Sperimentazione del merito: più tempo alle scuole per aderire
Data: Giovedì, 23 dicembre 2010 ore 07:17:19 CET
Argomento: Sindacati


Si è svolta  una riunione al MIUR, presieduta dal Capo Dipartimento Risorse e Programmazione, Giovanni Biondi, finalizzata all'attivazione di un "tavolo tecnico" di confronto sui progetti di sperimentazione di procedure premiali annunciati dal ministro Gelmini nell'incontro con i sindacati dello scorso 18 novembre.
Presenti, oltre all'Amministrazione e ai sindacati, anche i rappresentanti dei soggetti esterni (Fondazione Agnelli, Fondazione S. Paolo, Treellle) coinvolti nel monitoraggio dei progetti - la cui attuazione è affidata alle scuole aderenti - e incaricati di redigere su di essi una relazione di ricerca finale.
Dopo aver illustrato in dettaglio i contenuti dei due progetti, l'Amministrazione
ha comunicato che i termini per la rilevazione delle disponibilità da parte delle scuole sono stati prorogati al 7 febbraio 2011, al fine di rendere possibili ulteriori approfondimenti con la presenza di esperti che avranno il compito di consentire ai collegi dei docenti un più dettagliato esame dei progetti medesimi;
ha reso noto che la sperimentazione sarà estesa anche ad altri ambiti territoriali: Milano, in aggiunta a Torino e Napoli, per il progetto seguito dalla Fondazione S. Paolo (premio ai docenti più apprezzati); Cagliari, in aggiunta a Pisa e Siracusa, per il progetto seguito dalla Fondazione Agnelli (premio alle scuole migliori per valore aggiunto).
Una decisione alla quale non è estranea, evidentemente, la scarsa disponibilità finora manifestata dalle scuole a candidarsi per l'attuazione delle sperimentazioni, su cui certamente influisce anche il livello troppo scarno delle informazioni fin qui rese alle istituzioni scolastiche; è, dunque, un rinvio opportuno, che l'Amministrazione dovrà assolutamente utilizzare per recuperare un più soddisfacente livello di comunicazione come presupposto indispensabile, se intende favorire una fattiva adesione, da parte delle scuole, alle iniziative proposte.
Un successivo incontro del "tavolo tecnico" è previsto per il prossimo 11 gennaio.
Per la CISL Scuola si confermano le valutazioni espresse nell'incontro col Ministro del 18 novembre:
è positivo che su questioni delicate e complesse come la valutazione e la premialità si abbandonino esasperate e strumentali campagne mediatiche e che il confronto avvenga su proposte chiare e ben individuabili;
è positivo che la verifica delle proposte elaborate sia condotta "sul campo", e non in modo astrattamente ideologico, attraverso il diretto coinvolgimento delle scuole e il protagonismo professionale che in esse si esprime.
E' evidente che ambedue i modelli presentati, sicuramente espressione di un differente approccio al tema e di una diversa finalizzazione delle procedure, presentano limiti ed elementi di criticità che tuttavia, proprio per quanto detto in precedenza, potranno essere evidenziati e valutati nella loro effettiva consistenza proprio attraverso la diretta applicazione da parte delle scuole che vorranno assumerne la sperimentazione.
Una sperimentazione, quindi, che è opportuno liberare quanto più possibile da giudizi precostituiti. Anche la sua dimensione fortemente circoscritta, e la limitatissima quota di risorse ad essa destinata, tolgono peso ad un atteggiamento di preconcetta ostilità e inducono a riconoscere, anche in questa situazione, la libera potestà delle scuole, puntando su di esse e valorizzando la loro autonomia di decisione e di valutazione.
Sotto un profilo più strettamente sindacale, la CISL Scuola ritiene che il protagonismo delle scuole, da esercitarsi in assoluta libertà e senza alcuna forma di condizionamento, si ponga su una linea di forte consonanza con la richiesta di mantenere i temi della valutazione, del merito e della premialità nell'ambito delle materie negoziabili e non in quello degli interventi di tipo legislativo.
Resta assolutamente ferma, infine, per la CISL Scuola, la convinzione che per produrre migliori performance individuali e di sistema non sia sufficiente limitarsi a enfatizzare logiche di (impropria) concorrenzialità fra le scuole e fra i singoli docenti. Serve alle scuole una valutazione che aiuti anzitutto a verificare il livello di efficacia del servizio reso all'utenza e ad accrescerlo: solo in questo contesto può avere senso il doveroso riconoscimento di chi concorre in termini di miglior qualità e maggiore impegno a determinare il valore aggiunto che ogni scuola deve porsi come obiettivo(da CislScuola)

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