Circolare Iscrizioni 2011: alcune riflessioni e qualche consiglio
Data: Mercoledì, 12 gennaio 2011 ore 01:00:00 CET Argomento: Comunicati
Attenzione ai
moduli di iscrizione alla scuola primaria: NON ESPRIMETE ALTRE
OPZIONI OLTRE ALLA VOSTRA SCELTA SUL MODELLO ORARIO. Attenzione
anche per chi non si avvale dell'insegnamento della Religione
Cattolica
Come ogni anno è stata pubblicata dal MIUR la circolare (n° 101 del 30
dicembre 2010) che fissa i criteri per le iscrizioni alle scuole
dell’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado.
Il termine per la presentazione delle domande, per tutti gli ordini di
scuola (con la sola eccezione dei Corsi per adulti), scade il 12
febbraio 2011.
Nelle sue 22 pagine questa circolare riafferma, purtroppo, il criterio
di ‘razionalizzazione’ che ha guidato il riordino della scuola italiana
negli ultimi 2 anni scolastici.
In particolare:
Per tutti gli ordini di scuola, prima dell'inizio delle iscrizioni,
poiché si prevedono domande di
iscrizione in eccedenza, le scuole dovranno procedere alla definizione
di criteri di
precedenza nella ammissione mediante una delibera del consiglio di
circolo/istituto che va
resa pubblica (pag.9).
Riteniamo importante per i genitori e per gli insegnanti (soprattutto
quelli presenti nei
consigli di circolo/istituto) porre attenzione al fatto che tali
criteri non presentino alcun
profilo discriminatorio; ricordiamo che le delibere dei consigli di
circolo/istituto non sono
soggette a nessun tipo di controllo gerarchico, ma possono essere
impugnate solamente di
fronte al TAR.
Nella scuola dell’infanzia o Materna (pag.3) viene sottolineata la
ridotta capacità delle
scuole statali di accogliere nuovi bambini indipendentemente dai moduli
orari scelti e
l’istituzione di “.. nuove scuole e di nuove sezioni avviene in
collaborazione con gli enti
territoriali, assicurando la coordinata partecipazione delle scuole
statali e delle scuole
paritarie”.
Per la scuola primaria o Elementare l’opzione del tempo pieno e delle
30 ore settimanali
“.. è subordinata all’esistenza delle risorse di organico e alla
disponibilità di adeguati
servizi...” e il “..modello di 24 ore settimanali si rende possibile
solo in presenza di un numero
di domande che consenta la formazione di una classe” (pag.4).
Tutto questo a dispetto del continuo decremento delle nascite.
La scuola secondaria di primo grado o Media vede le stesse limitazioni
dei precedenti
ordini di scuola (pag.4); il tempo scuola a 30, 36 e 40 ore (tempo
prolungato) ”... è
subordinato all’esistenza delle risorse di organico e alla
disponibilità di adeguati servizi....”
Per i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) (pag.7)
la loro effettiva
disponibilità viene demandata alle Regioni e alle singole istituzione
scolastiche.
Nella scuola secondaria di secondo grado o Superiore, come negli altri
ordini si scuola, si
prevedono, nonostante i tagli operati, difficoltà nell’accoglimento
delle domande (pag.9)
“... Le domande di iscrizione sono accolte entro il limite massimo dei
posti
complessivamente disponibili nella singola istituzione scolastica...”.
Per il terzo anno consecutivo, le indicazioni contenute (ma soprattutto
la modulistica ad
esse connessa!) cercano di indirizzare i genitori in modo subdolo e non
coerente con la
normativa attualmente vigente.
Segnaliamo comunque che, per quel che riguarda la modulistica, è la
stessa circolare n. 101 che
recita: “I citati modelli, ferme restando le informazioni sopra
riportate, potranno essere
contestualizzati a cura delle singole istituzioni scolastiche autonome
(pag. 8)”
1. Il modulo d’iscrizione alla scuola primaria
Cosa c’è che non va
La circolare n.101 indica per la scuola primaria (pag.8) che “Ogni
singola istituzione scolastica,
all’atto dell’iscrizione, mette a disposizione delle famiglie il
proprio Piano dell’offerta
formativa (P.O.F.) recante le articolazioni e le scansioni dell’orario
settimanale delle lezioni e
delle attività (inclusa l’eventuale distribuzione dei rientri
pomeridiani) e la disponibilità dei
servizi di mensa, secondo quanto previsto dal Regolamento (art. 4).
All’atto dell’iscrizione, i
genitori esprimono le proprie opzioni rispetto alle possibili
articolazioni dell’orario
settimanale, che, in base all’art. 4 del Regolamento, è così
strutturato: 24; 27; fino a 30; 40
ore (tempo pieno).
L'allegato scheda B “Domanda di iscrizione alla scuola primaria”
prevede però che il
genitore “indichi in ordine di preferenza (da 1- prima scelta - a 4)”
il modello orario.
E i modelli orari previsti dalla scheda sono 4: 24, 27, fino a 30 ore,
40 ore per il tempo pieno.
Si costruisce così la premessa di una vera mistificazione: in tal modo
qualsiasi sia il
modello orario che sarà effettivamente erogato dalla scuola, apparirà
come “opzione del
genitore”!
Ai genitori diciamo quindi: attenzione!!!
Come comportarsi per non farsi gabbare
Se l’istituto presso cui avete deciso di iscrivere vostro figlio/a vi
presenta questa
tipologia di modulo, date solo ed esclusivamente la preferenza per la
scelta di orario che
ritenete più opportuna, ma non barrate tutte le caselle, né tanto meno
date ordini di
preferenza; vi invitiamo i oltre a scegliere modelli attenti alla
qualità, che tendano ad
n
attestarsi sulle 40 ore settimanali (con due insegnanti per classe) e
sulle 30 ore
(prevedendo un limite al numero massimo di insegnanti che operano in
ciascuna classe); che
evitino forme di prevalenza, suscettibili di tradursi in disparità tra
classi di uno stesso
istituto, che prevedano un utilizzo pedagogicamente fondato della
compresenza.
2. Il modulo relativo alle scelte per gli alunni che non si avvalgono
della religione
cattolica
Finalmente, dopo due anni in cui i moduli presentati erano (guarda tu
il caso...) incompleti e
difformi dal testo della circolare, questa volta il modello F - “Modulo
integrativo per le
scelte degli alunni che non si avvalgono dell'IRC” presenta tutte le
opzioni possibili:
A)
ATTIVITÀ DIDATTICHE E FORMATIVE
B)
ATTIVITÀ DI STUDIO E/O DI RICERCA INDIVIDUALI CON ASSISTENZA DI
C)
D)
PERSONALE DOCENTE
LIBERA ATTIVITÀ DI STUDIO E/O DI RICERCA INDIVIDUALI
ASSISTENZA DI PERSONALE DOCENTE
NON FREQUENZA DELLA SCUOLA NELLE ORE DI INSEGNAMENTO DELLA
RELIGIONE CATTOLICA.
SENZA
La normativa tuttora vigente in materia (Legge 121 del 25/03/1985 art.
9 punto 2, C.M. 316
del 28/10/1987) così recita:
“Gli alunni non avvalentisi dell’insegnamento della religione cattolica
– previa richiesta del
genitore o di chi esercita la potestà o richiesta personale degli
alunni stessi, se frequentanti
la scuola secondaria superiore – hanno il diritto di scegliere tra le
attività didattiche e
formative ed una pluralità di opportunità qualificabili come studio o
attività individuali da
svolgersi con l’assistenza di docenti a ciò appositamente incaricati e
nell’ambito dei locali
scolastici.
Per lo svolgimento delle attività didattiche e formative previste per
gli alunni non avvalentisi,
i collegi dei docenti debbono formulare precisi programmi.
Relativamente alle esigenze
connesse con lo svolgimento dello studio o delle attività individuali
per gli alunni che ne
facciano richiesta, il Dirigente Scolastico deve sottoporre all’esame
ed alle deliberazioni
degli organi collegiali la necessità di attrezzare spazi, ove
possibile, nonché organizzare
servizi, assicurando idonea assistenza agli alunni quale preciso
obbligo dell’istituzione
scolastica. Non si esclude la possibilità che gli studenti stessi
segnalino propri bisogni
formativi, nonché le modalità di intervento della scuola.
Si raccomanda anche che, nel quadro delle possibilità offerte dalla
normativa vigente, lo
svolgimento delle attività educative si debba realizzare avendo ogni
cura affinché i bambini
non avvertano alcuna forma di disagio psicologico e relazionale per le
differenti scelte
operate dai genitori.”
Pertanto, in base a tali disposizioni (non ce ne sono state altre
successive e pertanto del
tutto in vigore) e alla giurisprudenza in materia, tutte le scuole
debbono garantire l’attività
alternativa all’insegnamento della religione cattolica nell’ambito
della gamma di proposte
offerte alle famiglie al momento dell’iscrizione.
Nel caso in cui non si riesca più a garantire questa attività con
l’utilizzo delle risorse
interne, non ci si deve “arrangiare in un qualche modo”, ma si deve
nominare un supplente.
Infatti, sempre nelle suddetta CM n. 316 si dice che: “Allo scopo di
assicurare l’effettivo
svolgimento delle predette attività si potrà, tuttavia, procedere
all’assunzione di supplenti
nella misura in cui non si renda possibile provvedere con
l’utilizzazione del personale già in
servizio.”
Ricordiamo inoltre che, negli ultimi 12 mesi, sono intervenute due
importanti novità:
1. con sentenza del 30 Luglio 2010 il tribunale di Padova ha stabilito
che l’ora alternativa
è un diritto, e ogni scuola è obbligata a garantirla.
2. Dopo un minuzioso lavoro sviluppato dai Comitati che sul territorio
nazionale agiscono a
difesa della scuola pubblica, i vari Uffici scolastici Regionali hanno
pubblicato
indicazioni operative atte a permettere alle singole istituzioni
scolastiche di
nominare personale ad hoc per garantire l’attuazione delle attività
alternative alla
religione cattolica con pagamento a carico degli Uffici Provinciali del
Tesoro che
hanno fondi specificamente previsti per questo (vedi, ad esempio, la
nota dell’USR del
Veneto MIUR/AOODRVE/UFF.III/10978/C7 del 14 settembre 2010).
Non c’è mancanza di risorse che tenga! Va garantito il diritto allo
studio di tutti
e pari opportunità formative!!!
Come comportarsi per non farsi gabbare
Verificate che:
a) nel P.O.F. della scuola siano esplicitamente previste tutte le
possibilità dovute a chi
non si avvale dell’insegnamento della religione cattolica;
b) nel modello F integrativo per le scelte degli alunni che non si
avvalgono dell'IRC che vi
verrà sottoposto vi siano tutte e quattro le possibili opzioni
previste, in particolare quella
che riguarda le attività didattiche e formative.
Se così non fosse, allegate una dichiarazione integrativa da voi
redatta che chieda
esplicitamente l’attivazione di tale possibilità, citando la normativa
vigente (Legge 121
del 25/03/1985 art. 9 punto 2, C.M. 316 del 28/10/1987); assicuratevi
che questa
richiesta venga protocollata insieme alla vostra domanda
d’iscrizione!!!
Difendiamo i nostri diritti!!!
Gennaio 2011
Comitato Genitori ed Insegnanti per la Scuola Pubblica di Padova
http://comitatoscuolapubblica.wordpress.com
comitato.nogelmini@gmail.com
LA SCUOLA E’ NOSTRA: MIGLIORIAMOLA INSIEME!
Comitato Genitori ed Insegnanti per la Scuola Pubblica di Padova
http://comitatoscuolapubblica.wordpress.com
comitato.nogelmini@gmail.com
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