Precari, iniziativa legale della FLC CGIL contro la reiterazione dei contratti a tempo determinato
Data: Lunedì, 13 dicembre 2010 ore 08:09:49 CET Argomento: Sindacati
La FLC CGIL
ha deciso di promuovere la vertenza nazionale contro la reiterazione di
contratti a tempo determinato a favore del personale precario in
servizio nei settori pubblici della conoscenza con almeno tre anni di
servizio, al fine di ottenere la trasformazione del rapporto di lavoro
da tempo determinato a tempo indeterminato.
Vertenza nazionale: chi, come, quando e soprattutto perché
La recente sentenza del Tribunale di Siena (caso di un insegnante
precaria in servizio da più anni sullo stesso posto) sancisce, in
attuazione della direttiva 1999/70/CE relativa all'accordo quadro sul
lavoro a tempo determinato, la funzione sociale del contratto di lavoro
a tempo indeterminato e il divieto di utilizzo continuativo del
contratto a termine come strumento di "precarizzazione" del mercato del
lavoro.
Si tratta di una vertenza molto complessa i cui esiti non sono
certi perché allo stato attuale i pronunciamenti positivi emessi dal
giudice di primo grado sono pochi. Abbiamo comunque deciso di
promuovere la vertenza anche alla luce di quanto dispone la recente
Legge 183/10 (cosiddetto "Collegato lavoro"), sulla quale abbiamo
espresso subito un giudizio negativo: questa norma sottrae diritti e
tutele a tutti i lavoratori.
La legge impone, tra l'altro, l'eventuale impugnazione dei contratti a
tempo determinato già scaduti, entro 60 giorni dall'entrata in vigore
della legge stessa, quindi entro il 23 gennaio 2011, e l'eventuale
impugnazione dei contratti in corso entro 60 giorni dalla loro scadenza.
Non intendiamo strumentalizzare (come altri stanno facendo) questa
vicenda e sopratutto non intendiamo speculare (anche economicamente)
sulle legittime aspettative dei lavoratori precari e pertanto i nostri
uffici legali verificheranno caso per caso il possesso dei seguenti
requisiti:
aver maturato tre anni di servizio nel comparto di riferimento;
possedere i requisiti necessari richiesti dalla legge o dal Ccnl per
ottenere l'incarico o l'assunzione a tempo indeterminato nel comparto
di appartenenza.
Vogliamo evitare di esporre i lavoratori a successivi giudizi negativi
e pertanto il possesso dei requisiti è indispensabile per dimostrare
davanti al giudice che non c'è nessuna lesione del principio di
selettività previsto dall'art. 97 della Costituzione.
Le altre iniziative messe in campo dalla FLC CGIL
Ricordiamo che questa vertenza si aggiunge a quella importantissima per
la "Ricostruzione di carriera" già attivata dalla FLC CGIL per i
lavoratori precari.
Infine, ricordiamo che da sempre sosteniamo che il miglioramento della
qualità dei servizi della scuola passa attraverso la valorizzazione
della qualità professionale dei lavoratori precari della scuola. I
precari non sono un costo ma una risorsa se si vuole puntare al
miglioramento del servizio scolastico del nostro Paese.
Crediamo indispensabile in questa fase, in cui il governo attacca
sistematicamente i diritti dei lavoratori, utilizzare tutte le risorse
e tutti gli strumenti (dalle iniziative di lotta alle vertenze legali),
per sostenere le legittime aspettativedei lavoratori precari. Siamo
convinti che per difendere i diritti dei lavoratori precari della
scuola bisogna imporre al governo un cambio radicale delle politiche
sul personale: il blocco dei taglie un piano pluriennale straordinario
di stabilizzazioni.
La nostra richiesta di stabilizzare i
precari, lanciata con "l'Operazione Centomila" nasce dunque
dall'esigenza di garantire, senza oneri aggiuntivi per
l'amministrazione, la continuità della didattica e dei servizi per
migliorare le prestazioni delle istituzioni scolastiche.(da
Flc-Cgil)
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