Nella scuola gli stipendi più bassi
Data: Mercoledì, 15 dicembre 2010 ore 07:05:45 CET Argomento: Rassegna stampa
Gli insegnanti e gli
operatori scolastici guadagnano circa 2500 euro l'anno in meno rispetto
alla media degli altri dipendenti della pubblica amministrazione. E
guadagneranno ancora meno nei prossimi due anni. È quanto emerge dal
rapporto sul budget dello stato pubblicato il 6 dicembre scorso dalla
Ragioneria generale dello stato guidata da Mario Canzio.
A fronte di una retribuzione media annuale di 42.500 euro per
dipendente statale, il dipendente scolastico, docente o non docente,
guadagna meno di 40mila euro. E la forbice si allarga se si fa il
confronto con i dipendenti del ministero dell'economia, delle politiche
agricole e della giustizia, che guadagnano mediamente 50mila euro
l'anno.
Ma i costi delle amministrazioni sono destinati a diminuire in tutti i
comparti per via dei tagli disposti dalle leggi finanziarie di questi
ultimi anni. E la scuola farà la parte del leone. Perché impiega quasi
un milione di persone, tra docenti e non docenti. Secondo i dati
diffusi dalla Ragioneria, i costi totali stimati per l'anno 2011
ammontano 40.446.362.000 euro, in leggera diminuzione per il 2012
(-2,82%) e per il 2013 (-3,59%). Rispetto al budget del 2010 i costi
previsti per il 2011 diminuiscono del 7,70%, in particolare il costo
del personale (-8,03%, in valore assoluto 3.447.511.000 euro). Mentre
rispetto al consuntivo 2009 la diminuzione è dell'8,07%, sempre
derivante dalla diminuzione del costo del personale dell'8,27%. Il
costo del personale, sempre dalle rilevazioni della Ragioneria, è
stimato per il 2011 nell'ordine di 39.507.445.000 euro, pari al 97,68%
del totale costi del ministero, con una diminuzione per il 2012 del
2,88% e per il 2013 del 3,67%. Rispetto al budget 2010 presenta una
rilevante diminuzione. Ciò è dovuto in primo luogo alla variazione
delle retribuzioni, che diminuiscono dell'8%. E tale variazione, dato
il peso dell'amministrazione sul totale dei costi delle amministrazioni
centrali, è comunque rilevante a livello stato. E in secondo luogo
dagli «anni-persona», che diminuiscono dell'8,10%, pari a 87.365 anni
persona. Per anno-persona, la Ragioneria intende la quantità di risorse
umane utilizzate a qualsiasi titolo presso il centro di costo,
calcolato in 12 mesi. La riduzione degli anni-persona è in linea con
quanto previsto dall'art. 64 del decreto legge 112/08. Che prevede, ai
fini di una migliore qualificazione dei servizi scolastici e di una
piena valorizzazione professionale del personale docente, a decorrere
dall'anno scolastico 2009/2010 e successivi, l'adozione di interventi e
misure volti al raggiungimento degli standard europei e quindi
all'incremento di un punto del rapporto alunni/docente.
In altre parole, la diminuzione dei costi avverrà principalmente
aumentando il numero degli alunni per classe. E dunque, costituendo
meno cattedre. Perché ogni docente avrà più alunni. Per quanto riguarda
il costo medio, a livello di ministero si osserva una stabilità
rispetto al budget definito 2010, con la sola eccezione del
dipartimento per l'università, l'alta formazione artistica, musicale
coreutica e per la ricerca, che registra un aumento del costo medio del
5,47%.(da ItaliaOggi di Carlo Forte)
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