Gelmini taglia 2,5 milioni all'università dell'Aquila
Data: Mercoledì, 05 gennaio 2011 ore 11:21:04 CET
Argomento: Rassegna stampa


Firmato a fine anno il decreto che ripartisce il fondo per gli atenei: il ministero congela il finanziamento ordinario per la città abruzzese. Vengono contraddetti gli accordi presi dopo il terremoto. Gli studenti: "E' una rapina per fare cassa".
Il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, taglia oltre 2,5 milioni di euro di finanziamento per l'università dell'Aquila. E' la denuncia che arriva dall'Unione degli universitari. "Mentre l'università dell'Aquila si accingeva alle festività - si legge in una nota -, invece di Babbo Natale e della Befana, a Roma si organizzava la Banda Bassotti Tremonti-Gelmini". (da  rassegna.it)
Il 21 dicembre, raccontano gli studenti, "veniva firmato il decreto ministeriale per il riparto dell'Ffo, il Fondo ordinario per le università del 2010, registrato alla Corte dei Conti addirittura il 30 dicembre, ad un giorno dalla chiusura dell'esercizio finanziario interessato. Ed il decreto a firma Gelmini - spiegano -, taglia del 3,72% i fondi destinati all'universita' dell'Aquila per l'anno 2010, ovvero per l'esercizio finanziario sostanzialmente chiuso".
Si tratta di "un taglio duro", a loro giudizio, che "riduce di 2 milioni e 548.200 euro l'Ffo 2010, decurtando addirittura l'accordo di programma stipulato tra l'università dell'Aquila e il ministero nel dopoterremoto. Accordo che, ricordiamo, sarebbe servito proprio a 'congelare' il Fondo di finanziamento ordinario dell'università dell'Aquila, preservandolo dalle difficolta' post-sisma e dai tagli ministeriali".

E' "una vera e propria rapina", conclude l'Unione degli universitari, realizzata con l'obiettivo di "fare cassa a spese degli accordi nati per garantire il futuro dell'università dell'Aquila". Il 23 dicembre 2010 il Senato ha approvato la riforma Gelmini.(http://www.rassegna.it)

redazione@aetnanet.org






Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-238801.html