CEI, Insegnamento religione per interrogarsi e riflettere  
Data: Giovedě, 02 dicembre 2010 ore 19:30:00 CET
Argomento: Comunicati


''L'insegnamento della religione cattolica puo' aiutare i giovani a interrogarsi e riflettere, per elaborare un progetto di vita capace di arricchire la loro formazione, con particolare riferimento agli aspetti spirituali ed etici dell'esistenza, stimolandoli a interpretare correttamente il contesto storico, culturale e umano della societa', in vista del loro coinvolgimento nella costruzione della convivenza umana''. E' il messaggio della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ai genitori e agli studenti italiani in vista della scelta di avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica nell'anno scolastico 2011-2012.
''Tale insegnamento si inserisce oggi nel processo di riforma della scuola italiana, mediante la proposta di nuovi traguardi per lo sviluppo delle competenze e di obiettivi di apprendimento nella scuola dell'infanzia e del primo ciclo, e con la prospettazione di competenze, conoscenze e abilita' nel secondo ciclo''. ''Lo studio delle fonti e delle forme storiche del cattolicesimo e' parte integrante della conoscenza del patrimonio storico, culturale e sociale del popolo italiano e delle radici cristiane della cultura europea - proseguono i Vescovi - e gli insegnanti di religione cattolica, forti di una formazione umana e spirituale radicata nell'appartenenza ecclesiale e arricchiti nella cura costante di una professionalita' adeguata alle nuove sfide culturali, si offrono come protagonisti, in sinergia con i colleghi delle altre discipline, di un'azione pedagogica illuminata dalla fiducia nella vita e dalla speranza, capace di raggiungere il cuore e la mente dei giovani, facendo leva sulle loro migliori risorse e proiettandoli verso quei traguardi di senso che lasciano intravedere la bellezza di una vita autenticamente buona''. Nell'anno scolastico 2009-2010 - ricorda la CEI - l'insegnamento della religione cattolica e' stato scelto dal 90% delle famiglie e degli alunni delle scuole statali. Dato che sale al 90,80%, se si tiene conto anche di quanti frequentano scuole cattoliche.

''L'alto tasso di adesione attesta la forza di attrazione di questa disciplina - rileva il messaggio - , di cui gli stessi avvalentisi sono i testimoni piu' efficaci. Proprio a questi studenti e alle loro famiglie chiediamo di incoraggiare positivamente quanti non l'hanno ancora scelta, affinche' scoprano la ricchezza della dimensione religiosa della vita umana e la sua valenza educativa, finalizzata al pieno sviluppo della persona.

All'inizio del nuovo anno scolastico desideriamo far pervenire a ognuno di voi, studenti, genitori e docenti, il nostro saluto e il nostro augurio''.

''Per la Chiesa in Italia questo e' un anno speciale, perche' segna l'inizio di un decennio caratterizzato da una rinnovata attenzione all'educazione, riconoscendo nell'arte delicata e sublime dell'educare una sfida culturale e un segno dei tempi. Siamo convinti che la scuola costituisca un luogo irrinunciabile per promuovere l'educazione integrale della persona, come pure dell'importanza dell'insegnamento della religione cattolica, che permette di affrontare le questioni inerenti il senso della vita e il valore della persona alla luce della Bibbia e della tradizione cristiana''.(ASCA)

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