Gelmini: Dialogo difficile con chi sa solo insultare e promette: «Un Cepu migliore»
Data: Martedì, 21 dicembre 2010 ore 19:00:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


l ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini respinge le critiche di chi, tra sindacati e studenti, accusa il Governo di non avere dialogato sulla riforma universitaria in dirittura d'arrivo in Parlamento. "Abbiamo dialogato con le figure istituzionali", afferma il ministro in un'intervista alla 'Stampa'. "Il provvedimento è stato più volte esaminato dalla Conferenza dei Rettori, il confronto non è mai venuto meno. E comunque è difficile dialogare con chi insulta o entrare in un'università quando ci sono gravi problemi di ordine pubblico".
Questo il bilancio che il ministro fa di due anni di lavoro sulla riforma: "Si può sempre fare di meglio ma sono convinta di sì, ne valeva la pena e faccio un appello agli studenti perché le loro contestazioni siano pacifiche. Il tempo sarà galantuomo e saprà far apprezzare questa riforma". Quanto al disaccordo di merito, "è un problema di ideologia che rifiuta il cambiamento", secondo Gelmini. "Comprendo il problema del precariato, della disoccupazione, della crisi ma per risolverli c'è bisogno di una proposta politica, non di cavalcare le paure". La mancanza di risorse? "Pura demagogia. Siamo riusciti ad ottenere un miliardo di investimenti. Non mi aspettavo dei complimenti ma nemmeno che le critiche aumentassero rispetto a quelle che ricevevo prima, quando gli investimenti erano solo 800 milioni". (Apcom)


Gelmini promette: «Un Cepu migliore»
Riforma al Senato
 Da Il manifesto
Gelmini giura e spergiura che lei al Cepu e alle università telematiche non concederà nulla. Lo ha assicurato, nel suo intervento in aula al Senato, all'inizio della tre giorni che dovrebbe portare all'approvazione definitiva della sua riforma al più tardi entro giovedì mattina. «Il nuovo regolamento sulle telematiche, che intendo varare quanto prima, dimostrerà - ha dettocon quella che di fatto è una ammissione - che il Governo intende agire per rafforzare la qualità di una parte importante del sistema universitario senza sconti ma anche senza criminilizzarlo a priori». Credono poco alle mezze promesse della ministra gli universitari di Napoli che ieri mattina, hanno occupato per circa due ore la sede del Cepu di Napoli, in piazza Borsa. davanti all'edificio è stato esibito uno striscione.

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