Non sunu tutti ‘i stissi - estro, fantasia e tanta buona volontà di Barbara Stamegna
Data: Giovedì, 02 dicembre 2010 ore 09:00:00 CET
Argomento: Redazione


Barbara Stamegna - PrimaveraLi vedo defilati, la mattina, infreddoliti, quasi intimiditi. Forse in tutte le scuole italiane è la stessa storia: prendono il registro e volano in classe, gli insegnanti a recitare, come ogni santo giorno, un rosario di nomi e di lezioni. E sembrano tutti uguali e tutti diversi i docenti delle nostre scuole. Con un occhio alle ultime verifiche da correggere, alle circolari da visionare, all’assemblea sindacale o all’ultima “geniale idea” dei premi di valutazione o a controllare la cedola dello stipendio. E chi si ricorda più delle loro competenze, delle sensibilità, delle passioni, dei saperi, celati, ormai, dalla solitudine del precariato e da montagne di titoli e di attestati in attesa di raggranellare punti su punti per una graduatoria senza fine. Per non parlare poi dei docenti precari, lontani mille miglia da casa, dagli affetti, dalla loro vita. Un percorso indistinto di ricordi e di emozioni lontani che li avvolgono e che li “nascondono” da occhi indiscreti. Anche per questo, mi piace conoscere e raccontare le storie di tanti colleghi, delle passioni che hanno nutrito la loro vita e non narrare solamente di graduatorie e di cattedre spezzate, di corsi online e di ricorsi al Tar. Perché i professori italiani non sono solo “formulette” e supplenze. Sono anche altro…sono anche persone “uniche e irripetibili”. E non sono tutti uguali. “Non sunu tutti ‘i stissi”.
Nella mia scuola, per esempio, c’è una brava e gentile docente di francese che ama l’arte e la pittura. “Conosco e ammiro l’arte della nostra valente Barbara Stamegna di Itri (LT), artista preparata per la grande scalata nel difficile mondo dell’arte contemporanea. La sua tavolozza è ricca e piena di colori e di valori culturali”.
Barbara Stamegna sin dall’infanzia ha manifestato una spiccata predisposizione per l’arte e per la pittura. Laureata in Lingue e Letterature Straniere, pittrice autodidatta, ha ottenuto, nonostante la sua giovane età, notevoli riconoscimenti dal pubblico e dalla critica specializzata. E’ presidente della Provincia di Latina dell’Accademia Italiana “Gli Etruschi”, dell’Accademia Internazionale “Greci - Marino” e dell’Accademia del Verbano. Ha ricevuto il prestigioso premio “Coppa Pacis” e il titolo onorifico di “Cavaliere della Pace” da parte dell’Accademia Internazionale “Il Marzocco” di Firenze. E’ stata scelta per l’assegnazione del “Premio Internazionale Portogallo” dell’Accademia Internazionale “Città di Roma”; si è aggiudicata il premio “MilanArt 2002”; il premio d’onore “L’Aquila della Libertà”; il “Premio Oscar” per le arti visive a Castrocaro Terme; ha partecipa all’”Artexpo New York 2003”; ha ottenuto il Gran Premio “Italia 2003”, Città di Reggio Emilia – Culla del Tricolore; è stata selezionata come artista finalista nella Rassegna d’Arte “La Telaccia d’Oro 2003” di Torino, si è aggiudicata, inoltre, il Gran Premio “Terra d’Etruria” di Grosseto.
Molte delle sue opere sono esposte a Los Angeles (USA), nel Museo Nazionale “Gli Etruschi” di Livorno e in varie collezioni private italiana.
“La pittura di Stamegna è fatta di sensazioni che si generano a catena, dando ad ogni idea il senso del mistero, il suo stile di matrice informale fiorisce dal genuino mondo della sua fantasia”, ha dichiarato Fernanda Banchi, presidente nazionale dell’Accademia Italiana “Gli Etruschi”. “Le sue opere sono pervase di valori umani, etici e culturali di grande respiro che rendono universale il messaggio di quest’arte validissima e affascinante. Il linguaggio artistico di Barbara Stamegna” - ha scritto Giovanni Mazzetti, critico d’arte - “è di grande valore umano in cui si rispecchia l’essenziale condizione di vita”.
La professoressa Stamegna, adesso, vive e lavora in una città del profondo nord, insegna lingua francese in un Istituto Professionale Alberghiero e momentaneamente ha riposto in un cassetto, in bell’ordine, i suoi bravi pennelli, i colori, l’estro, la fantasia, ed ha indossato l’abito, ben più grave e pesante, di insegnante e di educatrice a tempo pieno e da precaria.
Ma anche per insegnare ci vuole estro, fantasia e, soprattutto, tanta buona volontà.
E Barbara, ogni giorno, utilizza “pennelli speciali e colori smaglianti” per “dipingere e portare a nuova vita” la nostra cara gioventù.

Angelo Battiato (inviato speciale a Brescia)
angelo.battiato@istruzione.it





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