Terremoti: per genitori e studenti scuole e case poco sicure  
Data: Giovedě, 25 novembre 2010 ore 12:59:00 CET
Argomento: Sondaggi


La scuola e' sicura in caso di terremoto? ''No, non so, meglio scappare...''. E' la risposta di alunni e genitori, secondo quanto rivela l'indagine presentata oggi da Protezione Civile e Cittadinanzattiva in occasione della Giornata Nazionale della Sicurezza nelle scuole che si celebra oggi.
 
Ben piu' di un terzo dei genitori (39%), dopo la scossa sismica, rivela l'indagine, si precipiterebbe con la macchina a prendere i figli a scuola: comportamento comprensibile ma scorretto indicato addirittura dalla meta' degli abruzzesi intervistati. A contribuire a questo atteggiamento apprensivo, la scarsa considerazione del livello di sicurezza della scuola frequentata dai propri figli: solo un genitore su quattro (24%) si dice sicuro che la stessa sia costruita secondo i criteri antisismici e, dall'altra parte, a confortarli non c'e' nemmeno la percezione dei loro figli, visto che il 28% di essi non ritiene sicura la scuola che frequenta. Ad essi vanno aggiunti coloro che dichiarano di non sapere se la propria scuola sia sicura o meno (41,5%): complessivamente il 69,5% degli studenti del campione intervistato.

Molti studenti la ritengono ''non sicura'' per il fatto che si tratta di un vecchio edificio (78%) o in quanto presenta crepe (60%) o infiltrazioni di acqua e tracce evidenti di umidita' (40%).

Riguardo alle attivita' di prevenzione e formazione della scuola, solo un genitore su quattro dichiara che vengono realizzate, in netta diminuzione rispetto al dato del 2009 (44%). A livello regionale, i piu' coinvolti nelle iniziative di prevenzione e formazione promosse dalle scuole si dicono i genitori della Toscana (32%), molto meno quelli del Lazio (15%) e dell'Abruzzo (17%). Meglio le attivita' di formazione e prevenzione rivolte agli studenti: l'89% sostiene di aver partecipato alle prove di evacuazione nell'ultimo anno. Ben al di sotto della media, il Lazio che su questa voce fa registrare il deludente 67%, di contro l'Abruzzo in cui il 96% dei ragazzi afferma di aver partecipato a prove di evacuazione.  (ASCA)

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