Sicurezza sui banchi, nasce Scuola spa Nel Lazio aule vecchie e pericolose
Data: Lunedì, 17 gennaio 2011 ore 06:52:10 CET
Argomento: Rassegna stampa


Criticità ed emergenza. Si muove intorno a questo binomio, stando ai dati diffusi nei rapporti annuali, l’edilizia scolastica. La Commissione parlamentare d’inchiesta su infortuni sul lavoro e morti bianche ha ora previsto la creazione di “Scuola Spa”, ente a cui trasferire la proprietà degli edifici scolastici e la competenza su manutenzione e messa in sicurezza. Un tema molto sentito a Roma, dove, lo scorso 1 gennaio si è sfiorata la tragedia con il crollo del soffitto della scuola elementare Tomassetti. Per fortuna nessuno rimase coinvolto.
Ma il tema è caldo anche fuori dalla capitale. Nel Lazio, ad esempio, secondo le ultime analisi di Legambiente, il 53% delle scuole ha più di 35 anni, oltre il 10% ha bisogno di manutenzione urgente e il 15% è stato ristrutturato negli ultimi cinque anni. Circa il 35% delle strutture è privo di scale di sicurezza, il 27% di certificato di conformità per gli impianti anti-incendio. Una situazione che coinvolge la quasi totalità degli istituti del Centro storico della Capitale, ospitati in vecchie strutture. Ma non solo.
Dal centro alla periferia, le problematiche si intensificano. «Considerata la grave situazione nazionale per le risorse esigue - commenta Gianfranco Manco, dirigente nazionale del Movimento studentesco Nazionale - e che il 40% delle scuole non raggiungono un livello di sicurezza sufficiente, siamo convinti che ci sia bisogno che la sicurezza nelle scuole diventi priorità del Ministero dell’istruzione e dell’agenda economica del Governo». E c’è poi il problema amianto, utilizzato nella quasi totalità degli edifici prima che fosse vietato dalla legge.
AMIANTO E SICUREZZA – Nella Capitale, è stato rimosso nei mesi scorsi dalla scuola Bitossi, mentre sono in corso le verifiche alla largo Leonardo Da Vinci, dove, nel 1999, furono abbattuti due padiglioni proprio per la presenza di amianto. Per gli istituti superiori, sono le province a curare la manutenzione, per le altre i comuni, anche tramite i municipi, come nel caso di Roma. Nell’ultimo anno, la Provincia di Roma ha promosso oltre 100 delibere di giunta, con un investimento complessivo intorno a 36 milioni di euro per messa in sicurezza, ampliamento e manutenzione straordinaria dei plessi scolastici a Roma e nel suo hinterland.
MANUTENZIONE STRAORDINARIA – Nel piano triennale delle opere 2010-2012, sono inseriti circa 90 interventi per messa in sicurezza, ampliamento e manutenzione straordinaria dei plessi scolastici, con un importo complessivo superiore a 80 milioni di euro. La manutenzione straordinaria negli ultimi due anni ha riguardato 92 operazioni. «Non nascondiamo le perplessità relative all’intervento dei privati nell’opera di messa in sicurezza - aggiunge Manco -. Le aziende non fanno opere di beneficenza, ma la scuola non può diventare la vetrina di un centro commerciale. Sarebbe interessante dialogare con le aziende edili che lavorano con tecnologia delle biocostruzioni e che potrebbero apportare migliorie alle strutture fatiscenti».(da  http://roma.corriere.it/)

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