Salerno. Tagli alle scuole stop alle gite d´istruzione ed è protesta
Data: Domenica, 19 dicembre 2010 ore 13:30:00 CET Argomento: Rassegna stampa
Una protesta
simbolica, destinata sicuramente a suscitare un vespaio di opinioni.
Una presa di posizione netta e chiara: niente gite contro i tagli alla
scuola stabiliti dal ministro dell'istruzione, Gelmini. Niente viaggi
d'istruzione, perché i fondi sono pochi e la voglia di continuare ad
opporsi alla riforma del mondo della scuola è tanta. E' l'ultima,
clamorosa forma di protesta messa in piedi dal corpo docente del
glorioso Istituto d'arte "Filiberto Menna" di Salerno, che ha deciso di
ritirare la propria disponibilità ad accompagnare gli studenti in gita
in vista della prossima primavera. Un provvedimento accolto
all'unanimità in sede di collegio dei docenti. Senza dubbio una
decisione forte che ha trovato favorevole la stessa preside
dell'istituto d'arte, Ester Andreola, che si dice "solidale" nei
confronti dei docenti. «È l'unico modo per farsi sentire - dice -
servono iniziative simboliche per denunciare le tante difficoltà che le
scuole stanno attraversando in termini di disponibilità economiche»,
sostiene la dirigente scolastica, che non ha fatto mancare il suo
appoggio ai colleghi insegnanti. A sostenere l'azione di protesta è
stato un docente che, in sede di collegio, è riuscito a conquistare la
piena sottoscrizione della iniziativa. Prof sul piede di guerra,
quindi, ancora una volta contro i tagli alla scuola, alle risorse del
fondo d'istituto e all'offerta didattica. Da Salerno, dall'istituto
d'arte Menna, arriva un segnale di accesa protesta destinato a fare
discutere. Tutti i docenti si sono riuniti in collegio, hanno avuto
modo di confrontarsi, e alla fine hanno dato il loro verdetto: noi in
gita non ci andiamo. In primavera, all'istituto d'arte di via Prudente,
salteranno tutte le gite scolastiche organizzate tramite agenzie di
viaggio. Si salveranno solo le escursioni fuori porta di un giorno, che
con le classiche gite di fine anno hanno ben poco a che vedere. Tutti i
prof della scuola hanno incrociato le braccia, scandito fermamente la
loro opposizione alla riforma dell'istruzione. Una rivolta che accende
nuovamente il dibattito sui tagli alla scuola in seno al mondo
dell'istruzione salernitano. «È un segnale che si vuole dare contro la
carenza di risorse - dice la preside Andreola - spero che le famiglie
comprendano lo spirito costruttivo di questa azione simbolica». «Non
intendiamo penalizzare gli studenti - continua la preside - ma questa
protesta ci sta tutta». Ma il caso del Filiberto Menna potrebbe fare
scuola, è il caso di dire. Non si esclude che altri istituti possano
imboccare la stessa strada tracciata dalla scuola che ha annunciato lo
"stop" ai viaggi di istruzione. Lo "sciopero delle gite" potrebbe
raccogliere proseliti anche in provincia, dove sembra che altri collegi
dei docenti stiano per prendere la stessa decisione arrivata da
Salerno. Pare che ci siano scuole di Battipaglia, di Eboli e del Vallo
di Diano in pieno fermento. «Si sta dando un segnale forte di
mobilitazione, questa iniziativa individuale messa in campo nel
capoluogo dal Filiberto Menna potrebbe costituire un importante
precedente nel resto della provincia», il pensiero di Alessandro
D'Auria, rappresentante dei docenti precari salernitani, che hanno
accolto con soddisfazione nelle ultime ore la decisione clamorosa dei
prof dell'Istituto d'arte Menna di dire "no" alle gite di fine anno.
Intanto, nell'ipotesi che lo "sciopero delle gite" potesse estendersi,
molte agenzie turistiche cominciano a temere possibili ripercussioni
sul settore. (Gianluca Sollazzo Il Mattino di Napoli
http://www.positanonews.it)
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