Giunta calabra: pių scuola meno mafia
Data: Martedė, 07 dicembre 2010 ore 07:16:55 CET Argomento: Istituzioni
La Giunta regionale
della Calabria, su proposta dell'assessore alla Cultura Mario
Caligiuri, ha approvato il protocollo di'intesa per l'utilizzo dei beni
confiscati dallo Stato alle associazioni ''Piu' scuola meno mafia'', siglato tra il
Ministero dell'Istruzione e la Regione. ''Il progetto - ha
affermato il presidente della giunta Giuseppe Scopelliti - si inserisce
in questo nuovo contesto che consentira' di individuare le attivita'
istituzionale dell'amministrazione scolastica, l'impiego dei beni
confiscati per progetti riguardanti la formazione e la cultura, che
rappresentano le premesse dello sviluppo''.
Il protocollo ''Piu' scuola meno mafia'', seguito per il Miur
dalla referente nazionale del ministro Mariastella Gelmini per la
legalita', Maria Fedele, contribuira' in modo concreto, attraverso la
costituzione di un gruppo paritetico, a sviluppare progetti sociali
funzionali al recupero delle aree del territorio nazionale piu' colpite
dai fenomeni di criminalita' organizzata, oltre che a riaffermare con
forza, specie nel mondo giovanile, il valore educativo del rispetto
della legalita'. ''L'impegno della Regione - ha spiegato l'assessore
Caligiuri - e' quello di favorire la realizzazione di progetti
integrati per assistere, promuovere e coordinare i vari enti
interessati all'utilizzo degli immobili confiscati per le finalita' di
promozione culturale e civile".
"Questo significa programmare, organizzare e gestire in modo coordinato
un complesso di attivita' rivolte sostanzialmente a definire progetti
di utilizzo che, in coerenza con le esigenze espresse dal territorio e
la sua vocazione economica, migliorino la qualita' formativa e
accrescano le possibilita' di occupazione. Nel frattempo - ha aggiunto
Caligiuri -verranno attivate iniziative di promozione e di stimolo nei
confronti dei potenziali utilizzatori, impiegando adeguatamente risorse
finanziarie per assicurare un veloce ed efficace utilizzo degli
immobili confiscati, evidenziando cosi' un segnale nei territori piu'
inquinati e quindi bisognosi della inequivocabile e forte presenza
dello Stato''.(Adnkronos)
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