Nel 2011 nuovi tagli alla scuola ma si dice ''Va tutto bene''. A Termoli la Flc parla del nuovo anno
Data: Domenica, 02 gennaio 2011 ore 08:09:13 CET Argomento: Rassegna stampa
Sta per
iniziare un nuovo anno che produrrà ulteriori guasti al sistema
d’istruzione regionale. Proseguiranno i tagli al tempo scuola negli
istituti d’istruzione superiore. È stato affossato il tempo prolungato
nelle scuole medie. Sono stati aboliti i moduli nelle scuole elementari
con la conseguenza che in classe, invece del maestro unico ci sono
anche 7 insegnati. Il tutto in un contesto nel quale il dimensionamento
scolastico è visto come affermazione di potere da parte di qualche
politico, piuttosto che come occasione per ridisegnare, in maniera
efficace, l’offerta formativa d’istruzione regionale. Il prossimo anno nella scuola molisana si
perderanno altri 350 posti (una vera e propria falcidia, 1300 posti
persi in quattro anni) e con questi numeri saranno a rischio di
semplice apertura molti plessi scolastici.
Sono state dilapidate risorse ingenti per mettere a norma
edifici scolastici, spesso semi vuoti. Intanto, uno studio della Cgil
dimostra che i lavoratori del pubblico impiego, vedranno
inesorabilmente impoverito il proprio potere d’acquisto nel prossimo
triennio proprio a causa della manovra economica che sancisce il blocco
degli stipendi fino al 2013. I dipendenti pubblici perderanno
complessivamente circa 1.600 euro di potere d'acquisto, con una media
di 400 euro a partire dall’anno che si sta concludendo. Nella scuola
per effetto del blocco del triennio 2010- 2012 la perdita cumulata di
potere d'acquisto sarà in media di 1.200 euro lordi. Se, a questo, si
aggiunge il blocco già previsto anche per il 2013, si arriva a 1.600
euro. Insomma, i lavoratori pubblici, forse, avranno in busta paga un
aumento a partire dal 2014.
A questo si affianca lo stop alla contrattazione integrativa e il
blocco economico della carriera. Per i dipendenti della scuola questo
corrisponde, per chi aveva i requisiti, ad un’ulteriore perdita di
almeno 1500 euro. Nei prossimi anni si potrà fare carriera ma
l'avanzamento sarà senza nessun miglioramento dello stipendio. Perdite
significative di retribuzione che non determineranno miglioramento del
servizio reso. Visti i tagli, invece, continuerà il drastico
ridimensionamento del diritto all’istruzione. Si tratta di una grave
responsabilità politica che comprometterà, come affermano anche gli
studenti nel corso delle loro mobilitazioni, il futuro delle nuove
generazioni. In un contesto del genere diventa addirittura offensivo
sollecitare una ripresa dei consumi e dichiarare che la crisi è stata
superata.
La classe politica che ci governa appare sempre più come una casta che
vive per tutelare i propri privilegi; per essa l’interesse pubblico va
declinato in base ai parametri che riguardano la propria sopravvivenza.
Continueremo a batterci, anche nel 2011, per rimettere al centro
dell’agenda politica i bisogni e le speranze dei giovani, i loro
progetti che potranno realizzarsi sono con un sistema della conoscenza
capace di realizzare l’eguaglianza sostanziale e non formale tra i
cittadini.
Buon anno.
Il segretario regionale Sergio Sorella (da
http://www.mytermoli.com/)
redazione@aetnanet.org
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