Noi studenti dal futuro bloccato
Data: Venerdì, 03 dicembre 2010 ore 21:40:46 CET
Argomento: Rassegna stampa


Ci scrive una delle ragazze che nei giorni scorsi protestavano contro la riforma dell'Università: “Non sono scesa in piazza solo contro la legge Gelmini o per difendere la mia borsa di studio. Lotto per un titolo che valga ancora qualcosa e per un Paese che investa sulle generazioni che verranno”. Francesca fa parte di una generazione a cui è stato "bloccato il futuro". Nel 2009 infatti l'Eurostat ha segnalato come in molti paesi europei "in genere il tasso di disoccupazione tende a diminuire con l'aumento dell'istruzione". In Italia, in Portogallo, in Grecia e in Turchia invece più sei istruito e più avrai difficoltà. L'istituto di statistica spiega che il nostro paese ha “registrato il livello di disoccupazione più alto fra le persone con un'età compresa fra i 25 e i 29 anni” (leggi l'articolo di Stefano Feltri).  Anche per questo Francesca ci ha inviato questa lettera. Per spiegarci perché è scesa in piazza in queste settimane. Le sue motivazioni infatti non hanno a che fare solo con la riforma dell'Università che la maggioranza, “temendo scossoni”, ha deciso di fare slittare dopo il voto di fiducia previsto per il 14 dicembre (leggi l'articolo).

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