EURISPES: bambini a scuola, 43% con stranieri. 1 su 3 vittima bullismo. 2,3% odia stranieri. 17,3% si innamora online.
Data: Giovedě, 16 dicembre 2010 ore 11:47:14 CET
Argomento: Sondaggi


A scuola dividono le classi con bambini stranieri (per cui esprimono sentimenti positivi) e con i bulli (di cui resta vittima 1 bambino su 3). La fotografia dei bambini italiani tra i banchi arriva dall'indagine conoscitiva sulla Condizione dell'Infanzia e dell'Adolescenza in Italia messa a punto da Eurispes e Telefono Azzurro e presentata oggi a Roma. Il questionario infanzia e' stato costruito con l'obiettivo di analizzare opinioni e comportamenti dei bambini ed e' stato somministrato a soggetti appartenenti alla fascia di eta' dai 7 agli 11 anni, frequentanti la terza, quarta e quinta classe della scuola primaria e la prima classe della scuola secondaria di primo grado. Per l'infanzia, sono stati compilati ed analizzati 1.503 questionari. 
  Il 43,6% dei bambini afferma di avere tra i compagni di classe tra 1 e 3 bambini stranieri, a fronte del 39,4% che non ne ha nessuno, dell'8,7% che condivide il proprio percorso formativo con un numero di bambini non italiani compreso tra 4 e 7, e del 2,2% che afferma di avere da 8 a 10 compagni di classe di altra nazionalita'. Relativamente alla distribuzione geografica, gli intervistati residenti al Sud e nelle Isole sono quelli che nella maggioranza dei casi non hanno compagni di classe stranieri (rispettivamente 68,4% e 51,3%), mentre sono i loro coetanei del Nord-Est (56,3%) e del Centro (55,2%) a indicare in percentuale maggiore di condividere l'aula con bambini stranieri (da 1 a 3), dati di poco superiore a quanto rilevato a Nord-Ovest (48,2%), ma sensibilmente piu' alti rispetto alle regioni meridionali (25,5%) e insulari (32,3%).

Molti bambini, dunque, si trovano a trascorrere un parte consistente della propria giornata in un contesto multiculturale e tra di loro prevalgono sentimenti positivi (76,4%) nei confronti dei compagni di nazionalita' diversa.

Il 34,2%, infatti, prova curiosita', il 28,8% simpatia, il 7,1% fiducia e il 6,3% interesse. Il 7,8% dei bambini intervistati, invece, dichiara di provare indifferenza. Una minoranza, infine, prova sentimenti negativi (9,2%) per i compagni di nazionalita' diversa: il 3,2% e' diffidente, il 2,2% ha paura, l'1,9% prova pieta' (un sentimento che comunque pone chi lo prova in una posizione di presunta superiorita') e l'1,9% arriva a provare odio e disprezzo.

Un fenomeno che emerge all'interno delle scuole italiane e' quello del bullismo che miete vittime tra i bambini: 1 su tre, infatti, dichiara di aver subito qualche torto o ha assistito in prima persona a episodi di questo genere (39,1%).

Dai risultati dell'indagine svolta, risulta che la maggior parte dei bambini, nell'ultimo anno, e' stata oggetto di offese immotivate da parte di uno o piu' compagni di scuola (27,8%) o, nel 27,4% dei casi, di provocazioni e prese in giro.

Particolarmente elevata e', inoltre, la percentuale di quanti hanno dovuto sopportare la diffusione di informazioni false sul proprio conto (20,4%) e l'esclusione dal gruppo dei pari (15,2%). Nella lista di soprusi che spesso i bambini mettono in atto tra loro compaiono, con un valore pari al 16,8%, le azioni volte a provocare danni ad oggetti e le minacce (11,4%), oltre che le percosse (7,8%). Infine, tra i comportamenti prepotenti si dimostrano ancora in auge i furti di merendine (9%) e di denaro (4,9%). La ripartizione del dato in funzione del genere di appartenenza mette in evidenza che le bambine subiscono, piu' frequentemente dei compagni dell'altro sesso, offese immotivate (30,4% vs 25,1%).

Di fronte alle sopraffazioni perpetrate da compagni piu' prepotenti ai danni dei piu' deboli, il 30,3% ha avvertito dentro di se' un forte senso di rabbia, dettato probabilmente dalla voglia quasi inconsapevole di voler difendere il compagno vittima dei soprusi. Per contro, in molti dichiarano di aver avuto paura (25,7%). Particolarmente alta e' anche la percentuale di coloro che hanno manifestato un sentimento di pena per colui che era oggetto delle prepotenze (19,7%). Da non sottovalutare il dato per cui piu' del 10% del campione, assistendo a situazioni di bullismo, prova emozioni che portano a sostenere il bullo in maniera piu' o meno diretta: dall'indifferenza (3,4%) al divertimento (3,1%), fino a sentimenti di ammirazione e invidia per colui che gioca la parte del piu' forte (rispettivamente l'1,7% e il 2,7%).

Tra le vittime dei bulli (30,4%) quei bambini che non sono in grado di difendersi. Inoltre, per il 13,4% del campione, andare bene a scuola e' un motivo valido per attirare le attenzioni dei compagni piu' aggressivi. Allo stesso modo, essere stranieri puo' influire sulle mire di arroganza e prevaricazione che muovono il comportamento del bullo (6,3%).

EURISPES: 46% ADOLESCENTI IN CLASSI MULTIETNICHE, MA 2,3% ODIA STRANIERI  
(ASCA) - Roma, 16 dic - Classi sempre piu' multietniche per gli adolescenti italiani che pero', seppur in una nettissima minoranza (2,3%), non ne sembrano proprio entusiasti. E' quanto emerge dall'indagine conoscitiva sulla Condizione dell'Infanzia e dell'Adolescenza in Italia messa a punto da Eurispes e Telefono Azzurro e presentata oggi a Roma.

La crescente presenza di immigrati ha come naturale conseguenza la multietnicita' della scuola. Il 46% degli adolescenti, infatti, dichiara di dividere le mura scolastiche con compagni stranieri: il 31,1% con un numero compreso tra 1 e 3, l'11,9% tra 4 e 7, l'1,9% tra 8 e 10, e, infine, una piccola percentuale (1,1%) con piu' di 10 alunni di origine non italiana. L'analisi per area geografica pone in evidenza una disparita' territoriale nella presenza di alunni di origine straniera nelle scuole. Gli adolescenti residenti nel Nord-Ovest, infatti, dichiarano che ci sono studenti non italiani nella loro classe nell'81,8% dei casi, seguiti dagli abitanti del Nord-Est (50,1%) e delle Isole (38,4%). Al Centro e al Sud, le percentuali sono inferiori, rispettivamente il 31,8% e il 25,1%.

Che cosa provano gli adolescenti nei confronti dei loro compagni di classe di origine straniera? Quanto sono influenzati dalle cronache quotidiane e dagli allarmi sociali? Il 30,7% dichiara di provare curiosita', un sentimento indice di apertura verso mondi sconosciuti, fatti di tradizioni, pratiche e culture differenti da quelle note.

Altro impulso positivo lo sente il 19,9% che e' mosso da simpatia e il 12,4% da interesse a conoscere persone estranee alla cultura maggioritaria e dominante. Il 23,2%, invece, si dice indifferente, mentre il 2,3% arriva a esprimere odio e disprezzo. Una percentuale simile a chi, al contrario, prova incondizionata fiducia (2,4%).

EURISPES: ADOLESCENTI 'ATTACCATI' A CELLULARE E 17,3% SI INNAMORA ONLINE  
(ASCA) - Roma, 16 dic - Usano il cellulare per piu' di quattro ore al giorno, si divertono giocando con le consolle, ascoltano la musica tramite lettori mp3 bocciando quasi del tutto la radio e adorano internet: oltre 7 ragazzi su 10 navigano da soli, il 14,8% cerca o scarica materiale vietato e il 17,3% si innamora on-line anche se ben il 92,3% identifica diversi aspetti negativi legati all'uso di Internet in amore. E' quanto emerge dall'indagine conoscitiva sulla Condizione dell'Infanzia e dell'Adolescenza in Italia messa a punto da Eurispes e Telefono Azzurro e presentata oggi a Roma. Il questionario adolescenza, finalizzato a delineare l'identikit dell'adolescente, e' stato somministrato a ragazzi di eta' compresa tra i 12 ed i 19 anni, frequentanti la seconda e la terza classe della scuola secondaria di primo grado o una delle cinque classi della scuola secondaria di secondo grado e sono stati compilati ed analizzati 1.594 per l'adolescenza.

Gli strumenti tecnologici di piu' largo utilizzo fra gli adolescenti risultano essere dunque il computer (lo usa il 92,8% del campione) e la televisione (92,7%). Ma accanto ai due media piu' popolari sbanca il telefonino cellulare: lo usa l'85% dei ragazzi, sebbene resista un 14,2% che ancora non lo possiede. Da sottolineare che un quarto degli adolescenti (24,5%) utilizza il cellulare per oltre 4 ore al giorno. E' dunque questo lo strumento tecnologico che si presta al consumo piu' intenso da parte dei 12-19enni. Molto diffuso e' anche il lettore Mp3/iPod (70,6%), ma caratterizzato da consumi piu' contenuti (il 38,1% lo usa al massimo per un'ora al giorno). I dati indicano, in modo abbastanza sorprendente, che ben il 60,7% degli adolescenti non ascolta mai la radio, evidenziando che, almeno per i giovanissimi, questo storico e suggestivo mezzo di comunicazione e' stato oggi messo in secondo piano da tecnologie piu' moderne, senza dubbio da lettori Mp3 e iPod, ma anche da Internet.

Sebbene siano meno diffuse che fra i bambini, le consolle per videogiochi hanno comunque fatto segnare nell'ultimo anno un vero boom fra gli adolescenti: nel 2009 non le usava il 68,9% del campione, quest'anno solo il 42,8%, segno del fatto che l'offerta nel settore e' stata particolarmente ricca e capace di intercettare i teen agers.

La maggior parte dei ragazzi tendono ad utilizzare da soli quasi tutte le apparecchiature tecnologiche. In particolare, usa Internet da solo il 72,7% del campione, mentre il 13,5% naviga con gli amici. Appena il 4,5% lo fa con i genitori.

Gli adolescenti utilizzano Internet soprattutto per cercare informazioni di loro interesse (lo fa l'83,1% dei navigatori), guardare filmati su YouTube (81,3%), chattare (78,1%), utilizzare Social Network (78%), scaricare musica/film/giochi/video (75,3%), cercare materiale utile per lo studio (72,9%). La netta maggioranza usa anche la posta elettronica (59,4%) e quasi la meta' gioca con i videogiochi (49%). Molto meno comuni, tra i ragazzi, le altre applicazioni della Rete: il 29,4% legge un Blog, il 19,9% partecipa a giochi di ruolo, il 19,8% fa acquisti online, il 15,4% legge/scrive su un forum, il 14,8% cerca/scarica materiali proibiti/vietati.

Chiedendo agli adolescenti intervistati se e' mai capitato loro di conoscere una persona su Internet e di innamorarsene, e' emersa una notevole maggioranza (l'80,3% del campione) di coloro i quali non hanno mai avuto un'esperienza di questo tipo, vissuta invece dal 17,3% degli adolescenti intervistati, con una maggioranza dei maschi (20,8%) rispetto alle femmine (14,3%). Notevoli le differenze per area geografica: gli intervistati che hanno conosciuto una persona su Internet e se ne sono innamorati sono, infatti, l'8,4% al Nord-Est ed il 23% al Sud; tra questi due ''estremi'' si collocano il 16,7% degli intervistati del Nord-Ovest che hanno vissuto tale esperienza, il 17,4% del Centro ed il 20,2% delle Isole. Il 58,5% degli intervistati si esprime in maniera positiva rispetto all'utilizzo di Internet per incontri sentimentali: il 31,2% del campione elogia la facilita' con la quale e' possibile conoscere persone sul web, per il 15,3% e' positivo il fatto di poter essere piu' disinibiti e svincolati da giudizi esterni e per il 12% e' importante l'opportunita' di decidere quanto e come esporsi.

E' comunque alta la percentuale di coloro - il 37,8% del campione - che ha mostrato un giudizio tendenzialmente critico, non identificando in tale ambito alcun aspetto positivo e segnalando, pertanto, una tendenza piuttosto marcata alla prudenza nell'utilizzo di Internet sotto tale aspetto.

Gli adolescenti si confermano critici anche nelle risposte riguardanti gli aspetti negativi legati all'uso di Internet in amore; soltanto il 4,3% degli intervistati non ne rintraccia alcuno, mentre ben il 92,3% ne identifica diversi.

I pareri negativi a riguardo derivano, soprattutto, dal rischio costituito dalla possibilita' di finzione che caratterizza gli incontri sul web (nel 51,9% dei casi) ed in secondo luogo dalla difficolta' a fidarsi di chi non si conosce faccia-a-faccia (per il 16,9%).

EURISPES: BOOM INTERNET TRA BIMBI, SOLO 14% LO USA CON I GENITORI  
(ASCA) - Roma, 16 dic - La televisione resta il media piu' popolare tra i bambini, con un boom delle consolle, l'aumento di telefoni cellulari in uso ai piu' piccoli e un fortissimo feeling con internet, youtube e i social network, usati spesso in solitudine. E' quanto emerge dall'indagine conoscitiva sulla Condizione dell'Infanzia e dell'Adolescenza in Italia messa a punto da Eurispes e Telefono Azzurro e presentata oggi a Roma. Il questionario infanzia e' stato costruito con l'obiettivo di analizzare opinioni e comportamenti dei bambini ed e' stato somministrato a soggetti appartenenti alla fascia di eta' dai 7 agli 11 anni, frequentanti la terza, quarta e quinta classe della scuola primaria e la prima classe della scuola secondaria di primo grado. Per l'infanzia, sono stati compilati ed analizzati 1.503 questionari.

Se il media tuttora piu' popolare presso i bambini rimane la televisione (solo il 4,8% del campione, infatti, afferma di non utilizzarla mai mentre piu' di un bambino su 10, il 12,6%, trascorre piu' di 4 ore al giorno davanti alla Tv), al secondo posto, per diffusione tra i bambini, si colloca il computer. L'uso giornaliero del pc risulta di durata contenuta: il 41,3% lo utilizza al massimo per un'ora al giorno, mentre il 17,4% da 1 a 2 ore. La maggioranza dei bambini si collega ad Internet (59,7%), mentre un terzo ne rimane escluso (33,1%). Anche in questo caso prevale un consumo contenuto: il 31,9% lo usa fino ad un'ora al giorno, il 13% da 1 a 2 ore, ma un 6,9% dei giovanissimi naviga per oltre 4 ore al giorno. I bambini utilizzano le apparecchiature elettroniche prevalentemente da soli. Per quanto riguarda la Tv, la meta' del campione la guarda solitamente da solo, quasi un terzo (31,8%) con i genitori ed il 12% con gli amici. Un terzo degli intervistati guarda i dvd da solo, il 23,6% con i genitori ed il 19% con gli amici.

La consolle per i videogiochi viene utilizzata prevalentemente dai bambini da soli (39,9%). Per quanto riguarda Internet, solo il 14,4% del campione riferisce di navigare con i genitori: il 40,4% naviga da solo e l'11,7% con gli amici. Cio' significa che i bambini sono generalmente privi di controllo da parte degli adulti anche quando usano mezzi di comunicazione potenzialmente insidiosi per i piu' piccoli.

Le attivita' legate all'utilizzo di Internet piu' diffuse tra i bambini risultano essere: guardare filmati su YouTube (lo fa il 67,8% di chi naviga), giocare con i videogiochi (64,6%), cercare informazioni interessanti (61,7%), scaricare musica/film/giochi/video (58,7%). Se queste attivita' sono diffuse tra la maggioranza dei piccoli navigatori, risulta non trascurabile anche la quota di chi cerca materiale utile per lo studio (46,6%), chatta (42,2%), utilizza Social Network (42,1%). Quasi un terzo usa la posta elettronica (32,2%) ed il 27,6% partecipa a giochi di ruolo online.

L'Eurispes e Telefono Azzurro segnalano in particolare la diffusione ormai capillare, anche tra i piu' giovani, di YouTube, dei Social Network, nonche' l'abitudine dilagante, fin dall'infanzia, di scaricare materiali da Internet - spesso in modo illegale. In aumento la quota di bambini che guarda filmati da YouTube (a riprova della crescita travolgente del sito) - erano 54,7% nel 2009, percentuale salita al 67,8% nel 2010 - e che usano la posta elettronica (27,8% nel 2009 e 32,2% nel 2010). La rilevazione inerente i gusti e le preferenze dei bambini nella scelta di generi di video guardati su YouTube ha mostrato una significativa propensione del campione intervistato al genere musicale, scelto nel 62,9% dei casi. I filmati divertenti/curiosi ed i pezzi di programmi televisivi preferiti, vengono guardati rispettivamente dal 57,8% e dal 57,5% del campione. I video con scene forti (incidenti, violenza, sesso, ecc.) registrano la percentuale piu' bassa di risposte affermative (17,1%), benche' si tratti di una percentuale da non sottovalutare considerando il contenuto ed il genere dei video stessi.  (ASCA) 

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