La FLC e la Cgil di Pisa in difesa degli studenti scesi in piazza
Data: Lunedì, 06 dicembre 2010 ore 15:15:00 CET
Argomento: Sindacati


Apprendiamo dalla stampa locale di venerdì 03 dicembre che in due Istituti Scolastici pisani, l’Istituto Alberghiero Matteotti ed il Liceo Scientifico Buonarroti, entrambi al centro delle imponenti mobilitazioni studentesche che hanno contraddistinto queste ultime giornate cittadine, i  rispettivi Dirigenti Scolastici si appresterebbero ad adottare provvedimenti sanzionatori, fino ad arrivare ad attribuire un cinque in condotta agli studenti o la sospensione.
Qualora ciò risultasse vero, è bene sapere che tali decisioni attengono ad  organi collegiali quali il Consiglio di classe e di istituto che sarebbero, comunque, chiamati a valutare l’opportunità di tali provvedimenti; in questi percorsi genitori e studenti devono essere presenti e coinvolti.
Come CGIL e FLC CGIL di Pisa, giudichiamo gravi tali affermazioni ed esprimiamo preoccupazione verso la notizia apparsa che, se confermata, potrebbe configurarsi come una forma  di repressione del dissenso espresso dagli studenti verso uno dei provvedimenti  tra i più discussi e contestati adottati dal Governo, quale la riforma Gelmini, contro cui medi ed universitari dell’intero paese si sono mobilitati.
Una mobilitazione imponente e pacifica che ha fatto emergere lo spirito propositivo e costruttivo degli studenti e l’attaccamento verso la scuola e l’Università quali strumenti per costruire il loro futuro; una scuola aperta ed  inclusiva che deve essere anche luogo di incontro,confronto e ascolto alle istanze degli studenti.
La CGIL è impegnata da  tempo a contrastare, con forme di mobilitazione ,protesta e di sciopero dell’intero mondo della conoscenza questi  provvedimenti che giudica fortemente lesivi per il diritto allo studio dei giovani  e per il loro futuro, del paese e mondo del lavoro.
Invitiamo pertanto tutti i soggetti coinvolti in questa vicenda a non abbassare l’attenzione rispetto alla volontà del Governo di destrutturare la scuola e l’università pubblica e continuare ad agire con equilibrio e senso di responsabilità evitando azioni che potrebbero limitare l’azione politica collettiva.(da Flc-Cgil)

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