Il colpo di coda del CGAR e il falso scoop di Mentana sui presidi siciliani
Data: Sabato, 08 gennaio 2011 ore 14:04:24 CET
Argomento: Sindacati


C’è ancora una scheggia di irriducibili che non accettano i deliberati bipartisan del parlamento e si agitano e si dimenano lanciando fendenti a manca e a destra, per riaprire una pratica che non si può più riaprire; attaccano tutti e tutto, e, pur essendo rimasti all’angolo, tentano gli ultimi colpi di coda e si lanciano anche nella diffamazione dei 416 presidi vincitori come se fossero i loro nemici; senza ragionare e riflettere che è sbagliato e ingiusto additare all’opinione pubblica i vincitori del concorso come complici dei mali del sistema.
Ma non c’è modo di farli ragionare.
E si scagliano contro i politici che hanno prestato la giusta attenzione e proposto la corretta soluzione al caso.
E in questo furore giustizialista sono riusciti a far fare alla redazione della telegiornale della 7 quello che Mentana pensava essere uno scoop. Solo che lo stesso Mentana si è subito accorto della trappola in cui lo avevano fatto cadere e ha lasciato perdere; siamo infatti riusciti a ricostruire quello che è avvenuto nella redazione della 7 in quei giorni concitati della disputa tra Fini e Berlusconi, quando Mentana era tutto intento ad aumentare l’audience della brava 7 portando in primo piano tutto quello che poteva incunearsi tra Fini e Berlusconi; e infatti appena qualcuno gli ha detto che tra i firmatari della legge 202 c’era l’on. Granata, apriti cielo, ecco lo scoop del Finiano che appoggia una sanatoria dei soliti siciliani; ed ecco buttare subito in prima pagina la notizia, salvo ad accorgersi l’indomani che non era solo Granata, bensì tutti i parlamentari di tutti gli schieramenti a sostenere una legge, che non c’entrava niente con Pirandello e con i soliti siciliani adusi al clientelismo.
Insomma un falso scoop; una brutta figura per Mentana che, comunque, va scusato per la foga del momento.
Resta ora l’unico appiglio per la scheggia degli irriducibili e cioè sperare nell’unica centrale di appoggio su cui possono confidare e cioè il CGAR Sicilia dove si annidano quei pochi ma potenti amici che in spregio a tutta la giurisprudenza consolidata nei TAR del paese e nel Consiglio di Stato hanno sempre stilato i provvedimenti scandalosi a favore dei ricorrenti, con estensione erga omnes e cioè verso la platea incolpevole dei 416 dirigenti scolastici siciliani.
Sembra che sia stato proposto un ricorso funzionale alla proclamazione della incostituzionalità della legge. Ma tutti sanno che il CGAR non c’entra niente con la pronuncia che è riservata alla Corte Costituzionale. Ma allora come gli avvocati dei ricorrenti hanno collegato il CGAR con la Corte Costituzionale? Leggendo il ricorso lo vedremo, anche se ci sembra che questa volta si stiano aggrappando agli specchi. Ma il CGAR è l’unica ridotta su cui gli avvocati dei ricorrenti possono sperare e quindi qualsiasi cosa va bene, tanto ci penseranno gli scienziati che stanno li dentro.
Non staremo a ripetere le solite cose che abbiamo più volte reiterato per smontare le litanie che vediamo pubblicate e ripubblicate; sempre le solite argomentazioni vuote, trite e ritrite.
Ci limitiamo a ribadire le cose essenziali e cioè:

  • Le 8 sentenze del Consiglio di Stato non hanno annullato nessun concorso e quindi non possono estendere i loro effetti erga omnes né caducare le fasi successive del concorso
  • La sentenza che il Consiglio di Stato ha pronunciato per la Puglia riproduce una situazione identica a quella della Sicilia e in quella sentenza che invitiamo a leggere in tutte le sue parti il Consiglio di Stato  legittima il famigerato DPCM sancito dal CGAR
  • Gli elaborati delle ricorrenti sono stati corretti una prima volta in sede di correzione concorsuale e sono stati valutati negativamente come si evince dai verbali di correzione regolarmente compilati; una seconda volta su ordine del TAR Sicilia in sede di ricorso di I grado e una terza volta su ordine del CGAR con una commissione del tutto diversa che ha valutato ancora uan volta negativamente gli elaborati; non è l’anonimato che garantisce un merito che non c’è, se i compiti fossero oggettivamente meritevoli l’anonimato sarebbe un problema secondario, bisogna ammettere che per ben tre volte le ricorrenti sono state bocciate, ma non sorge il dubbio che meritassero di essere bocciate!
  • La legge garantisce la parità di trattamento tra cittadini di uno stesso Stato che si sono sottoposti alla medesima procedura, non potrebbe garantire parità di trattamento tra vincitori e bocciati e soprattutto tra titolari di posizioni giuridiche diverse!!!!
  • Se il DPCM è palesemente illegittimo perché non è stato mai impugnato e perché la rinnovazione della procedura avverrà ancora una volta con un DPCM illegittimo?
  • I controinteressati potevano essere inesistenti al momento della presentazione del ricorso originario al TAR, che è stato dichiarato inammissibile e improcedibile  ma quando in appello sono stati presentati i motivi aggiunti i controinteressati erano esistenti e il CGAR avrebbe dovuto integrare il contraddittorio, ma questo è uno dei punti più salienti dell’opposizione di terzi che siamo certi il CGAR chiarirà in sede di discussione del merito
  • Tutte le istanze cautelari delle opposizioni di terzi sono state rigettate dal CGAR esclusivamente perché la legge 190 ha fatto venir meno il cosiddetto rischio grave e irreparabile e non si è mai entrato nel merito della questione
  • I vincitori hanno presentato istanza di prelievo urgente al CGAR e i bocciati devono informarsi adeguatamente prima di continuare con affermazioni mendaci come è loro consuetudine fare. I legali dei ricorrenti possono documentare, nelle opportune sedi , di aver regolarmente presentato istanza di prelievo urgente, finora inspiegabilmente disattesa dal CGAR
  • I procuratori interessati potranno nelle opportune sedi legali confutare le tendenziose affermazioni mendaci dei  firmatari della missiva
  • L’onorevole Siragusa  ha esposto i fatti con correttezza e veridicità al contrario dei bocciati che continuano ad usare affermazioni mendaci per sostenere una tesi insostenibile nella sostanza
  • Proprio alcuni firmatari della missiva hanno in sedi pubbliche a gran voce  richiesto di essere ammessi al corso di formazione e diventare dirigenti ope legis

Salvatore Indelicato







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