MIUR, OCSE smentisce CISL. Sindacato con il mal di pancia. Aprea (PDL), inqualificabile il giudizio della CISL  
Data: Venerdě, 10 dicembre 2010 ore 16:52:48 CET
Argomento: Rassegna stampa


''Esiste una differenza significativa tra le ricerche e i dati Ocse-Pisa e quelli forniti dalla Swg su commissione della Cisl''. E' quanto si legge in una nota del Miur.
''Solo poche ore fa - prosegue la nota - sono stati resi noti in tutto il mondo i risultati dell'indagine sull'andamento dei sistemi scolastici internazionali. Una rilevazione autorevole e oggettiva secondo cui aumenta la qualita' della scuola italiana, che dopo anni inverte un trend negativo e torna a guadagnare posizioni. Evidentemente a qualche sindacato e' venuto il mal di pancia, ma soprattutto ha visto crollare tutti gli slogan scanditi in questi anni''.
''Uno choc comprensibile - conclude la nota - da cui qualcuno deve ancora riprendersi, che potrebbe essere utile pero' a fare autocritica e ad abbandonare posizioni vecchie, ormai superate. Bisogna avere il coraggio di cambiare e modernizzarsi. Settori del sindacato con lungimiranza lo stanno facendo, purtroppo non nel comparto della scuola''. (ASCA)

APREA (PDL), INQUALIFICABILE IL GIUDIZIO DELLA CISL  
 ''Inqualificabile il giudizio di Scrima (Cisl). La scuola italiana proprio in questi giorni ha ritrovato prestigio ed orgoglio attraverso i dati Ocse che riflettono miglioramenti qualitativi negli apprendimenti degli studenti che da anni non avevamo piu'. Sbaglia Scrima a valutare negativamente l'operato del ministro Gelmini che al contrario ha saputo coniugare rigore e qualita' puntando su un rinnovato impegno dei docenti e scuole''.
Lo afferma in una nota Valentina Aprea, deputato del Pdl e presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, dopo la presentazione di uno studio realizzato dall'Istituto di ricerche Swg per conto della Cisl scuola dal titolo: ''Energie per il domani. La scuola italiana: valori e consapevolezza a servizio dei giovani e del paese'', presentato oggi a Roma dal sindacato, da cui e' emerso che il 75% degli insegnanti boccia la riforma Gelmini.

''Strumenti quali il merito, il voto in condotta, nuovi ordinamenti, progetti sperimentali, sistemi premianti e sistematica valutazione degli apprendimenti introdotti per la scuola dalla riforma Gelmini - prosegue Aprea - stanno dando i frutti sperati riconosciuti anche dalle rilevazioni internazionali. Ci chiediamo di quale scuola sta parlando Scrima? E' finito il tempo della demagogia. Grazie alle politiche del Governo Berlusconi e del Ministro Gelmini abbiamo abbandonato definitivamente la cultura dei cattivi maestri del '68 ed imboccato la strada giusta per la competititivita' del Paese attraverso la conoscenza. Bocciamo Scrima e promuoviamo Gelmini''.
(ASCA)

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