Bidelli in sciopero, nessuna garanzia del governo sugli appalti. Il 2 dicembre manifestazione
Data: Mercoledì, 01 dicembre 2010 ore 10:20:11 CET
Argomento: Rassegna stampa


Si fermeranno in tutta Italia giovedì 2 dicembre e anche dal Veneto una delegazione partirà per Roma dove è previsto un presidio davanti al Ministero dell’ Istruzione. E’ il personale impiegato nelle scuole e dipendente di ditte di appalto, incaricato non solo delle pulizie ma anche di accogliere ed accudire gli allievi, alla pari degli altri bidelli. Come sta avvenendo per tutto il personale della scuola, anche per loro si abbatte la scure dei tagli: 25% di ore l’anno scorso ed ulteriori rischi per il nuovo anno a fronte del calo di risorse che ha indotto il Ministero a prorogare di un solo mese gli appalti scaduti a novembre. “
Nel Veneto i contratti sono in vigore fino al 30 giugno – dice Margherita Grigolato, Segretaria regionale della Filcams – ma è evidente che se questi sono i segnali che ci arrivano, dobbiamo attenderci lacrime e sangue”. Il timore del sindacato è di un’ulteriore decurtazione del 10% del lavoro, ma soprattutto preoccupano le nuove modalità con cui saranno effettuate le gare: non più attraverso un unico bando emesso dall’Ufficio Scolastico Regionale, ma polverizzando gli appalti nei singoli istituti sotto la regia del Consip, una società di emanazione del Ministero dell’ Economia.
“Questa proliferazione di gare per poche migliaia di euro e per di più caricate sulle segreterie scolastiche rischiano – dice Grigolato – di abbassare trasparenza e qualità degli appalti, allentando le garanzie e le tutele per i lavoratori ed allargano le possibilità di infiltrazioni mafiose”. Gli effetti ricadranno in primo luogo sul servizio che già risentirà nel Veneto di ulteriori 900 posti in meno previsti per il terzo anno consecutivo per il personale ATA.
“Già ci sono scuole in difficoltà – dice Grigolato – dove i lavoratori fanno i salti mortali per evitare disagi ai ragazzi, soprattutto se con situazioni problematiche. Il loro impegno andrebbe riconosciuto, invece sono trattati come lavoratori usa e getta il cui orario, la cui retribuzione e la cui stessa occupazione sono messi in discussione anno dopo anno allo scadere degli appalti.
Dalle mancate risposte del Governo e dai segnali che ci giungono sappiamo che quest’anno potrebbe andare ancora peggio, come sta già succedendo nelle realtà più esposte. Per questo abbiamo dichiarato lo sciopero e la manifestazione di Roma”.(AGENPARL)

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