La scuola pubblica ora si paga
Data: Martedì, 07 dicembre 2010 ore 07:43:06 CET Argomento: Rassegna stampa
Per l'educazione dei
figli presso le scuole pubbliche i genitori italiani pagano di tasca
propria. L'82,7% delle famiglie aderisce alla richiesta della scuola di
un contributo finanziario volontario e il 13,8% collabora gratuitamente
alla manutenzione e al mantenimento degli spazi dell'istituto. Questi i
primi risultati di un'apposita indagine del Censis, forniti nel
«Rapporto sulla situazione sociale del Paese» presentato venerdì scorso
(www.censis.it).
Di fronte ai bilanci scolastici in rosso, il 56.5% dei 1.099 presidi
intervistati ha chiesto per l'attuale anno scolastico un contributo ai
genitori degli alunni, aggiuntivo alle tasse scolastiche e al costo
della mensa, e 1/4 ne ha aumentato l'importo. «Una tassazione occulta»,
per Giuseppe Roma, direttore del Censis. Con cifre medie di 80 euro e
punte di 100 euro nella primaria e 260 euro nei licei. Solo il 20,6%
dei dirigenti scolastici ritiene di non avere bisogno di questo tipo di
finanziamento nel prossimo anno. Del resto, il Miur dichiara che nel
2008 oltre il 90% dei contributi privati nel bilancio complessivo delle
scuole provengono dalle somme erogate a vario titolo dalle famiglie,
comprese le gite. Ci sono differenze geografiche e di livello
scolastico. Richiede il contributo il 34,7% delle scuole dell'infanzia
e l'85,6% dei licei. Al Centro-Nord è un vero boom con il 70,3% degli
istituti scuole, il Sud si ferma al 41,6%. «Le famiglie aderiscono per
due crescenti esigenze», spiega Roma, «tamponare le carenze materiali e
strumentali del funzionamento ordinario della scuola e sostenere
qualità e varietà dell'offerta formativa». E il 54% del finanziamento
va a potenziare l'offerta formativa: 77% per l'acquisto di materiali
didattici, 58%,3% per migliorare dotazioni informatiche, dei
laboratori, delle palestre e un significativo 43,1% per il sostegno
agli studenti più indigenti assicurandone la partecipazione alle
iniziative scolastiche. Il 46% delle somme è utilizzato per spese di
funzionamento e gestione. «Famiglie protagoniste forzate delle vicende
scolastiche», sottolinea il rapporto. Non mancano genitori che
contribuiscono gratuitamente ai lavori di piccola manutenzione degli
edifici: pulendo e dipingendo le aule (65,7%), lavando tende (22,9%),
riparando gli arredi (13,6). Tra il 2001 e il 2009 hanno fatto
frequentare ai figli almeno un corso o lezione privata (+14%), con
incrementi del +2,3% per il recupero scolastico e del +1,3% per i corsi
di lingue straniere. A finanziare il 36,4% delle scuole sono privati
esterni all'istituto con donazioni (46,4%), installazione di
distributori di alimenti (34,8%), sponsor o spazi pubblicitari (31,8%).
Proviene dal ministero il 91,4% delle risorse per l'acquisto delle
lavagne digitali, presenti nell'84,9% delle scuole senza differenze
territoriali. Solo il 20% degli istituti le hanno acquistate con fondi
propri.(da ItaliaOggi di di Emanuela Micucci)
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