Stabilizzazione dei precari. Una vertenza della FLC CGIL
Data: Lunedì, 10 gennaio 2011 ore 10:15:00 CET
Argomento: Sindacati


Trasformare i rapporti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato nei settori della conoscenza si può. A particolari condizioni. Gli uffici legali della FLC CGIL sono pronti a valutare i singoli casi, ma i tempi sono strettissimi.
Una vertenza nazionale per la trasformazione dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato. L'ha promossa la FLC CGIL all'interno della campagna per la stabilizzazione del personale precario.
Superare il precariato è possibile. Ecco come
Una recente sentenza del Tribunale di Siena ha imposto la trasformazione di un contratto a tempo determinato di un insegnante precaria in servizio da più anni sullo stesso posto in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, perché se un posto di lavoro ha bisogno di essere occupato per un periodo superiore a 3 anni, vuol dire che è un posto da coprire stabilmente.
Si tratta di un precedente importante, che, tra l'altro richiama la direttiva comunitaria 1999/70/CE sul lavoro a tempo determinato, che ci suggerisce la possibilità di impugnare i contratti a termine del personale precario che lavora nei settori pubblici della conoscenza con almeno tre anni di servizio, al fine di ottenere la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato.
Purtroppo si tratta di una possibilità a termine perché la nuova legge 183/2010 ("Collegato sul lavoro") consente l'impugnazione dei contratti a tempo determinato già scaduti, entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge stessa, quindi entro il 23 gennaio 2011, e l'eventuale impugnazione dei contratti in corso entro 60 giorni dalla loro scadenza.
Una vertenza difficile da condurre con attenzione
Si tratta di una vertenza molto complessa i cui esiti non sono certi perché allo stato attuale i pronunciamenti positivi emessi dal giudice di primo grado sono pochi.
La FLC CGIL non intende mettere a rischio i lavoratori precari, speculando sulle loro legittime aspettative, pertanto i nostri uffici legali verificheranno caso per caso che il lavoratore:
abbia maturato tre anni di servizio nel comparto di riferimento;
possieda i requisiti richiesti dalla legge o dal Ccnl per ottenere l'incarico o l'assunzione a tempo indeterminato nel comparto di appartenenza.
Sono le condizioni minime indispensabili per evitare di esporre i lavoratori al rischio di sentenze sfavorevoli.
Questa vertenza si aggiunge a quella, importantissima, per la "Ricostruzione di carriera" già attivata dalla FLC per i lavoratori precari per cui stanno arrivando i primi pronunciamenti positivi.
Il circolo virtuoso lavoro stabile, servizi migliori, economie
Valorizzare la qualità professionale di chi lavora nei settori della conoscenza ha importanti ricadute sociali: non solo si dà certezza e motivazione a chi lavora, ma si dà continuità all'offerta formativa e ai servizi nel loro complesso.
Inoltre, come abbiamo dimostrato con l'Operazione centomila è possibile assumere, a costo quasi zero, centomila tra docenti e ATA nella scuola solo rinnovando il turn over dei prossimi anni. In una parola, la qualità conviene, anche nella pubblica amministrazione e soprattutto in settori come la scuola, l'università e la ricerca.
Il fattore tempo
Le scadenze imposte dalla legge sono ravvicinate. Il governo lo ha fatto apposta per cogliere di sorpresa i lavoratori. Ma la CGIL ha messo in moto la macchina organizzativa e i nostri uffici vertenza sono pronti a esaminare i casi.
Chiunque pensi di possedere i requisiti per impugnare il proprio contratto ci contatti presso le sedi locali. Il patrocinio è gratuito.
(da Flc-Cgil)

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