Sul web il popolo viola discute della lettera di un poliziotto
Data: Martedì, 21 dicembre 2010 ore 10:15:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


Primo colpo di scena al Senato dove è arrivata per la discussione generale la riforma Gelmini. All'inizio dei lavori, fissato per le ore 11, è mancato il numero legale. Risultato? Che la discussione è stata rinviata alle ore 11,30. In aula è previsto anche l'arrivo del ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini.
Altra "curiosità" è che il ddl in aula a palazzo Madama, non avrà relatore (doveva essere il finiano Giuseppe Valditara). Tutto questo perchè sul tavolo della commissione Cultura del Senato la scorsa settimana si era riversata una valanga di emendamenti (oltre 500) e, vista l'impossibilità di smaltirli in tempi brevi, il presidente della commissione, il pidiellino Guido Possa, aveva deciso di interrompere i lavori rinviando il ddl in aula senza votare il mandato al relatore. La relazione generale sul ddl sarà quindi svolta dallo stesso Guido Possa.      
 Non ci dovrebbero comunque essere grosse soprese sul via libera definitivo al provvedimento, che nuovi colpi di scena a parte, dovrebbe avvenire mercoledì 22 dicembre. La maggioranza non dovrebbe correre pericoli sui numeri, essendo Lega e Pdl magggioranza assoluta a palazzo Madama. E non sono escluse convergenze da Fli e da senatori del terzo polo, che in una riunione ristretta hanno deciso di andare avanti in coerenza con le posizioni già espresse alla Camera. Nel voto che ha dato il via libera alla riforma a Montecitorio, Fli e Mpa si sono espressi a favore, l'Udc contro e l'Api si è astenuta.
L'aula del Senato ha respinto le pregiudiziali di costituzionalità e la richiesta di sospendere l'esame del testo per tornare in commissione, presentate da Idv e dal Pd alla riforma dell'università. Adesso, quindi, l'assemblea di palazzo Madama può iniziare l'esame del provvedimento. Da votare, circa 850 emendamenti al testo e 18 ordini del giorno.
Fuori dal Senato intanto gli studenti stanno decidendo le modalità della protesta. Sono previste assemblee e riunioni dei collettivi in tutti gli atenei. E sono ancora forti le polemiche dopo le parole del presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri sull'opportunità di arresti preventivi contro gli studenti violenti. A Palermo è tutto pronto per il quarto «Blocchiamo tutto day» organizzato per mercoledì prossimo dagli universitari e dal movimento «Studenti medi» delle superiori. Anche questa volta, mentre il ddl sulla riforma dell'università sarà in discussione al Senato, i ragazzi scenderanno in piazza per manifestare il loro dissenso non solo contro la riforma dell'università, ma anche contro il governo. Dal canto suo il ministro Mariastella Gelmini, in una nota, ha invitato tutti ad abbassare i toni e a recuperare «senso di responsabilità e misura», con l'augurio, ha aggiunto la titolare di viale Trastevere, che stavolta «l'approvazione della riforma avvenga in un clima diverso da quello violento degli ultimi giorni». (Cl.T.)     (di Andrea Franceschi da  http://www.ilsole24ore.com/)

redazione@aetnanet.org






Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-238538.html