Scontri a Roma: altri 81 denunciati. Maroni: ''Daspo anche per le piazze''
Data: Domenica, 19 dicembre 2010 ore 11:30:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


E' di 81 denunciati il bilancio delle indagini della Digos in relazione alle manifestazioni studentesche che nelle ultime settimane hanno interessato il centro della Capitale. Per tutti è stato contestato il reato di manifestazione non preavvisata, oltre al blocco stradale, interruzione di pubblico servizio, oltraggio e resistenza pubblico ufficiale. Per 41 degli 81 indagati è scattata anche la denuncia per blocco ferroviario poiché in occasione della manifestazione del 30 novembre scorso hanno occupato alcuni binari della Stazione Termini creando disagi alla circolazione ferroviaria, oltre che ai viaggiatori.
Maroni: Daspo per le piazze - Per il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, la proposta di estendere il Daspo anche alle manifestazioni di piazza ''e' interessante'' e potrebbe essere inserita da subito nel ddl sicurezza che ha iniziato l'iter al Senato. ''Valuteremo - ha detto Maroni - se c'é una maggioranza che sostiene questa proposta''. ''Mi sembra una proposta interessante quella di Mantovano - ha aggiunto Maroni, parlando a margine di un pranzo con gli altri big della Lega a Vicenza -, perché il Daspo sta funzionando molto bene dentro gli stadi. Riteniamo che questo modello sia esportabile. C'è la possibilità di inserirlo gia' nel ddl sicurezza''. Quanto alle scarcerazioni dei giovani arresti dopo gli scontri dio piazza a Roma il 14 dicembre, il responsabile del Viminale ha osservato che ''la scarcerazione e' stata un errore, anche perché c'è un rischio di reiterazione del reato''. ''Non voglio fare polemica, è un'opinione e non una critica nei confronti della decisione dei magistrati'', ha precisato Maroni, che ha annunciato adesso misure più stringenti in vista della prossima manifestazione degli studenti, il 22 dicembre. ''Adesso - ha detto - vigileremo soprattutto in vista della nuova manifestazione di mercoledì. Visto quanto è successo a Roma, la macchina sara' ulteriormente organizzata per evitare che si ripeta quanto è successo pochi giorni fa''.
Mantovano: Daspo allo studio - Per il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano la possibilita' di impedire ai soggetti violenti la partecipazione alle manifestazioni di piazza, con un provvedimento simile al Daspo usato per allontanare i tifosi facinorosi dagli stadi, ''è una ipotesi di lavoro che dev'essere vagliata da parte di tutti gli uffici tecnici competenti e per la quale serve uno studio tecnico adeguato 'Il meccanismo è questo: si punta - ha detto Mantovano - a prevenire gli atti di violenza così come si è fatto per gli stadi. E questa prevenzione individua, sulla base di elementi obiettivi e dati di fatto, i soggetti violenti che quindi già si sono resi responsabili di devastazioni e danneggiamenti''. ''Nel calcio - ha ricordato - funziona che per un periodo, che può andare da pochi mesi a qualche anno, si interdice il loro accesso allo stadio e in questo modo si fa venire meno l'occasione per esercitare la violenza''. ''Una cosa simile - ha rilevato Mantovano - con tutti gli adeguamenti e per questo ci deve essere uno studio tecnico adeguato, puo' valere per le manifestazioni'' in piazza. Nel senso che chi ha già dato prova di compiere determinati reati di lesioni, di devastazioni e cosi' via, viene interdetto per un congruo tempo dalla partecipazione a qualsiasi manifestazione di piazza''. ''Ed e' chiaro - ha concluso il sottosegretario - che la partecipazione poi comporta l'intervento sanzionatorio penale. Quindi c'è una misura di prevenzione come primo passo e una misura sanzionatoria in caso di violazione delle prescrizioni in chiave di prevenzione''.

Indagine vuol scoprire se c'è una regia - Individuare l'esistenza di una ''cabina di regia'' degli scontri. E' a questo che punta l'inchiesta della Procura di Roma, coordinata dall'aggiunto Pietro Saviotti e dal procuratore capo Giovanni Ferrara sui tafferugli nella capitale il 14 dicembre scorso. Secondo le prime testimonianze di chi ha operato in piazza, gli assalti e i blitz contro le forze dell'ordine sono sembrati ''studiati a tavolino'' e in qualche modo preordinati al fine di aumentare la violenza. Gli uomini della Digos e i Carabinieri del Ros stanno lavorando su foto e filmati girati il 14: agenti dell' Antiterrorismo avrebbero effettuato anche riprese da alcuni terrazzi delle abitazioni del centro. Questo materiale sara' poi inviato, al termine dell'attivita' di indagine, ai magistrati della Procura di Roma.

Alemanno: zona rossa rafforzata - "Il centro storico è già zona rossa e sarà rafforzato con la massima mobilitazione delle forze dell'ordine". Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, intervenuto in merito alle eventuali manifestazioni studentesche che si svolgeranno la prossima settimana a Roma in occasione della votazione in Parlamento del Ddl Gelmini sulla scuola. Alemanno, che si è espresso subito dopo una riunione in questura assieme al prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro e al questore Francesco Tagliente, ha spiegato che "la questura e il prefetto hanno garantito la massima attenzione affinché il centro storico non venga più investito da incidenti o avvengano episodi come quelli della settimana scorsa. Si disporranno tutte le misure di ordine pubblico necessarie a tenere lontano dal centro le manifestazioni".
Il 15enne aggredito verrà operato -  Cristiano, il 15enne colpito durante la manifestazione di Roma, ha riportato una frattura scomposta del setto nasale e un ematoma celebrale, e per questo lunedi' prossimo sara' sottoposto a un intervento chirurgico. ''Non ricordo nulla di quel che eèsuccesso subito dopo la botta - racconta - Sono svenuto ma quando ho riaperto gli occhi ho visto vicino a me un altro studente con una kefia insanguinata appoggiata sull'occhio. Era stato colpito da un lacrimogeno''. Esile, capelli ricci, in pigiama, dal reparto maxillo-facciale dell'ospedale San Giovanni dove è ricoverato, Cristiano continua a parlare delle proteste e del tema scuola con passione: ''Se tornassi indietro forse mi terrei a distanza da quello che stava succedendo - ha confessato - pero' devo dire che è giusto protestare per avere una scuola migliore. Gia' la situazione era negativa prima, figuriamoci ora con i tagli: dalle strutture scolastiche decadenti alla didattica che deve essere aggiornata''(da http://notizie.tiscali.it/articoli/)

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