IO non ci sto
Data: Sabato, 01 gennaio 2011 ore 14:47:36 CET Argomento: Opinioni
IO NON CI
STO
Sono figlio di un mezzadro che non aveva soldi ma un infinito
patrimonio di dignità. Ho vissuto i miei primi anni di vita in una
cascina come quella del film "L'albero degli zoccoli". Ho studiato
molto e oggi ho ancora intatto tutto il patrimonio dì dignità e inoltre
ho guadagnato i soldi per vivere bene.
E' per questi motivi che ho deciso di rilevare il debito dei genitori
di Adro che non pagano la mensa scolastica.
A scanso di equivoci, premetto che:
- Non sono "comunista". Alle ultime elezioni ho votato per FORMIGONI.
Ciò non mi impedisce di avere amici di tutte le idee politiche. Gli
chiedo sempre e solo la condivisione dei valori fondamentali e al primo
posto il rispetto della persona.
So perfettamente che fra le 40 famiglie alcune sono di furbetti che ne
approfittano, ma di furbi ne conosco molti. Alcuni sono milionari e
vogliono anche fare la morale agli altri. In questo caso, nel dubbio
sto con i primi. Agli extracomunitari chiedo il rispetto dei nostri
costumi e delle nostre leggi, ma lo chiedo con fermezza ed educazione
cercando di essere il primo a rispettarle. E tirare in ballo i bambini
non è compreso nell'educazione.
Ho sempre la preoccupazione di essere come quei signori che seduti in
un bel ristorante se la prendono con gli extracomunitari. Peccato
che la loro Mercedes sia appena stata lavata da un albanese e il cibo
cucinato da un egiziano. Dimenticavo, ... la mamma è a casa assistita
da una signora dell'Ucraina.
Vedo attorno a me una preoccupante e crescente intolleranza verso chi
ha di meno. Purtroppo ho l'insana abitudine di leggere e so bene che i
campi di concentramento nazisti non sono nati dal nulla, prima ci sono
stati anni di piccoli passi verso il baratro. In fondo in fondo
chiedere di mettere una stella gialla sul braccio agli ebrei non era
poi una cosa che faceva male.
I miei compaesani si sono dimenticati in poco tempo da dove vengono.
Mi vergogno che proprio il mio paese sia paladino di questo spostare
l'asticella dell'intolleranza di un passo all'anno, prima con la
taglia, poi con il rifiuto del sostegno regionale, poi con la mensa dei
bambini, ma potrei portare molti altri casi.
Quando facevo le elementari alcuni miei compagni avevano il sostegno
del patronato. Noi eravamo poveri , ma non ci siamo mai indignati. Ma
dove sono i miei compaesani, ma come è possibile che non capiscano
quello che sta avvenendo?
Che non mi vengano a portare considerazioni "miserevoli". Anche il
padrone del film di cui sopra aveva ragione. La pianta che il contadino
aveva tagliato era la sua. Mica poteva metterla sempre lui la pianta
per gli zoccoli. (E se non conoscono il film che se lo guardino..)
Ma dove sono i miei sacerdoti. Sono forse disponibili a barattare la
difesa del crocifisso con qualche etto di razzismo. Se esponiamo un bel
rosario grande nella nostra casa, poi possiamo fare quello che
vogliamo? Vorrei sentire i miei preti "urlare", scuotere l'animo della
gente, dirci bene quali sono i valori, perché altrimenti penso che sono
anche loro dentro il "commercio".
Ma dov'è il segretario del partito per cui ho votato e che si vuole
chiamare "partito dell'amore". Ma dove sono i leader di quella Lega che
vuole candidarsi a guidare l'Italia. So per certo che non sono tutti
ottusi ma che non si nascondano dietro un dito, non facciano come
coloro che negli anni 70 chiamavano i brigatisti "compagni che
sbagliano".
Ma dove sono i consiglieri e gli assessori di Adro? Se credono davvero
nel federalismo, che ci diano le dichiarazioni dei redditi loro e delle
loro famiglie negli ultimi 10 anni. Tanto per farci capire come pagano
le loro belle cose e case. Non vorrei mai essere io a pagare anche per
loro. Non vorrei che il loro reddito (o tenore di vita).
Venga dalle tasse del papà di uno di questi bambini che lavora in
fonderia per 1200 euro mese (regolari).
Ma dove sono i miei compaesani che non si domandano dove, come e quanti
soldi spende l'amministrazione per non trovare i soldi per la mensa. Ma
da dove vengono tutti i soldi che si muovono, e dove vanno?
Ma quanto rendono (o quanto dovrebbero o potrebbero rendere) gli oneri
dei 30.000 metri cubi del laghetto Sala. E i 50.000 metri della nuova
area verde sopra il Santuario chi li paga? E se poi domani ci
costruissero? E se il Santuario fosse tutto circondato da edifici? Va
sempre bene tutto? Ma non hanno il dubbio che qualcuno voglia distrarre
la loro attenzione per fini diversi. Non hanno il dubbio di essere
usati? E' già successo nella storia e anche in quella del nostro paese.
Il sonno della ragione genera mostri.
Io sono per la legalità. Per tutti e per sempre. Per me quelli che non
pagano sono tutti uguali, quando non pagano un pasto, ma anche quando
chiudono le aziende senza pagare i fornitori o i dipendenti o le
banche. Anche quando girano con i macchinoni e non pagano tutte le
tasse, perché anche in quel caso qualcuno paga per loro. Sono come i
genitori di quei bambini. Ma che almeno non pretendano di farci la
morale e di insegnare la legalità perché tutti questi begli
insegnamenti li stanno dando anche ai loro figli.
E chi semina vento, raccoglie tempesta! I 40 bambini che hanno ricevuto
la lettera di sospensione servizio mensa, fra 20/30 anni vivranno nel
nostro paese. L'età gioca a loro favore. Saranno quelli che ci verranno
a cambiare il pannolone alla casa di riposo. Ma quei giorno siamo
sicuri che si saranno dimenticati di oggi? E se non ce lo volessero più
cambiare? Non ditemi che verranno i nostri figli perché il senso di
solidarietà glielo stiamo insegnando noi adesso. E' anche per questo
che non ci sto.
Voglio urlare che io non ci sto. Ma per non urlare e basta ho deciso di
fare un gesto che vorrà dire poco, ma vuole tentare di svegliare la
coscienza dei miei compaesani.
Ho versato quanto necessario a garantire il diritto all'uso della mensa
per tutti i bambini, in modo da non creare rischi di dissesto
finanziario per l'amministrazione. In tal modo mi impegno a garantire
tutta la copertura necessaria per l'anno scolastico 2009/2010. Quando i
genitori potranno pagare, i soldi verranno versati in modo normale, se
non potranno o vorranno pagare il costo della mensa residuo resterà a
mio totale carico. Ogni valutazione dei vari casi che dovessero crearsi
è nella piena discrezione della responsabile del servizio mensa.
Sono certo che almeno uno di quei bambini diventerà docente
universitario o medico o imprenditore o infermiere e il suo solo
rispetto varrà la spesa. Ne sono certo perché questi studieranno mentre
i nostri figli faranno le notti in discoteca o a bearsi con i valori
del "grande fratello". Il mio gesto è simbolico perché non posso
pagare per tutti o per sempre e comunque so benissimo che non risolvo
certo i problemi di quelle famiglie. Mi basta sapere che per i miei
amministratori, per i miei compaesani e molto di più per quei bambini
sia chiaro che io non ci sto e non sono solo.
Molto più dei soldi mi costerà il lavorio dì diffamazione che come per
altri casi verrà attivato da chi sa di avere la coda di paglia. Mi
consola il fatto che catturerà soltanto quelle persone che mi
onoreranno del loro disprezzo. Posso sopportarlo. L'idea che fra 30
anni non mi cambino il pannolone invece mi atterrisce.
Ci sono cose che non si possono comprare. La famosa carta di credito
c'è, ma solo per tutto il resto.
UN CITTADINO DI ADRO
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