Con stretta 2011/12 per migliaia donne scuola slitta pensione
Data: Martedì, 28 dicembre 2010 ore 11:40:00 CET Argomento: Comunicati
Saranno diverse
migliaia le insegnanti e le unità di personale amministrativo, tecnico
ed ausiliario di sesso femmminile a rimanere bloccate, fino a quattro
anni, a seguito della 'stretta' sui requisiti per accedere alla
pensione: alla prevista introduzione per tutti i dipendenti pubblici,
dal 1° gennaio 2011, della quota minima '96', derivante da almeno
un'età anagrafica di 60 anni e 36 di contributi, introdotte con la
riforma Damiano del 2007, le dipendenti del comparto scuola dovranno
fare i conti con il diktat imposto da Bruxelles (alla base della legge
n. 102/09) che dal 2012 allineerà - a 65 anni - le pensioni di
vecchiaia delle donne a quelle degli uomini.
Secondo i sindacati, la doppia penalizzazione comporterà la permanenza
forzata in servizio di circa 32mila donne della pubblica
amministrazione: considerando che il 48% delle donne dipendenti della
Pa appartiene alla scuola (su oltre un milioni di docenti e Ata l'84%
sono donne), ne consegue che di queste almeno 15mila fanno capo proprio
al comparto istruzione. Solo una parte di loro - le donne che
quest'anno ed il prossimo raggiungeranno comunque quota '96', poi dal
2013 diventerà '97' - potrà farlo prima: molte, tutte quelle che hanno
iniziato a lavorare dopo i 30 anni, saranno invece costrette a rimanere
in servizio fino al compimento del 65esimo anno. (Apcom)
redazione@aetnanet.org
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