''MBWENI: IL VILLAGGIO DELLA GIOIA''
Data: Sabato, 15 gennaio 2011 ore 19:23:48 CET
Argomento: Recensioni


Roberto Rapisarda, autore del libro è nato il 20/04/66 e  vive a Mascali (Ct). Possiede un dignitoso curriculum nell’ambito dell’Amministrazione della Difesa e nella solidarietà sociale. Attualmente ricopre la carica di Comandante della Stazione Carabinieri di Fiumefreddo di Sicilia, è dottore in Scienze dell’ Amministrazione ed  è prossimo a conseguire anche la laurea in Giurisprudenza. Si è sempre occupato di qualità della vita e di solidarietà. Di fatto svolge la sua professione con grande senso di responsabilità e impegno sia sul piano giuridico che sul piano sociale. Qualificato Maresciallo dell’Arma dei Carabinieri, desta stupore la sua capacità di coniugare la professione con l’impegno sociale e il volontariato. Nel libro-testimonianaza Mbweni, Il villaggio della gioia, Armando Siciliano Editore 2010, Rapisarda non parla molto  di sé, della sua cultura, della sua professione, ma si evince dal suo scritto che è stato nutrito da un Cristianesimo non proclamato, ma vissuto che, nella vita egli coniuga in  due atteggiamenti complementari: essere “ la Maria ” della preghiera e della meditazione e “ la Marta ” dell’azione solidale. Chi non ama il suo fratello che vede, come potrà amare Dio, che non vede? (1 Gv 4,20). L’autore afferma che un pensiero di Madre Teresa di Calcutta ha sempre illuminato le sue azioni: “Trova il tempo di essere amico: è la strada della felicità”.  Il Villaggio della Gioia , fondato da Padre Fulgenzio Cortesi, è un luogo di accoglienza e di educazione, sito a pochi Km da Dar es Salaam. Offre ai bambini orfani e di strada della Tanzania, la possibilità di crescere in una dimensione familiare ridare loro dignità, autostima e speranza, senza che siano sradicati dalla propria cultura e dalle proprie tradizioni.  Rapisarda racconta la sua esperienza di volontariato svolta al Villaggio e fa quasi vedere al lettore gli occhi dei bimbi africani felici di ricevere una carezza che era stata loro sempre negata, di bagnarsi nell’oceano in una atmosfera ludica, di correre insieme e ricevere un piccolo premio che per i nostri ragazzi sarebbe insignificante, ma anche di studiare e imparare per poter costruire un futuro dignitoso. Il libro di Roberto Rapisarda rappresenta, quindi, la testimonianza di un uomo che ha capito i mali e le ingiustizie del mondo, ma che non si è limitato a parlare né ha inteso scaricare, sic et simpliciter, la colpa su altri: sugli stati ricchi, sulle varie istituzioni che dovrebbero ciascuna per il proprio ruolo, sviluppare una politica di sostegno economico nei confronti di popoli al limite della sopravvivenza.  Rapisarda ha agito, ha vissuto con gli umili, si è fatto sedurre dalla povertà che spesso è ricchezza che grida al cospetto delle povertà umane e morali del mondo del benessere. Le parole “chiave” per comprendere il libro sono: denuncia, testimonianza, esortazione. Spesso gli europei hanno conolizzato, razziato risorse, imposto politiche, abbandonando popolazioni con indifferenza, in condizioni a volte “peggiori di quelle di animali in gabbia,…crocifissi con i chiodi della miseria” (1).   Roberto Rapisarda, racconta, semplicemente, ciò che ha fatto: offrire il proprio, tempo, le proprie energie, ma, soprattutto donare un sorriso ai bambini del “Villaggio della gioia” e afferma che ha ricevuto più di quanto non abbia dato: affetto, sorrisi, gratitudine. Egli ha compreso e ci fa comprendere, la bellezza dei rapporti umani senza pretese, dell’abbraccio dell’umanità sofferente , degli sguardi profondi di bambini felici anche se ricevono come ricompensa soltanto tre caramelle. Il libro è  esortazione, attraverso uno stile spesso fatico ed esortativo. “Caro lettore,- ci dice - mettiti in gioco, se vieni anche tu regaleremo più sorrisi, scoprirai il valore e la gioia di sentirti ‘africano’ ” Roberto Rapisarda, sedotto dall’Africa sofferente, si fa seduttore e ci vuole sedurre e sembra dirci con Padre Fulgenzio Cortesi : "Ecco: bisognerebbe che gli africani ci... colonizzassero!" Infatti “nessuno meglio degli africani può insegnare al mondo come si fa a vivere con poco, a sfruttare al massimo risorse limitate, a usare la solidarietà come condizione di sopravvivenza.”  (2)  Il contenuto e lo stile semplice, quasi proprio del parlato, rendono il libro uno strumento educativo valido e ricco di stimoli per approfondire le conoscenze del mondo africano.                                                                    Nota: Il Villaggio della Gioia , fondato da Padre Fulgenzio Cortesi, è un luogo di accoglienza e di educazione, sito a pochi Km da Dar es Salaam. Offre ai bambini orfani e di strada della Tanzania, la possibilità di crescere in una dimensione familiare e ridare loro dignità, autostima e speranza, senza che siano sradicati dalla propria cultura e dalle proprie tradizioni.   I diritti d'autore del libro saranno interamente devoluti all'Associazione "Il Villagio della gioia Onlus"

    (1) Cfr. Tanzania, passione d’Africa, in www.missionarimonfortiani.it

  (2)  Cfr. “Informazioni” , Segretariato Missioni Estere Passioniste, 24 ottobre 2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 







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