Il carbone dell’assessore regionale. Tempi neri per la scuola siciliana.
Data: Domenica, 26 dicembre 2010 ore 11:09:32 CET
Argomento: Redazione


Nella calza dell’Assessore  regionale all’Istruzione la Befana fa trovare tanto carbone e qualche piccola pagliuzza colorata.
Lo ha detto lo stesso Assessore Mario Centorrino nell’incontro regionale dell’ASASI, che si è svolto  a Palermo presso la sede della Provincia regionale al Palazzo Jung. Di via Lincoln e,   facendo il bilancio dell’anno scolastico, dopo aver evidenziato con una certa soddisfazione  alcune piccole conquiste e positive risposte ai tanti problemi della scuola siciliana (non ultima la questione dei 416 presidi “congelati”, positivamente risolta) ha annunciato con tanta amarezza la difficoltà oggettiva di venire incontro alle esigenze della scuola, dato che il bilancio regionale ha ridotto tutti i capitoli di spesa  e di conseguenza anche i finanziamenti regionali per la scuola saranno ridotti del 10 o 20% Drastica e dura decisione in netto contrasto con quanto lo stesso Presidente della Regione nel discorso augurale dell’anno scolastico ha dichiarato, assegnando alla scuola siciliana centralità, priorità, importanza strategica, prospettiva di futuro…… tutte belle parole, senza sostanza e senza coerenza.
In occasione dell’inizio del nuovo anno si formulano per le promesse di nuovi propositi, ma spesso restano solo “promesse”.
La scuola siciliana attende ancora da anni la Legge sul diritto allo studio, la normativa che regoli il diritto allo studio. Occorre fare chiarezza sulle procedure connesse alla formazione professionale,   definito “mercato di merce umana”, constatando che ci sono  tanti corsi con pochi studenti e di età superiore a quella prescritta,  così pure  la razionalizzazione della rete scolastica  richiede una revisione ed una più organica impostazione.
Le 1.053 scuole della Sicilia  non hanno ancora una scheda di effettivo  e puntuale monitoraggio circa le strutture ed i servizi, così pure non risulta chiaro all’Assessore quante scuole potranno essere in grado di ospitare il servizio scolastico a tempo pieno.
I fondi europei per il prossimo anno saranno l’unica salvezza e l’unica fonte di sostentamento all’ordinaria vita scolastica, operando alchimie e strategie per garantire il regolare funzionamento della scuola. Tempi duri e neri per la scuola siciliana e per tutta la popolazione , visto il perdurare dello stato di instabilità politica, che passa attraverso un bilancio provvisorio ed una sempre diffusa precarietà.
 Tra le nere nubi del cielo, in lontananza si intravede un leggero chiarore di speranza e si comincia così a cucire la calza per la Befana del 2012,sperando che  per l’anno che verrà, possa contenere meno carbone e maggiori segni di positività e di progresso

Giuseppe Adernò
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