L’allarme dei Giuristi: in Italia a rischio lo stato di diritto
Data: Giovedì, 25 novembre 2010 ore 18:00:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


Si è concluso il convegno: "Stato di diritto e democrazia in Italia. Il rispetto e l'applicazione della Convenzione europea dei diritti dell'uomo nell'ordinamento italiano". Dopo due giorni di lavori l'appuntamento promosso da Radicali Italiani, Partito Radicale Nonviolento e dai parlamentari radicali che ha riunito a Roma, nella Sala del Refettorio della Camera,  i massimi esperti di diritto internazionale per discutere di rispetto e applicazione della Convenzione europea dei diritti dell'Uomo (Cedu) nell'ordinamento italiano. http://www.agenziaradicale.com
Il gruppo di accademici e professionisti ha prodotto come documento finale la "Dichiarazione della Sala del Refettorio", nella quale denuncia sistematiche violazioni dei diritti umani e di numerosi articoli della Convenzione e lancia l'allarme, dinanzi alla disastrosa situazione dell'amministrazione della giustizia, per  la vita dello Stato di diritto in Italia.
Oltre alla giustizia, per cui l'Italia risulta lo stato più condannato dalla Corte europea di Strasburgo, violazioni sistematiche della Convenzione - e della stessa Costituzione italiana - sono state evidenziate anche in merito alla politica di respingimento dei migranti; alla gravissima situazione delle carceri; all'utilizzo strumentale del segreto di Stato; alla mancanza di indipendenza del sistema radiotelevisivo pubblico, alle criticità del ddl sulle intercettazioni e alla scarsa considerazione della privacy e della reputazione degli indagati; alla gestione del ciclo dei rifiuti la cui carenza comporta gravi conseguenze per il diritto alla salute; e alla mancanza di strumenti a tutela del diritto di elettorato passivo. 
Il documento rileva dunque che lo Stato italiano è largamente inadempiente rispetto agli obblighi imposti dalla Convenzione europea dei diritti umani , peraltro in buona parte già previsti dalla Costituzione italiana.
Nella "Dichiarazione della Sala del Refettorio" gli accademici si rivolgono alle istituzioni e alla politica sottolineando la necessità di interventi strutturali per rimuovere le cause di incompatibilità dell'ordinamento italiano con la Cedu, nonché l'urgenza di promuovere la tutela preventiva dei diritti previsti dalla Convenzione, tramite la creazione di un'istituzione indipendente per i diritti umani.
Al Convengo hanno preso parte tra gli altri, i professori Zagrebleski, De Sena, Cataldi, Francioni, Cannizzaro, Condorelli, Sciso, Patrono.






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