L’istruzione morale in Austria
Data: Mercoledì, 26 gennaio 2011 ore 10:24:14 CET
Argomento: Rassegna stampa


Il servizio stampa degli umanisti di lingua tedesca Humanistischer Pressedienst dà notizia della controversa introduzione nelle scuole dell’Austria di corsi obbligatori di morale. I non credenti si oppongono a questo tentativo di tutele religiosa e di abrogazione del loro diritto fondamentale di libertà dalla religione. Il consiglio centrale dei non credenti austriaci ha affrontato la questione mettendo in evidenza l’importanza che ha la questione per i circa due milioni di cittadini che non appartengono ad alcuna religione. Infatti l’istruzione morale riguarda solo gli allievi che non seguono i corsi di religione, per scelta propria o delle famiglie.  Ma il contenuto e la comunicazione dell’istruzione morale sono quasi esclusivamente nelle mani di teologi o insegnanti di religione e questo non cambierebbe anche nel caso che si realizzasse la prevista obbligatorietà di questi corsi. I non credenti non sono stati consultati su una questione che riguarda proprio loro, direttamente, nei loro diritti umani fondamentali, primo fra questi il diritto alla libertà dalla religione. Infatti, al contrario di quanto accade per l’istruzione religiosa, per la quale è riconosciuto il diritto di scelta dei singoli, questo non vale per i non credenti circa i valori che sarebbero impartiti ai loro figli nell’istruzione morale. Infine, l’associazione dei non credenti vede nell’istruzione morale un attacco ai diritti fondamentali e, richiamandosi alla convenzione europea del 1964 sui diritti della persona, invita le chiese, i partiti e i singoli a lasciar cadere definitivamente quei privilegi che alle religioni sono indebitamente ancora riconosciuti. 
Ermanno Morgari (da http://www.uaar.it/)

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