Un congelamento non amministrativo ma politico
Data: Domenica, 26 dicembre 2010 ore 13:23:45 CET
Argomento: Opinioni


Quello del congelamento delle graduatorie ad esaurimento ,recentemente deciso dal Governo Berlusconi, non è certo un fatto neutrale, è invece una chiara decisione politica intorno alla quale c'è stato addirittura un blocco di consenso formato da partiti, da politici , da sindacalisti ( con l'eccezione di Cobas e Anief) e forse anche da precari nelle graduatorie del Nord; insomma di nuovo una santa guerra tra poveri, di tutti contro tutti; si calpesta il diritto fondamentale ,elementare e sacrosanto dei docenti precari italiani,quello della mobilità su tutto il territorio nazionale, costituzionalmente garantito e questo sia nelle regioni del Nord come in quelle del Sud, del centro e delle isole . Il problema è drammatico alla luce sia dei tagli sia alla luce dell'emigrazione interna, che caratterizza questo nostro Paese,elementi che hanno sconvolto e stanno scolvolgendo tutti gli organici nelle regioni e nelle province italiane,ora è necessario assumere in base al punteggio di graduatoria che è il solo criterio, e non l'appartenenza o la provenienza geografica, superndo graduatorie politiche tese ad avvantaggiare alcuni a discapito di altri, le graduatorie cosiddette delle code della vergogna e delle gabbie della disoccupazione.

Libero Tassella
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