Pantaleo: la Flc sostiene le manifestazioni del 28 Gennaio della Fiom
Data: Luned́, 10 gennaio 2011 ore 18:00:00 CET
Argomento: Sindacati


La Flc-Cgil ''sosterra' le manifestazioni del 28 Gennaio, promosse dalla Fiom, nell'ambito dello sciopero nazionale, per rispondere all'attacco alla democrazia e al peggioramento delle condizioni di lavoro''. Lo sottolinea in una nota il segretario generale, Mimmo Pantaleo, aggiungendo che ''le intese di Pomigliano e di Mirafiori sono una evidente violazione dei principi e dei valori della nostra Costituzione perche' vietano ai lavoratori di poter scegliere liberamente il sindacato che ritengono possa difendere i propri diritti. Non sono piu' rinviabili le regole sulla democrazia e sulla rappresentanza.
Il primo atto concreto deve essere il rinnovo delle rsu nei settori pubblici perche' ai lavoratori con il voto deve essere garantito l'esercizio della democrazia sui posti di lavoro''.
''Non si puo' accettare - prosegue Pantaleo - che il lavoro, da misuratore di civilta' e di democrazia, regredisca in merce. Le imprese e il Governo vogliono utilizzare la crisi e l'alibi della globalizzazione per eliminare conquiste sociali e diritti fondamentali, a partire dallo stravolgimento delle norme che disciplinano i rapporti di lavoro e dal contratto nazionale. Le politiche del ministro Gelmini, che intendono demolire la scuola, l'universita' e la ricerca pubblica, cosi' come gli accordi Fiat, prefigurano un modello di societa' con piu' accentuate disuguaglianze e percio' inaccettabile. Si vuole far passare per modernita' il ritorno agli anni cinquanta e saranno soprattutto i giovani a essere condannati ad una condizione strutturale di precarieta', all'umiliazione di dover rinunciare ai propri diritti al lavoro e nel lavoro e di veder lese le proprie liberta'''.

''Occorre rispondere - conclude - alla devastazione sociale attraverso una forte azione confederale che recuperi tutti gli spazi possibili di contrattazione sui posti i lavoro, unifichi le tante vertenze che interessano i settori pubblici e privati e allarghi le alleanze sociali. Per queste ragioni il 28 Gennaio auspico una forte partecipazione alle manifestazioni dei lavoratori della conoscenza degli studenti, dei ricercatori e dei precari per costruire una alternativa alla regressione della civilta' del lavoro, alla mercificazione dei saperi e alla cancellazione del diritto allo studio''. (ASCA)

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