DDL Gelmini, il 21 dicembre giornata nazionale di mobilitazione in tutti gli Atenei
Data: Lunedì, 20 dicembre 2010 ore 10:40:33 CET Argomento: Sindacati
Il documento
delle organizzazioni e associazioni universitarie in vista della
votazione al Senato del Disegno di Legge sull'università.
ADI, ADU, AND, ANDU, AURI, CISL Università, CNU, ConPAss,
CPU, CSA CISAL Università, FLC CGIL, LINK Coordinamento Universitario,
Rete 29 Aprile, SNALS Docenti Università, SUN, UDU, UGL Università e
Ricerca, UILPA UR, USB Pubblico Impiego
Martedì 21
dicembre 2010 Giornata nazionale di mobilitazione in tutti gli Atenei
Il 21 dicembre al Senato si vuole approvare definitivamente il DDL
sull'Università, nonostante il grande movimento di protesta che
coinvolge tutti gli Atenei.
Le nostre Organizzazioni, inascoltate, hanno espresso da tempo precise
critiche e precise proposte e hanno chiesto al Governo e al Parlamento
di aprire finalmente un vero confronto con il mondo universitario
I contenuti del DDL e il metodo con il quale lo si vuole imporre ci
inducono a chiedere, ancora una volta, a tutte le componenti
universitarie di intensificare la protesta e di partecipare il 21
dicembre ad una GIORNATA NAZIONALE DI MOBILITAZIONE in tutti gli Atenei.
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ADI, ADU, AND, ANDU, AURI, CISL Università, CNU, ConPAss,
CPU, CSA CISAL Università, FLC CGIL, LINK Coordinamento Universitario,
Rete 29 Aprile, SNALS Docenti Università, SUN, UDU, UGL Università e
Ricerca, UILPA UR, USB Pubblico Impiego
Il DDL sull'Università è stato approvato alla Camera nonostante la
grande mobilitazione degli Atenei e delle Scuole dell'intero Paese, con
la partecipazione di tutte le componenti: studenti, professori,
ricercatori, precari, dottorandi, lettori-CEL, tecnico-amministrativi.
Il DDL è stato approvato in un contesto politico di estrema incertezza,
con una Maggioranza divisa e un Governo debole, che ha scelto di
impedire che si potesse liberamente manifestare davanti alla Camera,
nonostante l'autorizzazione già concessa alle Organizzazioni in
intestazione, e di creare, ingiustificatamente, un'ampia zona
interdetta ai manifestanti.
Il Disegno di Legge approvato alla Camera, e che deve ora tornare al
Senato, farraginoso e sostanzialmente inapplicabile, non risolve in
alcun modo nessuno dei gravi problemi che affliggono l'Università
italiana. Infatti esso rafforza i gruppi di potere baronali, aumenta a
dismisura e istituzionalizza il precariato, peggiora ulteriormente i
meccanismi di reclutamento e di avanzamento di carriera accentuando il
localismo. In particolare, introduce un sistema di governo degli Atenei
e del Sistema universitario che riduce ulteriormente l'autonomia e la
democrazia nell'Università.
Il DDL:
riduce l'accesso all'Università degli studenti e dei
docenti-ricercatori necessari alle esigenze di crescita culturale,
sociale ed economica del Paese;
vanifica di fatto il diritto allo studio;
espelle dall'Università intere generazioni di studiosi precari che
hanno dedicato, spesso senza alcun riconoscimento dei risultati
raggiunti, tanti anni alla ricerca e all'insegnamento;
non assicura gli strumenti necessari all'indispensabile ricambio
generazionale.
Per tutti questi motivi, nell'interesse dell'Università e del Paese, si
chiede al Senato di non approvare un DDL rifiutato dall'intero mondo
universitario e al Governo di aprire, come più volte e da tempo
richiesto, una discussione pubblica sull'Università italiana e sulle
sue reali necessità.
(da Flc-Cgil).
redazione@aetnanet.org
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