Aumentano contributi economici da famiglie. In pił cresce anche la spesa per le ripetizioni
Data: Sabato, 04 dicembre 2010 ore 10:00:00 CET
Argomento: Sondaggi


I contributi volontari versati dalle famiglie sono un'entrata sempre piu' fondamentale per la gestione e la didattica delle scuole statali. Lo rileva il Censis nel Rapporto 2011 sulla situazione sociale del Paese. In realta', rileva l'Istituto la richiesta del cosiddetto ''contributo volontario'' non riguarda la totalita' degli istituti scolastici ed e' condizionata, oltre che dalla necessita' di integrare i fondi a disposizione, da fattori quali il livello scolastico, la collocazione geografica e lo status socio-economico dell'utenza. In base ai primi risultati di una indagine Censis, da quanto dichiarato finora da un panel di 1.099 dirigenti scolastici, il 53,1% delle scuole statali di ogni ordine e grado, coinvolte nella rilevazione, ha richiesto quest'anno il contributo, ma nel restante 43,5% tale consuetudine non si e' ancora diffusa.
La frequenza della richiesta del contributo volontario aumenta al crescere dei livelli scolastici: si va dal 34,7% di scuole dell'infanzia all'85,6% dei licei. Le somme richieste a livello prescolare o di scuola dell'obbligo sono in media di modesta entita' (16,4 euro nella scuola dell'infanzia e 19,8 euro nella scuola secondaria di I grado). Nelle scuole di II grado, invece, il contributo medio supera, per tutti gli indirizzi, gli 80 euro pro-capite. Le oscillazioni intorno alla media sono pero' molto ampie e nelle scuole intervistate si raggiungono anche i 100 euro per scuole dell'infanzia e primarie e i 260 euro dei licei. Il 25% degli istituti che gia' richiedono un contributo dichiara di averne dovuto aumentare l'importo rispetto allo scorso anno e solo il 20,6% di dirigenti scolastici ritiene di non aver bisogno di reiterare o introdurre tale modalita' di finanziamento nel prossimo anno scolastico.
La risposta delle famiglie alle richieste economiche delle scuole sembra essere di diffusa collaborazione.
- AUMENTA RICORSO A RIPETIZIONI: tra la grande maggioranza di genitori che si rivolgono al sistema pubblico, statale e paritario, sembra andare esaurendosi la spinta ad affidare all'istituzione scolastica la responsabilita' dell'educazione complessiva della propria progenie. L'impennata dei debiti formativi o i tassi di ripetenze possono spiegare l'aumento tra il 2001 e il 2009 della quota di studenti coinvolti in corsi o lezioni private di recupero scolastico, che passa dal 4,4% al 6,7%.

- RALLENTA LA CRESCITA DEGLI ALUNNI STRANIERI A SCUOLA: Pur se ancora di segno positivo, il tasso di incremento della presenza di alunni con cittadinanza non italiana manifesta una progressiva decelerazione, attestandosi sul +7% nell'anno scolastico 2009-2010. In termini assoluti, si tratta di un incremento di 44.232 alunni, pari ad un peso percentuale del 7,5% sul totale della popolazione scolastica. In particolare, la presenza di alunni con cittadinanza non italiana supera la quota dell'8% nella scuola dell'infanzia (8,1%), primaria (8,7%) e secondaria di I grado (8,5%), e si mantiene intorno al 5% nella secondaria di II grado (5,3%). (Ansa)

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