Sulla valutazione dei docenti è necessario un serio ripensamento
Data: Mercoledì, 05 gennaio 2011 ore 17:47:04 CET
Argomento: Opinioni


La sperimentazione del sistema di valutazione dei docenti e delle scuole elaborato per il ministero da Roger Abràvanel per ora non parte, causa il massiccio rifiuto da parte dei collegi. A Torino, su 118 scuole a cui è stata proposta la sperimentazione, solo una ha accettato. A Napoli, soltanto 5 su 625. “La Repubblica” parla di flop e sente alcuni docenti. Le resistenze irrazionali indubbiamente esistono, ma ci sono anche quelle ragionevoli. Si può invece scommettere che la cosa darà luogo a semplificazioni del tipo “Gli insegnanti rifiutano di farsi valutare”, senza però correlare il rifiuto con il tipo di valutazione che viene proposto.
Pochi giorni or sono ne avevamo riparlato, riferendo anche il parere e le proposte di Giorgio Israel. Alla luce di questo primo risultato, chiediamoci nuovamente: cosa è secondo buon senso più utile per migliorare la scuola italiana? Premiare economicamente i migliori insegnanti, con procedure scarsamente condivise e probabilmente poco affidabili per la loro individuazione, o riuscire a intervenire nelle situazioni problematiche, che non hanno certo bisogno di tecniche sofisticate per emergere? Com’è noto, abbiamo sempre parteggiato per la seconda ipotesi, che consideriamo insieme più produttiva in termini di innalzamento medio della qualità e più accettabile dal mondo della scuola. Viene ora a confermare questa tesi anche la terza indagine dell’Istituto Iard (Gli insegnanti italiani: come cambia il modo di fare scuola), pubblicata dal Mulino e curata da Alessandro Cavalli e Gianluca Argentin. Quest’ultimo, durante l’odierna puntata di Fahrenheit su Radio 3, ha detto che una notevole maggioranza degli insegnanti è favorevole a una valutazione che serva sia a individuare gli eventuali punti deboli dei docenti, in modo da consentire interventi di supporto, sia a sanzionare quelli che non fanno il loro dovere.(da http://gruppodifirenze.blogspot.com/)

 redazioner@aetnanet.org






Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-238808.html