La cultura non si mangia ma rende liberi
Data: Domenica, 28 novembre 2010 ore 01:00:00 CET Argomento: Sindacati
Dalla grande
manifestazione di Roma un messaggio forte: il futuro è dei giovani e
del lavoro. Tantissimi i giovani e gli studenti e tutti i settori della
conoscenza. Una studentessa dal palco: "Vogliamo una scuola aperta a
tutti di cui essere orgogliosi".
"La cultura non si mangia ma rende liberi" ha detto Susanna Camusso
concludendo la grande manifestazione della Cgil.
I protagonisti della giornata sono stati indubbiamente i giovani, ma
anche i problemi della scuola, dell'università e della ricerca.
"Se i giovani non hanno futuro, ha detto la segretaria generale della
Cgil, stiamo tutti peggio". E ancora: "Non c'è alternativa tra lavoro e
diritti, non si può rinunciare al sapere, alla conoscenza,
all'informazione" e ha criticato il Ministro Gelmini che taglia la
scuola, l'università, la ricerca, mentre in tutto il mondo l'invito è a
studiare di più e meglio, abbassa l'obbligo scolastico. Camusso ha
chiesto più risorse per una scuola pubblica, nazionale, laica e invece
il governo trova soldi solo per la scuola privata. La scuola deve
essere anche un luogo accogliente e pulito, e invece il governo ha
tagliato gli appalti per le pulizie con il duplice danno di licenziare
lavoratori e lasciare le scuole sporche. A Gelmini che accusa gli
studenti di stare con i "baroni", Camusso dice che è il governo a
difendere i potentati universitari. Il Ddl sull'università impone a chi
voglia lavorare in un ateneo un percorso a ostacoli di contratti a
termine. "Il Ministro non deve andare su YouTube a lanciare appelli, ma
ritirare il suo Ddl e aprire un confronto serio per realizzare una
riforma condivisa".(da Flc-Cgil)
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