Firenze, Palermo, Milano, Ancona, Cagliari, Napoli, Roma: le città della protesta (Ansa)
Data: Giovedì, 25 novembre 2010 ore 12:28:17 CET Argomento: Eventi
FIRENZE: PRESIDIO COLLETTIVI CONTRO SANTANCHE', CARICHE - Un centinaio
di giovani dei collettivi di sinistra stanno presidiando il padiglione
del Polo di Scienze Sociali dove intorno alle 11 dovrebbe parlare il
sottosegretario Daniela Santanche' a un dibattito su 'Comunitari
(ex)tra comunitari - Padroni a casa nostra...?' organizzato dagli
Studenti per le liberta'. 'Universita' pubblica', 'Vendesi', e'scritto
su due degli striscioni esposti dagli studenti che gia' da giorni
avevano annunciato l'intenzione di impedire l'intervento del
sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Qualche offesa e' stata
rivolta nei confronti di alcuni esponenti dei Giovani Padani che hanno
montato un gazebo a pochi metri dall'ingresso del padiglione. Polizia e
carabinieri controllano con discrezione l'ingresso dell'aula e
l'esterno del Polo universitario di Novoli.
Carica di alleggerimento delle forze dell'ordine davanti al padiglione
D15 del Polo di scienze sociali dell'Universita' di Firenze dove si
sono raccolti circa 500 giovani dei collettivi di sinistra, che
protestano contro la partecipazione del sottosegretario Daniela
Santanche' a un dibattito sull'immigrazione. In precedenza dai
manifestanti erano partiti due-tre fumogeni. Una nuova carica di
alleggerimento della polizia davanti al padiglione D15 dell'Universita'
di Firenze dove tra poco dovrebbe iniziare il dibattito con il
sottosegretario Daniela Santanche' ha causato un ferito tra gli
studenti che ora stanno urlando ''Vergogna, vergogna'' verso la
polizia. Il giovane perde sangue dalla fronte ma non sembra in gravi
condizioni
STUDENTI PALERMITANI IN CORTEO, PETARDI E FUMOGENI -
Numerosi studenti palermitani delle superiori stamane hanno
organizzato alcuni cortei, partiti dalle singole scuole, per
raggiungere il provveditorato agli studi in via Praga o la sede della
Provincia a palazzo Jung, in via Lincoln. I cortei stanno bloccando il
traffico in vari punti di Palermo. La maggior parte delle scuole scese
in piazza fa parte del coordinamento '' Studenti in movimento'' e
protesta contro il finanziamento agli istituti privati e i tagli alle
scuole pubbliche. Tutte le scuole in autogestione e occupazione che
hanno aderito al cartello ''Proteste Libere'' (17 in totale) si
uniranno ai cortei,ai quali potrebbero unirsi anche gli studenti di
istituti che sono state occupati nei giorni scorsi: i licei Garibaldi,
Cannizzaro, Umberto I, Regina Marghierita e Meli. Oltre un migliaio di
studenti e' giunti al Provveditorato degli studi di Palermo, in via
Praga. I ragazzi stanno manifestando contro la riforma Gelmini.
Striscioni e cori contro il ministro e contro i tagli all'istruzione
accompagnano la protesta, che va avanti sotto la pioggia battente. Sono
una ventina gli istituti superiori che aderiscono alla manifestazione.
Petardi e fumogeni sono stati lanciati dagli studenti che protestano
contro la riforma Gelimini davanti al Provveditorato di Palermo. Le
forze di polizia, che presidiano la zona in assetto anti sommossa,
stano controllando la manifestazione senza intervenire. La protesta,
organizzata dal coordinamento Studenti in movimento, prevede il
concentramento davanti l'Ufficio scolastico provinciale di Via Praga
degli studenti degli istituti superiori Pareto, Salvemini e De Cosmi e
Almeyda. Il gruppo degli studenti del Marco Polo, che non appartengono
al coordinamento, si e' invece diretto verso piazza Croci bloccando
parzialmente il traffico per le vie Empedocle Restivo e Sciuti. Un
altro concentramento e' previsto in via Lincoln davanti la sede della
Provincia.
MILANO: STUDENTI ENTRANO IN AGENZIA DELLE ENTRATE - Nel corso del
corteo partito a Milano per protestare contro la riforma
dell'Universita' gli studenti sono improvvisamente entrati nella sede
dell'Agenzia delle Entrate che si trova in via Manin, nel centro di
Milano. I manifestanti, una decina, che si sono staccati dal corteo,
sono riusciti a salire sul grande balcone soprastante all'ingresso e
hanno srotolato uno striscione con la scritta 'Piu' soldi alla scuola
meno alla guerra'. Il blitz e' stato accompagnato da lanci di uova e
oggetti verso l'ingresso dell'agenzia che e' stato quasi subito chiuso.
ANCONA: STUDENTI OCCUPANO TETTO INGEGNERIA - Un gruppo di studenti ha
occupato il tetto della facolta' di Ingegneria dell'Universita'
Politecnica delle Marche ad Ancona, per protestare contro il disegno di
legge 'Gelmini' sulla riforma universitaria. Alla mobilitazione,
promossa dalla lista Gulliver-Udu, partecipano anche alcuni
ricercatori, per il momento un ventina di persone. Dal tetto del Polo
di Montedago (alto una quarantina di metri) sono stati srotolati, non
senza problemi per il forte vento, due grandi striscioni con scritto
'No al ddl Gelmini' e 'Vendesi': un riferimento alle modifiche sulla
gestione degli atenei apportate dal testo all'esame della Camera.
''Stiamo qui finche' il Governo non ci ascolta'' ha detto il
coordinatore della lista Gulliver Carlo Cotichelli, ''come gli studenti
degli altri atenei in mobilitazione, oggi anche a Palermo,
Ferrara,Firenze...''. Sul tetto e' salito a incontrare i ragazzi anche
il preside della facolta' di Ingegneria Giovanni Latini, e messaggi di
solidarieta' cono arrivati dalla Flc-Cgil e dal Pd provinciale.
A CAGLIARI SU TETTO RICERCATORI E STUDENTI - Si è estesa anche a
Cagliari la protesta sui tetti di ricercatori e studenti. Ieri sera in
una sessantina sono saliti sul tetto del palazzo delle Scienze, in via
Ospedale, e vi hanno trascorso la notte, dopo aver steso uno striscione
su un cornicione. Stamani il presidio si è ridotto ad una decina di
persone che, per proteggersi dal freddo reso più acuto dal maestrale,
hanno innalzato una piccola tenda. La protesta andrà avanti ad
oltranza, hanno detto i manifestanti, fino a quando non sarà
scongiurato il pericolo che gli Atenei di Cagliari e Sassari possano
addirittura scomparire per effetto dei tagli previsti dal disegno di
legge del governo che penalizza soprattutto le Università più piccole.
PALERMO, STUDENTI BLOCCANO PORTO E STAZIONE FS - Gli studenti
palermitani che stanno manifestando da questa mattina contro la riforma
Gelmini hanno bloccato l'ingresso del porto e la stazione centrale
delle Ferrovie. I cancelli del porto sono stati chiusi dalla polizia,
che sta presidiando l'ingresso contro il quale è stato lanciato anche
un fumogeno; un altro gruppo di manifestanti è riuscito invece a
occupare i binari della stazione centrale, bloccando il traffico
ferroviario. Diversi cortei con migliaia di studenti hanno attraversato
le strade principali della città, paralizzando il traffico, dopo avere
abbandonato la sede del Provveditorato agli Studi dove inizialmente si
era concentrata la protesta. I manifestanti scandiscono slogan contro
il ministro dell'Istruzione e il presidente del Consiglio; tra gli
striscioni uno recita: "I soldi dell'istruzione esplodono in
Afghanistan".
NAPOLI, STUDENTI OCCUPANO L'ORIENTALE - In segno di protesta contro la
riforma dell'Università del ministro Gelmini, da stamattina gli
studenti dell'Orientale di Napoli hanno occupato Palazzo Giusso, sede
dell'Ateneo. Sul portone d'ingresso è stato affisso uno striscione:
"Chiuso per lutto". 'Anche Napoli - fanno sapere dal Collettivo
Autorganizzato Universitario - si unisce al movimento che si era
sviluppato a partire da quest'estate ed è tornato a scendere in strada,
nelle piazze, a occupare scuole, facoltà, rettorati, tetti, in
occasione della prevista la votazione alla Camera del DDL 1905, la
cosiddetta riforma Gelmini, del quale si prevede una rapida
approvazione". Secondo quanto si è appreso, alle 15, è in programma
un'assemblea studentesca aperta al pubblico.
STUDENTI INVADONO ATRIO SENATO, CAOS E SCONTRI A ROMA
di Lorenzo Attianese
- Un uovo lanciato contro l'ingresso del Senato annuncia il blitz. Dopo
qualche secondo un fiume di studenti neutralizza il tentativo di
chiusura del portone di palazzo Madama. L'atrio e' del Senato e'
occupato, gli agenti cercano di contenere a mani nude i manifestanti. I
giovani sbattono i pugni contro i vetri del secondo ingresso,
imbrattati dal lancio di uova. Dentro, gli uscieri impietriti. Sono i
minuti cruciali del blitz di una giornata di tensione e scontri a Roma
nel corso della manifestazione di universitari e liceali per protestare
contro il governo e i tagli all'istruzione. Il bilancio finale e' di
due manifestanti arrestati, 27 denunciati, almeno nove feriti tra le
forze dell'ordine e sei o sette contusi tra gli studenti . E per domani
- hanno annunciato i manifestanti - e' stato indetto un nuovo sit-in
non autorizzato in piazza Montecitorio. Al grido di ''Bloccheremo
questa riforma'', medi e universitari hanno paralizzato le strade del
centro della Capitale con un corteo di oltre 2.000 persone, nel quale
erano confluiti diversi istituti. Davanti gli universitari, i veterani
del movimento dell'Onda, dietro i fratelli minori, gli studenti medi,
che quest'anno hanno dato il via alla mobilitazione e alle occupazioni.
La protesta e' partita da piazza Montecitorio. Qui alcuni gruppi di
ragazzi si sono legati le mani con una corda o simbolicamente si sono
impiccati. ''Il governo ci sta stringendo con una corda, ma noi ci
libereremo'', hanno spiegato. Altri hanno gia' elevato il mito della
nuova generazione di ribelli. Lo scrittore Roberto Saviano e' la nuova
''guida'' per i liceali che davanti al parlamento hanno improvvisato
elenchi-monologo nello stile della trasmissione 'Vieni via con me',
enumerando i motivi per cui sono fieri di essere italiani e i motivi
per cui non lo sono. Poi la paralisi della citta'.
Mentre un corteo di studenti medi si e' diretto al ministero
dell'Istruzione, altri si sono spostati da Montecitorio e assieme agli
universitari hanno cinto d'assedio il Parlamento sfilando nelle
stradine limitrofe. Fino a spuntare 'a sorpresa' in piazza Madama, dove
un gruppo di studenti ha varcato in corsa il portone del Senato,
lanciando uova contro le vetrate del secondo ingresso. Dopo momenti di
tensione e un 'braccio di ferro' con le forze dell'ordine che cercavano
di respingerli. Durante l'invasione una persona ha accusato un malore e
subito dopo i ragazzi sono stati trascinati e respinti all'esterno
dagli agenti. Fuori da Palazzo Madama lanci di fumogeni e uova contro
il portone e le grida ''dimissioni, dimissioni''. Poi il corteo, che
alla testa aveva manifestanti con scudi di gommapiuma, caschi e
passamontagna, si e' rimesso in marcia verso Palazzo Grazioli,
'blindato' da uno schieramento di forze dell'ordine. Da li' la nuova
rotta e' stata Palazzo Chigi. Ma in via di San Marcello, a pochi passi
da via del Corso, i manifestanti hanno tentato di forzare un cordone
delle forze dell'ordine e sono stati respinti con i manganelli. La
protesta non e' finita. Studenti medi e universitari domani partiranno
in corteo o tenteranno di arriveranno direttamente in piazza
Montecitorio per un nuovo sit-in, rilanciando la sfida dell'assalto al
''palazzo d'inverno tricolore''. ''Ancora una volta - dicono -
invocheremo le dimissioni dello zar di casa nostra''.
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