Monfalcone. Pipì durante l'ora di lezione? Non più di una volta al giorno
Data: Mercoledì, 01 dicembre 2010 ore 16:30:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


Gli alunni della scuola elementare Duca d’Aosta possono andare in bagno soltanto una volta al giorno, non una di più, a meno che la richiesta non sia accompagnata da un certificato medico. Gli insegnati sono tenuti anche ad annotare queste uscite sul registro di classe. È quanto dispone uno specifico ordine di servizio firmato dalla dirigente scolastica. Quando scappa scappa, e non ci sono regole e imposizioni che tengano.
I piccoli alunni della scuola elementare Duca d’Aosta, invece, possono recarsi al bagno con il contagocce. Gli insegnanti sono tenuti ad annotare le uscite degli alunni dall’aula sul registro di classe per la pipì e la popò. È quanto dispone uno specifico ordine di servizio, nero su bianco, firmato dalla dirigente scolastica, Maria Raciti, e indirizzato a tutti gli insegnanti.
«I docenti, registrandole sul registro di classe possono autorizzare uscite - di norma un alunno alla volta - per l’uso dei servizi igienici richiamando l’attenzione del collaboratore scolastico in servizio al piano; i docenti non autorizzeranno più uscite nello stesso giorno per l’uso dei servizi igienici a meno che non ci sia precisa richiesta della famiglia, certificazione medica, palese difficoltà o indisposizione dell’alunno». Così recita l’ordine di servizio che contiene anche altre disposizioni, come quella che vieta l’uso dei cellulari o il fumo in classe da parte del personale.
Una disposizione, quella sulla pipì e la popò dei bambini che secondo le mamme e gli stessi docenti non tiene affatto conto delle esigenze che possono avere bambini di sei anni. Una disposizione che Dario Cauzer, della segreteria provinciale della Cisl Scuola, definisce senza mezzi termini «inaudita e inammissibile» che però gli insegnanti hanno letteralmente disatteso anteponendo le esigenze degli allievi a regole ritenute assurde, anche esponendosi a possibili provvedimenti disciplinari per il mancato rispetto di un ordine di servizio.
Ma quello della pipì contingentata è soltanto uno dei motivi del malcontento dei docenti che si è tradotto in una denuncia del sindacato all’Ufficio scolastico regionale. Denuncia che ha prodotto, riferisce Dario Cauzer, un’ispezione compiuta nella scuola monfalconese. Adesso i rappresentanti sindacali dei maestri attendono di essere ricevuti dal dirigente scolastico regionale «per avere tutte le legittime risposte che il personale, i genitori e gli alunni della scuola attendono da tempo». Il sindacato infatti denuncia una situazione di grave disagio in cui si trova a operare il personale della scuola dove, sottolinea Cauzer «permane un clima di insostenibile tensione a causa di una gestione oppressiva e non rispettosa delle regole».  
Contrariamente e quanto dettato dalle norme di legge sulla scuola (promuovere e sviluppare l’autonomia sul piano didattico, tutelare il diritto allo studio degli alunni, garantire la libertà d’i nsegnamento dei docenti e della scelta educativa delle famiglie), la dirigenza, aggiunge Cauzer, «non rispetta le competenze e l’a utonomia degli organi collegiali, rendendo impossibile il dibattito e la discussione su argomenti fondamentali per il buon funzionamento della scuola e ostacolando l’attività degli stessi impedendone le delibere su questioni didattiche e organizzative». Insomma, gli organi collegiali, sempre secondo il sindacato, sono stati svuotati di ogni loro prerogativa e vengono costantemente bypassati dalla dirigente. L’altra questione sotto la lente del sindacato riguarda l’inosservanza delle regole richiamate da circolari ministeriali e che sollecitano e obbligano i docenti a provvedere senza indugio alle nomine di supplenti per la sostituzione di docenti assenti. La mancata assunzione, anche di insegnanti di sostegno, spiega Cauzer, costringe i bambini a spostarsi da un’aula all’altra portandosi dietro le sedie, «ciò comportando non solo un pericoloso trasferimento, ma anche l’i nterruzione dell’attività didattica a scapito del diritto di apprendimento degli alunni». Cercata più volte al telefono nel corso della giornata per spiegare i motivi che hanno portato alla redazione dell’ordine di servizio, la dirigente (che ha assunto la guida dell’istituto comprensivo lo scorso anno) è risultata irreperibile.
di Domenico Diaco http://ilpiccolo.gelocal.it/dettaglio/monfalcone-pipi-durante-lora-di-lezione-non-piu-di-una-volta-al-giorno/2858249

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