati ed interessati alla condivisione di un simile progetto e fondi per garantire continuità e gratuità del servizio.
Se conoscete enti o istituzioni, bandi o altre tipologie di finanziamento scrivete un commento e mandatemi gli indirizzi web da visitare e vagliare. Collaboriamo, per una scuola migliore.

Il lavoro con la bambina procede un po' a rilento in questo momento dell'anno, a causa di alcuni periodi di assenza che hanno rallentato la socializzazione e gli apprendimenti.
Attualmente lavoriamo sui colori: giallo e rosso con attività grafico pittorico e con giochi di discriminazione; parallelamente portiamo avanti attività di stimolazione senso percettiva partendo dal senso del tatto (duro-morbido; liscio-ruvido) e della vista (colori e forme).
Sto creando diversi materiali, che metterò on line a breve, con le indicazioni per la loro costruzione (nulla di complicato).
Da seguace della Montessori nei miei materiali regna sovrana la semplicità; inoltre la discriminazione sensoriale viene facilitata dalla presenza di un solo elemento di differenza tra i vari oggetti esplorati (se devo effettuare una discriminazione duro-morbido, avrò a disposizione tre o quattro oggetti, giochi, carte multisensoriali uguali in tutto e per tutto eccetto che nella loro "consistenza" dura o morbida).
Spero che questi materiali, potranno ispirare la vostra creatività e la vostra capacità di adattarli alle vostre diverse situazioni di classe o di sostegno, o anche di homeschooler. (da http://rorylorelai.blogspot.com/)

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