Il comma 23 (sospensione carriera economica) e le sperimentazioni della valutazione
Data: Mercoledì, 08 dicembre 2010 ore 12:15:00 CET Argomento: Redazione
Il
comma 23 dell’articolo 9 della legge 122/2010 prevede la soppressione
permanente di tre anni della carriera economica di un milione di
appartenenti al personale della scuola. Di questo non vi é dubbio
alcuno perché il testo è assai esplicito al riguardo. Infatti la
relazione tecnica del governo calcolava al 2050 un risparmio di 18,720
miliardi di euro. Circa 18 mila euro in media per ogni dipendente, ma
c’è chi, a causa di tale provvedimento, ne potrebbe perdere assai di
più.
Con le modifiche apportate in sede di conversione del Decreto si è
stabilito che nel triennio 2010- 2012 il suddetto personale
continuerà a percepire il corrispettivo economico degli avanzamenti di
carriera maturati utilizzando allo scopo una parte di quel 30% di
risparmi realizzati con le riduzioni di organico effettuate in virtù
della legge 133/08 (Riforma Gelmini della scuola).
Le modifiche apportate non incidono sui risparmi inizialmente previsti
come testimonia la firma del Ragioniere dello Stato in calce alla
relazione tecnica che le ha accompagnate.
Ciò risulterà confermato anche quando sarà reso noto, probabilmente
solo dopo le prossime elezioni politiche, il testo ufficiale del
Decreto Interministeriale che ha disposto l’impiego di tali risorse per
l’anno scolastico in corso.
Con ogni evidenza tale operazione è collegata alla scelta, più volte
enunciata dagli esponenti governativi e in particolare dal Ministro
Gelmini, di eliminare dalla progressione di carriera del personale
della scuola il fattore dell’anzianità di servizio per sostituirlo con
quello del merito.
E’ un dato di fatto che ogni futura trattativa in materia è destinata a
prendere le mosse dalla situazione che tale disposizione ha
determinato. (di Osvaldo Roman da ScuolaOggi)
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