Una ricerca sui neuroni specchio – Università di Parma e NIH Usa
Data: Martedì, 11 gennaio 2011 ore 20:32:34 CET
Argomento: Rassegna stampa


Alla presentazione del progetto, che ha richiesto mesi di lavoro sia di scrittura che di raccolta di dati preliminari, il consorzio ha vinto uno dei più cospicui finanziamenti che negli Stati Uniti si possano ottenere attraverso il governo, che negli USA vengono concessi solo alle ricerche più all'avanguardia e di alto profilo scientifico.
Il consorzio, grazie a questi fondi federali (più di 6 milioni di dollari complessivi), si occuperà di una tematica di grande interesse da un punto di vista teorico e clinico. Parte degli studi verranno condotti sui bambini attraverso studi comportamentali e di elettroencefalografia, mentre gli studi sullo sviluppo e funzione del sistema dei neuroni specchio verranno condotti in parte a Parma e in parte all'NIH sotto la guida del dottor Ferrari.
"La collaborazione con Stephen Suomi presso l'NIH  -  dichiara  Ferrari - ci ha permesso di scoprire diverse competenze cognitive e comportamentali dei piccoli di scimmia, come ad esempio la capacità di imitare e di ripetere delle espressioni facciali che vengono presentate loro alla nascita. Noi sospettiamo che i neuroni specchio siano responsabili di queste competenze precoci e abbiamo oramai dei risultati che confermano questa ipotesi. E' importante studiare" - prosegue Ferrari - "come il sistema dei neuroni specchio possa emergere durante lo sviluppo per comprendere le anomalie che possono derivare, sia quando l'ambiente sociale viene a mancare, nel caso dei bambini che non hanno cure materne adeguate,
sia quando, a causa di problemi di natura genetica, il sistema non risponde bene agli stimoli sociali, come nel caso dell'autismo
". Le ripercussioni cliniche sono quindi numerose e di grande interesse.
La ricerca di Ferrari sarà finanziata per un periodo di cinque anni per un totale di più di 1 milione e cento mila dollari, e verrà svolta presso il Dipartimento di Neuroscienze. "Grazie a questi fondi"  -  continua Ferrari - "saremo in grado non solo di comprare apparecchiature nuove, ma soprattutto daremo la possibilità a giovani ricercatori di approfondire la loro preparazione e acquisire esperienza anche attraverso periodi di ricerca negli USA, cha hanno lo scopo di raccogliere dati e di collaborare per brevi periodi con gli altri scienziati coinvolti nel consorzio".
(Da  “La Repubblica Parma.it “ del 07 Gennaio 2011)

 



 







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